Serie A2 La Virtus si aggiudica un derby spaccacuore, per la Fortitudo applausi e rimpianti

AUTORE: CoachMario

Erano quasi 8 anni che a Bologna non si disputava la stracittadina, da quel 29 marzo 2009 in cui Dusan Vukcevic allo scadere segnò una tripla che, col senno di poi, si è rivelata una giocata che ha cambiato la storia per tanti anni.
Adesso, per la prima volta, le due squadre si incontrano nella seconda serie, ma la voglia di rivedere questa partita si è vista fin dal momento in cui sono stati messi in vendita i biglietti (esauriti nel giro di pochissimo tempo) e nella fremente attesa che si respirava nei giorni antecedenti.
Oltre un’ora prima della palla a due l’Unipol Arena era praticamente già piena, con 9.000 persone in attesa e un clima veramente da brividi.
Bellissima la presentazione stile USA delle due squadre e il video proiettato, che rievocava sfide storiche, ben impresse nella memoria di tutti.
Esaurita tutta la parte relativa al “contorno” dell’evento, ecco finalmente la gara: Virtus prima in classifica e reduce da 8 vittorie consecutive, mentre la Fortitudo attraversa un momento di difficoltà, sconfitta nettamente in casa da Udine e vincente, ma senza brillare, sempre in casa contro Chieti.
La squadra di Coach Boniciolli paga l’errore nella scelta dell’esterno straniero: tagliato Roberts è arrivato Nikolic, fortemente voluto dallo stesso Boniciolli, ma dopo 3 buone partite non ha convinto e si trova praticamente già tagliato.
La logica direbbe che questa partita ha un favorito d’obbligo, ma troppe volte, nei 103 episodi precedenti del derby, si è visto come la logica non contasse nulla.
Cronaca: con Klaudio Ndoja nuovamente sofferente alla caviglia, Coach Ramagli decide di inserire nel quintetto di partenza il Capitano Andrea Michelori, assieme a Spissu, Umeh, Rosselli e Lawson.
Dall’altra parte starting five composto da Candi, Montano, Raucci, Mancinelli e Knox.
La tensione in campo è palpabile, le prime azioni sono piene di errori anche banali, finché Mancinelli non la sblocca con una tripla di tabellone da quasi 10 metri allo scadere dei 24”.
La Virtus replica immediatamente con un’entrata di Umeh e un canestro di Michelori, per il 4-3 dopo 2’.
La Fortitudo è pasticciona in attacco, Spissu trova una bella entrata in controtempo e nell’azione successiva Mancinelli perde palla, Rosselli serve Umeh che tutto solo appoggia il layup dell’8-3 Virtus, che dopo 3’ obbliga Boniciolli a chiamare timeout.
La difesa virtussina è un muro insuperabile, per 5’ non concede nulla, ma dall’altra parte l’attacco non monetizza, vengono sbagliate triple anche abbastanza comode e il punteggio non si sblocca.
Superato il momento di sbandamento iniziale la Fortitudo si riorganizza e riesce a entrare in partita grazie ancora a Mancinelli, che in entrata segna e subisce fallo, convertendo il libero aggiuntivo e a Candi, che dopo un recupero di Knox in acrobazia segna il pareggio a quota 8, dopo 7’.
La Fortitudo è brava difensivamente a negare le ricezioni a Lawson, raddoppiandolo (e a volte triplicandolo) con l’aiuto dal lato debole o con il difensore del passatore, mentre il pick and roll della Virtus viene disinnescato con la scelta di spingere il bloccante (impedendogli di rollare verso canestro) contro il palleggiatore e passando in quarta posizione (quindi dietro) al blocco.
Inoltre vengono negate, con un anticipo forte, anche le sponde di passaggio in ala, rischiando qualcosa sul tiro da 3.
La Virtus invece sul pick and roll decide di difendere con un più classico aiuto e recupero e soprattutto mantenere la concentrazione nell’1 contro 1 sulla palla, la vera forza difensiva di quest’anno.
