Serie A Ancora un'Olimpia da 100 punti: sesta in fila a Torino

AUTORE: ANDRE#9
Ancora un

Le due squadre più produttive in attacco del campionato generano una partita ad alto punteggio e elevato tasso di spettacolarità. Per la seconda domenica consecutiva, l’Olimpia tocca la tripla cifra e vince costretta però ad un duro corpo a corpo da Torino, che disputa un partita di grande emotività ed ispirazione soprattutto in Jamil Wilson e Tyler Harvey. L’Olimpia ha comandato la gara per gran parte del suo svolgimento. Non ha mai preso il largo e ha corso qualche rischio nel quarto periodo. Nel finale decisivi i 9 punti di Raduljica ed i canestri di Hickman
IL PRIMO TEMPO – Alessandro Gentile segna sul primo possesso e intercetta un passaggio subito dopo, ma Torino è pronta. Deron Washington segna da tre e su un gioco rotto fa lo stesso Jamil Wilson convincendo Coach Repesa a chiamare subito il primo time-out. Wilson segna anche la seconda tripla con Torino che schizza via 9-2. Qui la risposta dell’Olimpia arriva con un assist di Gentile per la schiacciata di Raduljica, un rubata di Abass e un lay-up ancora di Raduljica. Questa volta è Coach Vitucci a bruciare il time-out. Ma l’Olimpia ha ripreso ritmo, Hickman attacca in campo aperto e dalla lunetta produce il primo sorpasso autentico. Poi entra Sanders e spara due triple più un assist per McLean. L’Olimpia allunga fino a più nove quando perde un po’ il controllo del proprio tabellone. Wilson con un primo quarto importante (8 punti, 3/3), Tyler Harvey con un gioco da tre punti e infine Valerio Mazzola con un rimbalzo d’attacco ricuciono a meno quattro, 30-26 Olimpia, alla fine del primo quarto. Sanders schiaccia sul primo possesso del secondo periodo, ma Torino risponde con un 6-0 che comprende una tripla di Alibegovic e un gioco da tre di Harvey. A quota 32 vale la parità. Milano allunga due volte, con un gioco da tre di McLean e la terza bomba di Sanders. Ma in difesa è meno brillante. DJ White, tenuto a zero nel primo quarto, comincia a usare duttilità e uno contro uno dal palleggio per procurarsi falli. Torino rimette la testa avanti. Prende quattro punti di vantaggio quando segnano da sotto White e due volte Wright. Dragic con un tiro dalla media, due liberi e una penetrazione replica con sei punti consecutivi. Quando Simon in transizione segna la seconda bomba, l’Olimpia ritorna in testa, 50-48. Poi allunga, con un gioco da tre di McLean e un rimbalzo offensivo di Pascolo. Sul più sette incassa una tripla di Harvey (13 punti nel primo tempo) dall’angolo ma risponde con un jumper dalla media di Gentile. 57-51 all fine del primo tempo.

IL SECONDO TEMPO – Prevedibilmente il terzo quarto si manifesta subito più spigoloso con il bonus bruciato da ambedue le squadre molto rapidamente. Gentile e Abass si procurano otto viaggi in lunetta complessivi e mettono sul tabellone sette punti, ma l’Olimpia perde qualche pallone di troppo e si espone al contropiede torinese che è incisivo con l’atletismo di cinque giocatori di colore. Il vantaggio non scollina oltre i sette punti, ma Torino risponde colpo su colpo. Dopo un tecnico a Simon, dalla lunetta DJ White la riporta a meno uno. McLean con un rimbalzo d’attacco e Simon con unaa penetrazione centrale stampano il 4-0 che costringe Vitucci a spendere il time-out. Un fiammata di Cinciarini (trasforma un assist di Sanders, poi manda a canestro McLean) ripristina i sette punti di vantaggio. Ma non dura, perché Washington trasforma immediatamente due liberi e Alibegovic dopo aver tenuto in difesa su un post-up di Simon mette la tripla del meno due. Alla fine del terzo, l’Olimpia conserva solo due punti di margine, 73-71. Il pareggio lo firma Washington dalla lunetta quando la situazione falli diventa complessa il bonus è esaurito nel giro di un minuto e McLean e Sanders hanno quattro penaalità. Qui però Dragic mette una tripla frontale, poi Sanders ruba palla e manda a canestro Cinciarini per il nuovo più cinque. Simon con la terza tripla scava il più sette, ma diventa solo il preludio ad un 8-0 concluso da Wilson (tripla frontale) che rimette Torino in testa con poco più di quattro minuti da giocare. Qui il Pala Ruffini diventa una bolgia, le squadre di scambiano i vantaggi, Harvey è indiavolato (clamorosa una tripla cadendo indietro). Raduljica dallaa lunetta dopo aver strappato un rimbalzo d’attacco firma il 92-90. Harvey tenta un’altra tripla ma la sbaglia, Simon sbaglia anche lui ma controlla il rimbalzo lungo che prepara lo scenario per la tripla del più cinque Milano. Harvey, in trance agonistica, infila una nuova bomba. Vale il meno due, ma è annullata dal gioco da tre di Raduljica. Wilson dalla lunetta accorcia ancora a meno tre con 20 secondi sulla sirena. Simon mette i liberi della staffa

