C Silver Naz. L'Udas cede ad una concentrata Fabriano


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Cade inesorabilmente il PalaDiLeo dopo un intera stagione di imbattibilità casalinga dei biancazzurri della Castellano Udas alla fine di una partita complessa, ben giocata da entrambe le squadre, ma decisa da una coppia arbitrale apparsa decisamente non all’altezza.
Coach Marinelli dà fiducia a Romano in fase di costruzione, con Gambarota e Marchetti alle ali e Scarponi a dar manforte a Leo.
Coach Aniello tiene in panca Tarolis e replica con Bugionovo, Nedwick, Quercia, Piloni e Pandolfi.
Parte bene l’Udas che mette alle corde i marchigiani ospiti. A fare la parte del leone è Gambarota, che oltre al season high, mette a segno una prestazione letteralmente straordinaria. Il duetto del barlettano con Scarponi non lascia scampo alla difesa ospite. Nedwick mette disordine nella difesa udassina, ma è l’ingresso in campo di Tarolis a ridare speranza ai ‘cartai’. La tripla di Quercia è ossigeno puro per battere l’apnea a cui il gioco veloce della Castellano Udas costringe i biancoverdi.
Se la Janus non può essere quella vista nel primo quarto, neanche l’Udas del secondo sembra reale. Il bel gioco dei primi dieci minuti sembra improvvisamente evaporato sotto i colpi da sotto di Tarolis e le giocate di Nedwick, autentico ‘ankle breaker’, che nelle movenze ricorda Malat. Alle percentuali in picchiata nel tiro, per i padroni di casa si aggiunge una grande distrazione a rimbalzo che regala troppe seconde possibilità, di cui i marchigiani sanno approfittare con sapienza.
L’attacco udassino va in crisi senza apparente motivo. Leo si tiene lontano dalla plancia, Scarponi non riesce a mettere dentro la specialità della casa dall’arco, e Tredici gioca forse qualche minuto meno del dovuto. Fatto sta che, con Quercia sugli scudi nel finale, la Janus restituisce il ventello del primo quarto, mentre, con il solo Gambarota a dare agonismo e reattività ai suoi, la Castellano mette a referto solo 7 punti.
Il meno quattro del primo tempo forse non rispecchia l’andamento della gara, ma dà certamente l’idea delle difficoltà che entrambe le squadre devono affrontare per avere la meglio sull’avversario.
Nedwick e Tarolis continuano la loro splendida prestazione fino al più nove, ma la reazione dei biancazzurri è bella ed immediata, specie quando Marinelli rimanda al corpo a corpo Lillo Leo, evidentemente dominante.
L’Udas si fa sotto minacciosa. Tredici e Gambarota danno la carica, il pubblico mette le ali ai piedi al quintetto di casa e la possibilità di riacciuffare la testa della gara diventa concreta, prima che Bugionovo, già in evidenza in fase di regia, decida di restituire i quattro punti di vantaggio alla fine della terza frazione.
Ultimi dieci minuti veramente belli e combattuti. I padroni di casa devono riprendere in mano il pallino del gioco e lo fanno con decisione. Gap colmato velocemente e testa a testa costante fino al 39°.
L’Udas, però, deve far i conti con una grande ed inedita difficoltà dalla lunetta e non riesce a sfruttare il bonus che la Janus regala già dopo quattro minuti.
Leo e Marchetti aggrediscono il ferro, ma Bugionovo non ci sta. E che le cose si stiano mettendo male per l’Udas si capisce quando il neo entrato Marini mette a segno una tripla che neanche i suoi si aspettavano. Scarponi a segno e vantaggio con Leo, ma Nedwick e Bugionovo dall’arco mettono il più due. Poi, purtroppo i direttori di gara vanno in confusione in un amen, prima non fischiando uno spintone clamoroso su Leo, poi dando un’inspiegabile infrazione di ventiquattro secondi. Il Fallo sistematico degli udassini è condizionato dai soli due falli commessi col 40° in corso. Poi il secondo arbitro vede un discutibilissimo fallo di Cota a palla ferma. Sconfienza addirittura non sa che per regolamento quello che ha fischiato è un antisportivo e fa una figuraccia, ma due liberi e possesso li concede il primo arbitro Barra. Le proteste di Marinelli e della panchina costano due tecnici e l’espulsione del coach cerignolano. Quattro liberi a segno di Bugionovo e la partita è finita.
Peccato, ma, si sa, è un problema atavico della serie C quello delle direzioni maldestre. La Janus ha avuto il grande merito di trovarsi lì al momento topico della gara. L’Udas non è stata la solita, spietata macchina tritasassi. Vittoria meritata per gli ospiti e possibilità di riscatto già fra una settimana.

Udas Cerignola-Janus Fabriano 55-61

20117201515135

2011-1398-5-2-104256