Le difese nel primo quarto hanno netta prevalenza sugli attacchi, la tensione in campo non si è sciolta: negli ultimi 3’ di gioco la Virtus mette a referto 2 liberi con Lawson e la Fortitudo un canestro ancora con Candi e un libero di Italiano, andando al primo riposo avanti 10-11.
C’era da aspettarselo, tanta attesa per la partita si sarebbe poi riflessa nelle scarse percentuali di tiro, molti giocatori sono paralizzati dalla tensione.
Il secondo quarto inizia con un canestro di Ruzzier, al quale replica il giovanissimo Oxilia, bravo a tagliare dal lato debole e a segnare su assist di Umeh.
Lo stesso Oxilia l’azione dopo recupera un rimbalzo offensivo e segna, riportando la Virtus avanti 14-13.
Adesso la partita sembra sbloccarsi, Candi segna in sottomano e subisce fallo, riportando la Fortitudo avanti 14-16.
Il problema della Virtus è il tiro da 3 punti, che non entra (i bianconeri partono con 0/10) e non permette di aprire l’area, concedendo ricezioni a Lawson.
Ci vogliono un canestro di Umeh e, all’undicesimo tentativo, una tripla di Spissu per riportare avanti i bianconeri, 19-16 al 14’.
Umeh nell’azione successiva ha la possibilità di allungare a +6, ma la sua tripla gira sul ferro ed esce.
Dopo alcuni errori da ambo le parti è Raucci, con una bella entrata in rovesciata, a segnare il 19-18.
Rosselli si procura due liberi e li trasforma, la Virtus prova a pressare a tutto campo, ma una mancata rotazione viene punita da Montano con la prima tripla della sua gara, che porta il punteggio in parità a quota 21.
Un libero di Lawson e un canestro di Umeh riportano la Virtus a +3, 24-21 al 17’, ma un mancato cambio difensivo sulla rimessa dal fondo permette a Montano di segnare ancora da 3 punti e di pareggiare a quota 24.
Spissu in entrata riporta avanti la Virtus, 26-24, Italiano con la prima tripla della sua gara sorpassa di nuovo (26-27), lasciandosi andare al suo fastidioso festeggiamento post canestro (il gesto degli occhialini).
Nell’ultimo minuto del quarto Lawson segna due liberi, Spissu una tripla (31-27), Montano replica con il terzo canestro da 3 punti del quarto (31-30) e Rosselli in coast to coast proprio sulla sirena segna il layup del 33-30, punteggio con il quale si va all’intervallo lungo.
La sensazione è che la Virtus non abbia capitalizzato l’inizio di partita e che quindi si vada verso una gara punto a punto, nessuna delle due squadre sembra avere la forza di fare il break spaccapartita.
Nel secondo tempo parte bene Marco Spissu, sorpresa del derby in casa Virtus, che con un arresto rovescio e tiro segna allo scadere dei 24” il canestro del 35-30.
Knox segue bene a rimbalzo offensivo un errore in entrata di Mancinelli e segna su tiro libero i primi due punti della sua partita.
Dopo 2’ di errori assortiti Umeh perde palla e Montano in contropiede segna indisturbato il canestro del 35-34.
La guardia nigeriana si rifà con gli interessi nell’azione successiva, segnando la prima tripla della sua partita, dopo 4 errori (38-34).
Leo Candi però replica ancora da 3 punti (38-37) e dopo il primo canestro su azione di Lawson è ancora Montano con una tripla a pareggiare a quota 40.
La partita si infiamma, Umeh replica ancora da 3 punti e dopo un errore di Knox segna la terza tripla consecutiva, per il 46-40 Virtus al 25’.
Potrebbe essere l’avvio del break per la Virtus, con Boniciolli costretto al timeout.