LA SALA STAMPA

Jasmin Repesa: “ Le mie squadre hanno sempre difeso e in questa dunque non mi riconosco.”

“Non abbiamo le giuste reazioni sul campo – esordisce il coach dell’Olimpia Milano – e non posso non dire la verità. Troppi giocatori, nella mia squadra, che non hanno voglia di piegare le gambe. Sono ferito nell’orgoglio sia personale che di allenatore quando vedo partite di questo tipo. Le mie squadre hanno sempre difeso e in questa dunque non mi riconosco. Troppa ricerca degli individualismi, a dispetto di una doverosa azione corale. Se giochiamo così non andremo da nessuna parte. Mi metto in discussione anch’io ma prenderemo provvedimenti, sia di squadra che personali. Le sconfitte in campo internazionale sono figlie di questo atteggiamento. Oggi salvo solo il risultato. Torino è una squadra talentuosa e che gioca bene soprattutto in casa. Con gli accorgimenti del caso non avrebbe però dovuto superare i 70 punti. Già al primo time-out chiamato avevo capito la brutta attitudine anche odierna dei miei giocatori”.
Le critiche proseguono nei confronti dei suoi elementi: “Sono messi nelle condizioni migliori per esprimersi ma non lo stanno facendo. Siamo andati tardi sul mercato ma non possiamo certo dire che i nostri big siano andati a ruba nei mercati delle altre compagini d’Europa che hanno iniziato il lavoro molto prima, vedi il Maccabi già nello scorso gennaio. Domani doppio allenamento, tanto per iniziare”.

Frank Vitucci: “Avevo chiesto una partita di umiltà, orgoglio e determinazione ed ho avuto una buona risposta”

“In settimana avevo chiesto alla squadra una partita di umiltà e determinazione e ho avuto una buona risposta. Sono orgoglioso del match disputato. Abbiamo giocato contro i migliori che per portarla a casa hanno dovuto schierare i big di Eurolega. La loro panchina ha segnato 58 punti e pertanto non la si può definire tale. Un confronto dal quale trarremo sia valutazioni positive che negative. Stiamo facendo passi in avanti e oggi mi piace sottolineare il rendimento molto più costante rispetto alle precedenti uscite nell’arco dei 40 minuti. I rookie devono essere aspettati ma mi pare che oggi abbiano dato delle belle risposte anche se devono ancora capire il peso specifico di ogni azione e ogni possesso. E’ logica l’arrabbiatura finale per il risultato negativo”.
La condizione di Wilson?: “Ha subito una contrattura e ne sapremo di più dagli esami specifici che verranno effettuati a breve. Un plauso per il fatto di aver voluto rientrare e aver dato un buon contributo. Se la sentiva e gli ho dato spazio”.
Più rotazioni rispetto al solito?: “Sono state figlie della partita e del rendimento di alcuni nostri giocatori. Spalmandole maggiormente si ha la possibilità di tenere alto il rendimento del complesso”.
Milano ha cercato di limitare in tutti i modi il rendimento di DJ White: “Sapevamo che per lui non sarebbe stata una partita facile. Molte delle attenzioni dei nostri avversari si sono riversate subito su di lui. Ne è uscito in ogni caso bene anche in questa circostanza”.
La spregiudicatezza?: “Anche questo avevo chiesto ai miei e l’hanno avuta. Contro Milano non potevamo cercare altra tattica. L’altra faccia della medaglia è che si possono sbagliare tiri come quelli finali. Il match contro l’Olimpia è unico e per tutti non rappresenta certo la norma del campionato”.

Auxilium Torino-Olimpia Milano 97-100