Serie A Brescia, un'altra amarezza: Capo d'Orlando passa al PalaGeorge dopo un OT

AUTORE: ANDRE#9
Brescia, un

Altro stop casalingo per la Germani Brescia, sconfitta di un punto (89-90) dalla Betaland Capo d’Orlando al termine di un tempo supplementare. Incapace di capitalizzare le assenze degli ospiti (Nicevic, Perl. Berzins e Diener out per infortunio), la Leonessa fatica per tutta la gara a trovare il ritmo giusto e viene punita sistematicamente dalle giocate di Fitipaldo (33 punti e 10 assist), Archie (20 punti) e Delas (19). Fallita l’occasione di chiudere il match al 40′, Brescia soccombe a una giocata di Delas a 7″ dalla sirena dell’overtime, che regala all’Orlandina la prima vittoria in trasferta della stagione e lascia alla Germani l’amarezza di un’altra sconfitta, la seconda consecutiva di fronte al proprio pubblico, anche stasera caldo e numeroso.

LA PARTITA – L’inizio è nel segno dell’equilibrio, con l’Orlandina particolarmente ispirata dalla lunga distanza (3/3 nei primi 4′). Uno step back di Moss regala il primo vantaggio alla Leonessa, che prova a tenere il ritmo di gara della Betaland, che guidata da uno strepitoso Fitipaldo (8 punti e 4 assist) segna 25 punti nel primo periodo, chiudendolo con un vantaggio di 7 lunghezze sul 25-18. Brescia parte forte in avvio di secondo quarto e impatta a quota 30, con il primo canestro in maglia Germani di Christian Burns. Capo d’Orlando però ha la forza di allungare nuovamente (39-32 al 17′), prima di fare i conti con la voglia di Landry (13 punti solo nel primo tempo), che riporta sotto Brescia e le permette di chiudere sotto di un punto sul 42-43.

Archie apre il terzo quarto con un’altra tripla ma Moore ingrana la quarta e regala un nuovo sorpasso alla Leonessa sul 50-48. Brescia raggiunge il massimo vantaggio (+5) ma la Betaland non molla di un centimetro: Fitipaldo continua a dettare i tempi del match e all’ultimo mini intervallo il vantaggio della Germani è di sole 3 lunghezze sul 62-59. Una tripla di Burns apre i giochi nell’ultimo periodo ma a metà del periodo Capo d’Orlando è sempre in scia (72-70). Due triple di Michele Vitali dilatano il vantaggio di Brescia ma Fitipaldo risponde ancora presente, tenendo in vita i suoi. La gara si decide in volata: Laquintana pareggia dalla lunetta a quota 78, la Germani spreca l’ultima occasione e le due squadre vanno all’overtime.

I siciliani aprono i giochi con due triple a cui risponde presto Luca Vitali, anch’egli a segno due volte dall’arco. Brescia prova a chiudere i giochi ma non riesce a scrollarsi di dosso gli avversari, che nelle fasi finali del match è più lucida dei lombardi: sulla rimessa a 7” dalla fine Delas brucia tutti e deposita il +1, la Germani pasticcia due volte in attacco e la frittata è fatta: Capo d’Orlando vince 90-89, la Leonessa resta ancora all’asciutto.

LA SALA STAMPA

ANDREA DIANA: “Non siamo stati concreti nel momento in cui avevamo l’occasione di chiudere la partita”

“Siamo arrabbiati, delusi e dispiaciuti: per il nostro pubblico e per i ragazzi che hanno dato tutto quello che avevano. Più di una volta abbiamo avuto l’occasione di chiuderla e non siamo stati concreti e nel finale punto a punto, quando la gara è stata decisa da episodi. Durante la gara avevamo avuto l’occasione di andare via ma non siamo stati capaci di chiudere la partita, in alcuni momenti della partita c’è bisogno di avere più continuità e durezza. Burns? Ha fatto un buon esordio, probabilmente ha giocato anche più di quello che era in grado di fare. Guido una squadra che si sta allenando bene, sono convinto che abbiamo grandi margini di crescita, soprattutto dal punto di vista dell’intensità”.

