B Femm. Una Thermal a ranghi ridotti cede a Trieste


Fallisce nelle ultime fasi della partita la possibile impresa della Thermal Abano nella tana dell’Oma Trieste. Masticano amaro le termali, che hanno visto stroncato il proprio tentativo di rimonta agli sgoccioli del match da alcuni fischi arbitrali di dubbia interpretazione. Ancora una volta, però, la Thermal è stata condizionata anzitutto dai tanti errori sia in difesa che in attacco, che hanno segnato l’andamento della gara. In formazione ampiamente rimaneggiata, senza le tre titolari Zecchin, Campostrini e Stilo, le aponensi hanno comunque retto bene il confronto con le quotate triestine, lanciando segnali di risveglio dopo la battuta d’arresto di Monfalcone e la prova scialba con il Mestrina.
L’INIZIO. Prima della palla a due, bisognava subito registrare un colpo di scena: la palestra dell’oratorio Don Bosco risultava inagibile e le due squadre erano costrette a trasferirsi in un impianto lontano una decina di chilometri. Nonostante l’imprevisto cambio di campo, le ospiti iniziavano fortissimo arpionando il +8 (4-12), grazie a un minibreak propiziato da Morao, capace di firmare sei punti consecutivi nei primi minuti di gioco. Nel primo quarto, l’inerzia sembrava pendere dalla parte delle termali. Era infatti la squadra biancoverde a comandare le operazioni, arrotondando il suo vantaggio alla doppia cifra nel tramonto del primo periodo (12-22).
I QUARTI DI MEZZO. Nel secondo parziale, la formazione di Pino Masala rosicchiava tutto il margine riprendendo contatto. Passato il momento di sbandamento, però, Abano si rimetteva in riga tenendo testa alle padrone di casa, anche se era l’Oma a chiudere avanti di un possesso la prima metà di gara (37-34). Trieste piazzava anche una difesa a zona, ma la Thermal sapeva adeguarsi continuando ad attaccare a pieno organico. Nella ripresa le triestine pigiavano sull’acceleratore ribaltando la prospettiva dell’avvio, fino a raggiungere le 8 lunghezze di vantaggio al termine della terza frazione (48-40).
L’EPILOGO. Non era però giunto il momento di mollare perle ragazze di Franceschi, che nell’ultimo quarto costruivano un piccolo break ingaggiando un testa a testa con il quintetto giuliano. Sul -5 (55-50), un tiro fallito da sotto, dopo un contropiede solare, non lasciava tuttavia più spazio per il recupero. Ancora una volta la discriminante nel ko della Thermal erano i tiri dalla lunetta (33 contro 18 e i 12 dei 19 punti dell’implacabile Milic, trasformati proprio dalla linea della carità). Nel giro di lancette conclusivo, quando il risultato era fermo sul 60-53, uno sfondamento sanzionato a Molon a 10 secondi dalla sirena e i due tecnici conseguenti per proteste, rifilati a coach Franceschi e alla panchina termale, scrivevano definitivamente la parola fine sull’incontro. L’Oma sbagliava entrambi i liberi, ma diventava ininfluente. Con la difesa ormai inerme delle biancoverdi, le locali avevano gioco facile per incrementare il proprio bottino (64-53), rendendo ancor più dura la sconfitta aponense.

Basket OMA Trieste-Thermal Abano 64-53

122237344840

122225121161613

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NOTE - Fallo tecnico: Franceschi (40’) e panchina della Thermal Abano (40’).