Dalla sospensione però esce fuori un grande Italiano, che prima segna in entrata e subisce fallo, poi lotta a rimbalzo d’attacco e trasforma, poi subisce un fallo e converte i due tiri liberi: il suo personale 0-7 riporta avanti la Fortitudo, 46-47.
Spissu subisce fallo dopo una dubbia stoppata di Spizzichini su tripla dall’angolo di Mancinelli e converte i due liberi (48-47), Ruzzier fa vedere che nel derby le cifre individuali valgono fino a un certo punto e nonostante l’11% in stagione segna la prima tripla della sua partita (48-50).
Ultimi 2’30” del quarto, la Virtus esce male dal timeout commettendo infrazione di 24”, Penna ingenuamente spende un fallo su Ruzzier lontano da canestro pur essendo in bonus: il play veneto fa 2/2 e porta a +4 i propri colori.
Umeh viene scippato in palleggio da Mancinelli, che però involandosi in contropiede ha un cattivo controllo della palla e non riesce a concretizzare: Spizzichini subisce fallo a rimbalzo e si guadagna 2 tiri liberi, che freddamente realizza (50-52).
Mancinelli sbaglia da 3, ma a rimbalzo Italiano accentua un contatto con Lawson e induce gli arbitri a fischiargli fallo a favore, con due tiri liberi che converte (50-54).
Spissu segna da 3 punti punendo il passaggio dietro al blocco del difensore, ma dall’altra parte Montano si procura un fallo sul tiro da 3 punti, realizzando 2 liberi su 3.
Lo stesso Montano commette un ingenuo fallo su Penna a 20 metri dal canestro, permettendo al 18enne play virtussino di segnare due tiri liberi (55-56).
Ultima azione del quarto per la Fortitudo, Montano cerca un improbabile passaggio a Gandini, la palla viene deviata e carambola nelle mani di Ruzzier, che tutto storto allo scadere infila una tripla pazzesca: 55-59 Fortitudo al 30’.
Sullo slancio del canestro segnato lo stesso Ruzzier segna un bel canestro in arresto e tiro dalla media in apertura di ultimo quarto, per il massimo vantaggio ospite sul 55-61.
La Virtus però reagisce, dopo aver visto i rivali sbagliare due volte il tiro del possibile +9: Rosselli segna due liberi, Spissu la quarta tripla della sua partita dall’angolo, Lawson un libero su 2 e a 7’30” dalla fine siamo ancora pari a quota 61.
Dopo un ottimo giro di palla la Fortitudo colpisce da 3 punti ancora con Montano, riportandosi avanti 61-64.
Rosselli con due liberi riporta la Virtus a -1, Ruzzier in entrata elegantissimo deposita il layup del 63-66, Montano un ottimo canestro dalla media per il 63-68 e Lawson, probabilmente appena dopo la sirena dei 24”, schiaccia il 65-68.
Ultimi 5’ di gara, Ruzzier in trance agonistica segna la tripla del 65-71, Rosselli subisce fallo e segna entrambi i liberi (alla fine sarà 10/10 per lui dalla charity line), Umeh invece ne segna 1 su 2 e si entra negli ultimi 3’30” sul 68-71 Fortitudo.
Ancora Ruzzier porta a spasso la difesa virtussina segnando il 68-73, Umeh replica con un 2/2 ai liberi, Mancinelli sbaglia, ma si rifà nell’azione successiva stoppando un velleitario tentativo di Michelori.
Dopo un fallo su Ruzzier (che non porta a liberi non essendoci bonus), al termine di un’azione confusa Mancinelli segna dall’angolo la tripla del 70-76 a 1’47”.
Potrebbe essere il colpo del ko, ma la Virtus è ancora viva: altri due liberi di Rosselli con il quinto fallo di Mancinelli, tripla sbagliata di Montano e tap in volante di Spizzichini su errore di Lawson, 74-76 a 1’12”.
