Serie D – Commento alla partita

59

49

Non si arresta la marcia dei Raptors Mestrino che hanno ragione del Priula, avversario di turno tra le mure di casa in una partita sempre condotta al comando ma atratti brutta e nervosa. Sempre orfani del prezioso SUman, i padroni di casa partono a razzo con azioni rapide e chirurgiche e manovre piacevoli che fissano il parziale a + 13 ed i trevigiani in difficoltà nella fase offensiva. Il secondo quarto, sebbene più in equilibrio, rappresenta la sintesi dell’efficacia e potenza della squadra di coach Cogo, con soluzioni di gioco dettate da schemi assimilati in due anni di intesa e gioco piacevole; il tutto al cospetto del Priula che inizia a reagire ed a vedere meglio il canestro, anche se ancora in diffcoltà nella fase difensiva. All’intervallo lungo coach Carraretto striglia i suoi a dovere, al punto che la squadra ospite rinuncia al riscaldamento e rientra giusto per la ripresa del gioco. Gli effetti dell’analisi nello spogliatoio si concretizza per gli ospiti in un atteggiamento più aggressivo ed un incremento del ritmo che irretisce il Mestrino, ma rende ila prtita più nervosa, fallosa, talora spigolosa, in una parola brutta al punto da mandare in confusione a tratti anche gli arbitri. Nonostante la sfuriata trevigiana il quarto si chiude a + 2 per i patavini che nell’ultimo quarto gestiscono il vantaggio, in modo non eccelso, subendo una parziale rimonta dei travigiani che, con Menegon sotto tono, nervoso e fuori per 5 falli, reagiscono con rabbia, ma in modo non determinante, rosicchiando 10 punti nell’ultimo parziale.
Tra gli ospiti brilla Campodall’orto e Da Dalt, troppo soli contro l’organico del Mestrino che, ancora una volta, distribuisce punti e meriti in modo omogeneo, dmostrando che in questa squadra risulta molto difficile quest’anno segnalare l’individualità: il collettivo, l’affiatamento in campo e fuori, conditi dalla chimica di coach Cogo, rappresentano, al momento l’arma vincente dei Raptors.