Di Carlo: “Mi hanno regalato un sogno”

«Dedico la vittoria a chi mi ha dato la grande opportunità di arrivare dove sono. Non mi rendo ancora conto di ciò che abbiamo fatto questa sera, mi hanno regalato un sogno». Con queste parole, un incredulo e soddisfatto Gennaro Di Carlo commenta il colpo vincente della propria squadra. Un gruppo indebolito dagli infortuni, ma gli ostacoli non hanno rappresentato per coach Di Carlo un motivo di arresto: «Abbiamo affrontato le difficoltà con il giusto atteggiamento. Avere fuori giocatori di talento e presentarci al match con molti dei nostri valori indisponibili non ci ha intimoriti. Il canestro decisivo della rimessa durante il supplementare è stata una soluzione positiva, valutata sulla base delle nostre possibilità». Speranza e testa alla prossima gara per l’allenatore sicilia-no: «Questo risultato ci consente di cambiare la nostra prospettiva della stagione. Adesso ci aspettiamo di continuare sul filone positivo». Difficile nascondere l’orgoglio: «Non ci esalto mai – commenta – ma, al di là della tecnica, questa sera abbiamo dato dimostrazione di essere un grande gruppo, tenace, determinato ed intenzionato a non soccombere in nessuna situazione. Il nostro punto di forza è stato l’attacco, risultato della qualità offensiva dei nostri giocatori

Matteo Bonetti: «Diana non è in discussione»

«Mi è sembrato di rivivere l’incubo dell’anno scor-so in casa contro Chieti… Non siamo riusciti a leggere la palla-canestro». Fatica quasi a parla-re patron Matteo Bonetti che sul suono della sirena ha preso il largo dal palazzetto di Monti-chiari. Con la presidentessa Graziella Bragaglio ha preso subito la via di casa: dentro il Pala-George non ci volevano restare un minuto di più. Il rischio era quello di sbottare, di lasciarsi scappare qualche commento di troppo: «Proprio quello che non voglio fare così, a caldo» ci ha poi detto, raggiunto telefonicamente, Matteo Bonetti. Una cosa però ce l’ha ben chiara: «Andrea Diana non è in discussione. Altro non aggiungo per-ché voglio pensarci bene anche prima di dire qualcosa sul-la gestione della partita. Voglio rivedermela». Ma non cambia che: «Abbiamo perso una partita che valeva 4 punti e io ora so-no preoccupatissimo. Ora serve una reazione forte, subito. Abbiamo due trasferte di fila e non so come si possa fare…». Continua: «Sono amareggiato, deluso. Questa era una partita che dovevamo non solo vince-re, ma anche vincere bene. Contro una squadra pratica-mente senza cambi. Abbiamo sbagliato l’impossibile, compresi tiri liberi decisivi che non si potevano sbagliare. Loro poi hanno avuto una serata al tiro da tre clamorosa, ma tutti i loro tiri sono stati puliti: il che significa che qualcosa non è andato bene. Tatticamente abbiamo sbagliato tutto». Bonetti vede una squadra e un gruppo in sin-tonia? «A me sembrava di sì…. Ma cercherò di capire e di approfondire anche questo punto. Con Diana ci parleremo do-mani come sempre accade. Di sicuro c‘è che dobbiamo essere anche più furbi. È stato un suicidio totale: una sconfitta troppo grave…». Non si dà minimamente pace Bo-netti: «Nemmeno l’arrivo di un giocatore nuovo che ha infiammato il pubblico è riuscito a darci l’energia e l’entusiasmo giusti… Poi mettiamoci anche la serata iper negativa di Berggren…. Io la partita l’avrei aggredita diversamente. Ecco: l’avrei proprio aggredita e noi invece non l’abbiamo fatto perdendo delle occasioni grandissime». E ora? «L’ho detto. Cerchiamo di guardare avanti trovando una reazione immediata: dobbiamo metterci di tutto e di più. Sono furibondo – è la chiosa -. Io in serie A ci sono e ci voglio restare

Brescia Leonessa-Orlandina Basket 89-90

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dts