Palla persa di Ruzzier e sul recupero grande assist di Spissu per Lawson che schiaccia il 76 pari a 46”.
Candi sbaglia il tiro dalla media a 29”, Spissu tiene palla 20” e poi spara un tiro che non prende nulla.
Ultimi 9” con il possesso Fortitudo, Italiano fa una sciocchezza cercando un tiro improbabile e a 3” dalla fine la Virtus chiama timeout per avere l’ultimo tiro con rimessa a 3/4 di campo.
Si gioca per Umeh, che riceve, non fa una finta (con la quale avrebbe probabilmente subito fallo) e viene stoppato: si va quindi all’overtime!
I 5’ supplementari iniziano con un canestro e fallo subito da Umeh, che convertendo il libero porta la Virtus avanti 79-76.
Palla persa Fortitudo su incomprensione tra Ruzzier e Knox (0/8 su azione per il pivot Fortitudo, molto insufficiente la sua gara), ma Umeh non converte la tripla del possibile +6 e Montano pareggia con la sesta tripla della sua partita (24 punti per la guardia prodotta dal vivaio Fortitudo) a quota 79.
Erroraccio di Spissu che finta il tiro da 3, ma vedendo arrivare il difensore scarica all’ultimo momento a Ruzzier, che lancia Candi in contropiede, il quale subisce un ingenuo fallo di Umeh, segnando il canestro del 79-81.
Il play 19enne in maglia pigiamata Fortitudo realizza anche il libero, 79-82, prima che Umeh si riscatti dal suo precedente errore, segnando in uscita dal blocco la tripla del nuovo pareggio a quota 82, quando si passa la boa di metà supplementare.
Errore di Gandini da 3, grande coast to coast di Rosselli che serve a Lawson l’assist per l’84-82 Virtus.
A 2’ dalla fine Italiano segna però la tripla dell’ennesimo sorpasso Fortitudo, 84-85, Gandini ruba palla a Umeh, ma dall’altra parte Candi commette infrazione di passi.
Umeh segna dall’angolo una tripla pazzesca, alla Ray Allen, con arresto in arretramento in faccia a Montano, per l’87-85 Virtus a 1’18”: 29 punti per lui.
Candi commette il quinto fallo andando a sfondare e viene apostrofato da un cretino della prima fila, che invade il campo urlandogli contro (mossa geniale, che costa un turno di squalifica del campo, che verrà commutato in 5.000 euro di multa).
La Virtus entra nell’ultimo minuto con due punti di vantaggio e la palla in mano, che però Spissu perde e commette anche fallo su Knox, concedendo due liberi al lungo USA della Kontatto: dentro il primo, ma fuori il secondo, 87-86 Virtus.
Umeh va in entrata e consegna una palla forse leggermente bassa a Lawson, che non la controlla e la perde: la Fortitudo chiama timeout a 39” dalla fine per organizzare l’attacco.
Ruzzier da 3 sbaglia, ma a rimbalzo Umeh (forse spinto), commette infrazione di passi, per cui la Fortitudo, con 19” sul cronometro, ha la palla della vittoria.
Ruzzier cerca Montano, che marcato da Spizzichini si arresta al gomito dell’area, si butta in avanti, ma tira corto: la palla esce dal campo e, con un secondo e 99 centesimi, viene assegnata la rimessa alla Virtus.
Finisce qui, perché con il timeout e la rimessa a 3/4 di campo, Spissu appena ricevuto può liberare tutta la gioia, sua e del popolo bianconero.
Esplode la festa in campo, la Virtus Segafredo è campione d’inverno, si regala una soddisfazione enorme e cercherà, anche attraverso il mercato, di potenziare ulteriormente il roster.
Per la Fortitudo tanto rammarico, ma la consapevolezza di essere da corsa, soprattutto se si risolverà la questione del secondo straniero.

Virtus Bologna-Fortitudo Bologna 87-86

1011333055597676

10112319222921171110

dts