Serie A – Cardillo difende, M'Baye e Scott capitalizzano: Brindisi batte Torino

Nel primo match della 5° giornata, il tradizionale “Lunch game” di Sky, torna la successo, dopo tre sconfitte, la New Basket Brindisi sul terrreno amico del PalaPentassuglia. La formazione di coach Meo Sacchetti si impone 86-79 al termine di una partita dai due i volti che l’ha vista risalire da uno svantaggio di 16 lunghezze nel primo quarto(19-35) e che certifica di fatto il mal di trasferta della giovane formazione piemontese. Emblema di questa vittoria è Capitan Marco Cardillo, autore di una prestazione tutta cuore e sostanza(7 punti, 4/5 dal campo, 7 rimbalzi, 1 assist, 12 di valutazione). Assieme a lui vanno citati anche M’Baye(Mvp dell’incontro, 24 punti, 9/18 dal campo, 2/2 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 stoppate, 2 perse, 1 recupero, 5 assist, 23 di valutazione) e Durand Scott( 19 punti, 5/14 dal campo, 7/13 ai liberi, 10 rimbalzi, 2 perse, 1 recupero, 3 assist, 25 di valutazione) che si confermano come due delle stelle assolute del campionato di serie A.
Non va comunque dimenticata la prova e l’abnegazione di una squadra che ha avuto il merito di non disunirsi nei momenti di difficoltà, grazie anche alla tranquillità che Sacchetti è riuscito ad infondere ai suoi.
Non ci sono Carter, Joseph ed English nello starting five, ma c‘è Capitan Cardillo. Avvio shock della formazione di casa tramortita dai ritmi altissimi imposti dagli ospiti ispiratissimi dall’arco(10-21 al 5’ con 5/5 nelle triple). La difesa brindisina è totalmente impalpabile e non riesce a contenere l’attacco ospite dove svetta un mostruoso Wilson (10 punti nel primo quarto 2/2 da 2, 2/2 da 3) che segna 35 punti grazie a delle percentuali da alieni: 8/10 da 2, 6/6 da 3. Nel secondo quarto, la New Basket reagisce con un break di 11-0 (14’, 30-38) complice anche l’inevitabile abbassamento delle percentuali dalla distanza, ma Torino riesce sempre e comunque a capitalizzare, grazie alla complicità del passivo atteggiamento difensivo dei padroni di casa ed a un Wilson incontenibile che rida ossigeno agli ospiti(38-50). È Capitan Cardillo a suonare la carica con un paio di giocate “tutto cuore” che permettono ai padroni di ricucire parzialmente lo strappo all’intervallo lungo sino al meno 7 (46-53). Nella ripresa, Brindisi torna sul parquet con una faccia diversa e trova il primo vantaggio grazie ad un 12-4 di parziale con Phil Goss spettatore non pagante fino a quel momento. Da questo momento, il match resta sui binari dell’equilbrio con Brindisi che colpisce dall’arco (5/8 nel quarto ), mentre Torino riesce a sfruttare al massimo il talento di White sotto canestro. Al 39’ Brindisi è avanti di un solo punto (76-75). La tripla di M’Baye a 55’’ dalla fine spariglia il punteggio (79-75). Scott dalla lunetta e Goss da tre punti (86-75) mettono definitivamente la vittoria in cassaforte.  Brindisi sale a quota 4 ed è attesa domenica prossima dalla trasferta di Cremona, mentre Torino riceverà in un altro Lunch Game la corazzata Milano.

LA SALA STAMPA

Meo Sacchetti: “Ci manca un po’ di cattiveria agonistica e malizia”

Loro sono stati irreali al tiro nel primo quarto, poi noi l’abbiamo messa più sul piano della battaglia, non consentendo tiri così facili e aperti, e anche quelli aperti hanno iniziato a non metterli dentro. In questo modo, con una buona difesa, si sono mascherate anche alcune lacune in attacco per Brindisi

La squadra per raggiungere la malizia e cattiveria di Cardillo, quella che a English, Carter –i due rookie in campo- e Joseph ancora manca. Migliorando ciò si potrebbe anche cominciare a vincere fuori casa, due partite che vedevano Brindisi per lunghi tratti con un ampio vantaggio di punti non concretizzato alla fine. Si è deciso di mettere poco in campo Spanghero non per punirlo ma per mera scelta tattica.

Frank Vitucci: “Dobbiamo essere più consistenti nei momenti cruciali, quando l’avversario forza la partita in una direzione”

“Una sconfitta molto amara. I numeri possono dire molto. Al di là di un primo quarto fuori dal normale, dove abbiamo sfruttato lo spazio avuto per tirare da tre con percentuali alte che non potevano continuare così, abbiamo iniziato a sciupare alla fine del secondo quarto. Potevamo chiudere ad almeno +10, +11. Poi abbiamo commesso troppi errori sul rientro di Brindisi. Troppe palle perse (16 alla fine). Dobbiamo essere più consistenti nei momenti cruciali, quando l’avversario forza la partita in una direzione. In attacco abbiamo prodotto poco nella seconda metà di gara. Tredici tiri in più lasciati a Brindisi sono un’enormità”.
In presentazione si era detto che doveva essere una partita di durezza, quella di Torino: “Non è la prima volta che sciupiamo. Se devo prendere due fotogrammi del match prendo in negativo quelli del secondo quarto, in chiusura. Subiamo canestro e fallo da sotto. Sulla rimessa diamo la palla in mano agli altri invece che provare a far canestro noi. Cose, queste, che pesano molto. La durezza deve essere più mentale, nel corso dei 40 minuti. Non può essere nè a “macchia di leopardo”, nè per un solo tempo o per 2 quarti e mezzo. Questo per consertirci di fare delle giocate il più consistenti possibile. Un calo che ci stava già costando carissimo domenica scorsa contro Cremona in una partita per alcuni aspetti similare. La continuità deve esserci nell’arco della stessa partita. Altrimenti sembra di essere in una tempesta con la barca che va da una parte all’atra senza controllo. Chi prende l’ultimo soffio giusto arriva in porto. Questa volta è toccato a loro. ”
Torino White dipendente: “Oggi il risultato finale non è dipeso da White, anche se non amo parlare dei singoli. E’ stata la stranezza della partita che ha portato nella prima parte a giocare in un certo modo, con 16 tiri da tre e 16 da due, lo dicono i numeri. Dei 16 da tre ne abbiamo fatti 10. Era dunque sbilanciata fuori DJ White. Poi nel secondo tempo è entrato nei giochi. Lui ha fatto il suo ma non con grande continuità. E’ dipeso, ripeto, dal tipo di partita”.