Serie A La Vanoli è sconfitta in casa da Avellino

AUTORE: Riky PlayBasket
La Vanoli è sconfitta in casa da Avellino

La prima da capo allenatore di Paolo Lepore non è purtroppo bagnata dalla vittoria. La Sidigas Avellino si impone infatti al PalaRadi 73-86. Dopo i primi 25 minuti giocati da una Vanoli che, con buona intensità su ambo i lati del campo e soprattutto concedendo pochissimo agli ospiti nel pitturato, si era portata avanti anche di 15 punti (33-18), negli ultimi 15 minuti di gara esce la fisicità di Avellino e la classe di Ragland, ben supportato da Thomas e Obasohan. La Vanoli concede troppo agli ospiti all’interno della propria area e in attacco si disunisce permettendo ad Avellino di prendere l’inerzia e i punti di vantaggio portati poi fino in fondo.

I PROTAGONISTI – Per Avellino un ottimo Ragland che in 39 minuti mette a referto 24 punti con il 70% da due, il 60% da tre, 6 rimbalzi e 4 assist. Per Cremona Holloway segna 25 punti con 7 falli subiti (13 su 13 dalla lunetta) e 5 assist.

IL DATO – Avellino dopo aver tirato sotto il 40% da due nei primi due quarti (8 su 21), trova nella ripresa la via del canestro da sotto segnando in area 36 dei 51 punti messi complessivamente a referto, tirando da quel momento con l’80% dentro l’arco dei tre punti (18 su 23).

IL MOMENTO CHIAVE – La metà del terzo quarto. Si passa dal 49-41 Vanoli grazie ai sei punti in fila di Paul Biligha al 49-52 grazie alla tripla di Thomas e ai canestri da sotto di Ragland e Obasohan in meno di un minuto. Da quel momento l’inerzia resta saldamente nelle mani degli ospiti.

LA SALA STAMPA

Paolo Lepore: ‘Necessitiamo di acquisire fiducia mediante il lavoro’
“Siamo sicuramente dispiaciuti per il risultato della partita; tuttavia, non pensavamo di stravolgere la situazione con quattro giorni di allenamento, specie dovendo affrontare una delle formazioni migliori del campionato.
Ad ogni modo, si è vista una reazione, che si è limitata al primo tempo, quando siamo riusciti a chiudere la nostra area e ad aprire quella avversaria. Al contrario, nel secondo tempo ci siamo accontentati del tiro da tre, passandoci poco la palla.
Apportare i dovuti correttivi costituirà il nostro obiettivo per il prosieguo della stagione”.
Sacripanti ha commentato che nel secondo tempo Cremona ha concesso più spazio. Perché, secondo la sua opinione? Solo un problema di fiducia, oppure anche un problema fisico?
“Noi siamo una squadra che quando prendiamo fiducia dall’attacco, ne guadagnamo in difesa. Non deve, però, succedere quanto accaduto nel secondo tempo, cioè: non facciamo canestro e prendiamo contropiede. Ciò non è ammissibile. Bisogna chiudere l’area e difendere, esattamente come abbiamo fatto nei primi 25 minuti.
Mi dà fiducia e forza quanto visto in quel periodo della partita. Dobbiamo lavorarci sopra alacremente. Escluderei, invece, un problema fisico”.
Ti abbiamo visto esortare la squadra a cercare il canestro già nei primi secondi dell’azione. Tattica che ha portato risultati e conseguente entusiasmo alla squadra.
“Cercare di andare a canestro nei primi secondi dell’azione potrà costituire una chiave per favorire la fiducia nelle potenzialità dell’attacco. Che questa sia una squadra che deve preferibilmente correre è evidente dalla caratteristiche dei nostri singoli. Chiaro, però, che per correre, è necessario difendere”.

Stefano Sacripanti: ‘Ci siamo espressi al meglio, affermandoci, nel secondo tempo’

“Abbiamo giocato un cattivo primo quarto d’ora in fase realizzativa, quando Cremona è stata brava a chiudere l’area; poi avendoci lasciato un po’ più spazio, abbiamo ribaltato la situazione, iniziando a fare canestro.
Abbiamo alternato delle buone difese: a zona, e buone marcature a uomo. Bene in attacco, dove abbiamo aperto bene il campo.
Nei primi 15’ avevamo preso buoni tiri; solo non eravamo riusciti a segnarli.
Non eravamo in una situazione facilissima dopo essere stati in viaggio a lungo; a ciò si aggiunga Fesenko in po’ acciaccato e l’infortunio occorso a Cusin all’inizio. Come piano partita avevamo l’idea di giocare con Cusin/Zerini in area e Fesenko in panchina. Poi è arrivati l’infortunio a Cusin che ha costretto ad una modifica del piano partita”.

Quali sono le condizioni di Cusin?
“Ha subìto un duro colpo all’anca; ne sapremo di più domani”.

Ragland in campo per tutto il tempo.
“Ragland è partito male, perdendo tre palloni. Poi nell’intervallo aveva addosso una voglia di rivalsa enorme, e non l’ho più tolto dal campo. Ho la fortuna di allenare anche un giocatore intelligente come Green, che se c’è da rimanere in panchina come uno juniores no ha problema alcuno. Anzi ha trascorso l’intero secondo tempo ad incitare la squadra”.

Vede Cremona principale candidata alla retrocessione?
“Intanto mi dispiace molto per Cesare Pancotto. E per parlare di retrocessione, alla luce degli innumerevoli precedenti, è ancora presto”.

Vanoli Cremona-Felice Scandone Avellino 73-86

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