Promo TO – Commento alla partita

AUTORE: meellow

La cornice è molto particolare, in un palazzeto dove ogni parola detta da un lato del campo sottovoce si sente dalla parte opposta, e dove la caldissima presenza del pubblico locale si fa sentire.
Il match inizia molto bene per i cheraschesi, grazie ad un’ottima intensità difensiva e uno straordinario 3/3 dalla lunga distanza di Martinengo. Il massimo vantaggio arriva durante il 2° quarto sul 14-30, anche se al riposo lungo il punteggio recita 28-38.
Nonostante le raccomandazioni di coach Vanco negli spogliatoi, la CC subisce il ritorno dei padroni di casa, che approfittano del notevole calo delle percentuali al tiro degli ospiti e si dispongno a zona nella propria metà campo; nel 3° quarto sono soltanto 9 i punti messi a referto da Cherasco, e Novi riesce a riportarsi in parità.
L’ultimo quarto è una partita a sé, in cui gli arbitri, molto permissivi nei contatti da ambo le parti durante il match, perdono il controllo, prendendo decisioni spesso sbagliate, forse anche condizionati dall’ambiente che spingeva i locali alla vittoria.
Tra falli tecnici, antisportivi e contatti fallosi non ravvisati, la tensione sale alle stelle e anche il nervosismo.
Nel finale di gara, sul +2 di Novi, viene fischiato un fallo antisportivo contro i locali ai danni di Barberis, che però non ottiene nulla dalla linea della carità e nel possesso successivo Duffaut tenta un difficilissimo tiro da 3 con step back per vincere la partita ma la palla scheggia il ferro.
Il finale è concitato: dopo minacce verbali degli arbitri ai giocatori, il coach degli ospiti viene addirittura espulso, così come Acquati, parso notevolmente agitato in panchina.
Gli ultimi 9 punti di Novi arrivano tutti da tiri liberi di cui 4 nel finale per le espulsioni, momento nel quale si crea il distacco finale di 6 punti.
Ottima prova sotto le plance e di intensità difensiva di Gabriele Eirale.
Una partita a tratti dominata, che sembrava essere in discesa per la CC, ma una lezione che non bisogna mai mollare la presa, perché le partite possono cambiare volto da un minuto all’altro, anche a causa di arbitraggi ambigui, che fanno parte del gioco.