C Reg. – Vigor prima in classifica

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Come non succedeva da un bel po’. E se non ci fosse la preoccupazione per la caviglia di Cinga si potrebbe parlare di rientro trionfale dalla terra del Soave. La tempra di Max, però, la conosciamo, e siamo sicuri di un rientro a tempo di record. Dunque anche Sua Maestà Babic deve capitolare alla furia dei Rusteghi e lasciare che si prendano la corona. Neanche la sontuosa partita del loro leader, autentico signore in campo e soprattutto nel dopo partita, permette ai Veronesi di scacciare i ragazzini coneglianesi dalla vetta della graduatoria di cui si appropriano con una determinazione, una lucidità e una cattiveria che ci fa solo ben sperare. La partita si avvia sul duetto fra Babic e Molisani,16 punti su 17 in due, che dispensano pallacanestro e i nostri che faticano a trovare il bandolo. Finisce a -3 ma siamo fiduciosi. La fiducia però tentenna all’intervallo lungo perché il divario è cresciuto a -10 e non riusciamo a trovare il modo di aprire la scatola veronese. Molisani continua a farci i dispetti, Zanella e Pacione non sono da meno e Babic è sempre lì a incutere timore. Pronti via per il terzo giro e Cinga mette la tripla che potrebbe avviare la rincorsa. Neanche a parlarne, Molisani, sempre lui, ne mette 5 in fila e rimette a 10 il controdistacco. Tutto da rifare. Sfriso però ha in serbo l’arma tattica che si chiama Marco Bortolini (mvp della serata) Mette il triplone del meno 6 e accende anche De Giusti, che lo imita prontamente dall’arco, e Perin al quale il referto attribuisce il -5 finale. Il quarto è nostro ma dobbiamo ancora rincorrere. I ritmi sono cambiati, grazie alla buona predisposizione del motorino Erna, e l’inevitabile flessione di Sua Maestà Babic, cercatissimo dai suoi compagni in modo a volte anche troppo insistito, ci da coraggio. Ultima corsa del “reoio” .Continua lo “SHOW” di Bortolo che infila la bomba del sorpasso con la sicurezza di un veterano. Seba è onnipresente e con 5 punti in fila ci porta a +6. Arriva finalmente corrente anche a Lucian, fino a quel momento non pervenuto, che segna il 69 a 62 ( e chi conosce la leggenda sa di cosa parliamo…) e si impossessa dell’area e di tutto quello che gli passa a tiro. I veronesi ci provano ancora ma ci pensa di nuovo “uradiddio” Perin a tenerli a bada. Più 10. Tramezzini e birrette in spogliatoio. Ossido di zinco per il povero Cinga, siparietto di grande classe di Babic che viene a complimentarsi e a “fare pace” con Checco Terrin, dopo le sportellate che in campo non erano mancate, e tutti a casa. Da domenica prossima a Conegliano si viene a giocare con la prima della classe.