A1 Femm. Commento alla partita

AUTORE: Riky PlayBasket
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Sul “set” del Palatagliate è il regista/coach veneziano a pronunciare il fatidico “…buona la prima…” portando a casa una gara che, per lunghi tratti, è stata nelle mani avversarie e che ha avuto un esito a favore delle lagunari grazie ad un ultima frazione da antologia che ha ribaltato completamente l’inerzia della partita.
Inizio in sordina per le lagunari che faticano a trovare fluidità in attacco. Bruner dalla lunetta muove il punteggio ma le lagunari reagiscono prontamente piazzando un break a loro favore di 5 a 0 firmato da Walker, Ruzickova e Dotto.
Dopo il parziale a favore, gli ingranaggi offensivi delle oro granata si inceppano nuovamente e ancora Bruner si carica sulle possenti spalle le responsabilità che consentono alle compagne di non cedere troppo terreno. Fontenette è come sempre “felina” nei recuperi e nelle fulminee ripartenze verso il canestro avversario. La lotta sotto i tabelloni si fa cruenta e si ingaggiano scontri che poco hanno a che vedere con i “luoghi comuni” sul basket femminile.
Walker e Ruzickova allungano (11-6 a-3,43) ma Bruner si oppone con tutta la sua classe alla fuga dell’Umana e dimostra di avere anche buona mano da oltre l’arco. Il pareggio è nell’aria ed arriva puntualmente ad opera di Marangoni che conferma la legge dell’ex. Subito dopo Gatti mette la firma al primo vantaggio piemontese (11-13 a-1,24). Dalla lunetta la vicecapitana lagunare riaggancia Torino ma la sensazione è che le ragazze di coach Spanu abbiano acquisito consapevolezza nei propri mezzi e non abbiano il “consueto” timore reverenziale delle neopromosse.
A Bruner replica Fontenette che vola da una parte all’altra del campo per il 15 a 15 che chiude il primo quarto.
Il secondo periodo inizia all’insegna delle ”sportellate” che vedono protagoniste Cubaj e Gatti. Il punteggio si scuote con Favento che conferma di essere “chirurgica” dai 6,75. Gatti costringe Cubaj al secondo fallo dopo due minuti e Liberalotto rimette sul parquet Walker. E’ sempre Bruner a fare la differenza stracciando a ripetizione la retina veneziana. Le lagunari vanno in asfissia ed è emblematico l’affrettato tentativo di Carangelo dalla lunga che manca il ferro di oltre un metro. Davis dimostra di non essere la “comprimaria” della più famosa conterranea e allunga.
Ash Fontenette è meno precisa del consueto dalla linea della carità ma si rivela determinante nei recuperi e nelle incursioni nel pitturato avversario. Il suo arresto e tiro vale una nuova parità assoluta (23-23 a -3,15). E’ Davis a cancellare le illusioni veneziane con 5 punti consecutivi che riportano avanti le torinesi. Bruner è un “concentrato” di potenza sotto entrambi i cristalli ma è il biondo centro oro granata a mettere l’ultima parola prima dell’intervallo lungo limitando i danni e fissando il parziale di periodo sul 25 a 28.
Ad inizio di terza frazione, Andrea Liberalotto mette sul parquet un quintetto da “battaglia” e la scelta si rivela azzeccata dato che Walker e Fontenette ristabiliscono una nuova parità.
La temuta reazione delle piemontesi non tarda ed il parziale di 7 a 0 a loro favore obbliga l’allenatore lagunare ad un ulteriore time out.
Walker sembra riuscire ad interrompere la temporanea superiorità avversaria ma la croata Tikvic è concreta a rimbalzo e da sola trascina i propri colori ad un nuovo consistente vantaggio (33-41 a-1,24).
La difesa della Fixi sembra spesso impenetrabile e, sul finale di quarto, anche la sfortuna sembra accanirsi contro le veneziane con il tentativo in entrata di Fontenette che carambola più volte sul ferro ed esce senza modificare il parziale di 35 a 43.
L’Umana Reyer rientra sul rettangolo di gioco dopo l’ultima pausa breve con il giusto cipiglio e lottando su ogni pallone. Ne consegue una rapida “erosione” dello svantaggio e dopo nemmeno 120 secondi Walker capitalizza il -3 (40-43 a -8,11).
Davis tenta di frenare la rabbia lagunare coadiuvata dalla concreta Tikvic e qui ha inizio la fase più spettacolare del match con un “carosello” incessante di azioni che vanno a segno su entrambi i fronti. E’ però la Reyer ad avere la meglio grazie anche ad una possibilità di rotazioni maggiori rispetto alle ragazze della Mole. Con la tripla di Melchiori, arriva il nuovo pari e, a metà quarto, il canestro di Ruzickova vale il vantaggio veneziano (49-47 a-5,37). Sul legno toscano, complice anche il calo fisiologico di rendimento delle punte di diamante piemontesi, si vede una sola formazione ed è quella veneziana. In un amen, Fontenette, Micovic e Melchiori portano il vantaggio in doppia cifra (59-49 a-2,55).
Le reyerine sentono lo sprone del loro condottiero che dalla panchina le incita a non mollare e sentono oramai di avere la partita saldamente stretta nelle mani.
Fontenette suggella la sua grande prestazione individuale (20 punti, 6 rimbalzi, 7 recuperi, 3 assist con un complessivo 28 di valutazione) chiudendo definitivamente il match. È però tutta la Reyer a dar dimostrazione di estrema compattezza e, soprattutto di possedere le “stimmate” che caratterizzano da sempre la Società, ossia grinta e grande cuore.
Un plauso, infine, alla Fixi Piramis, che ha confermato tutte le credenziali positive della vigilia e non sarà “cliente” facile per nessuno.

Questo il commento di coach Andrea Liberalotto dopo la vittoria dell’Umana Reyer nell’Opening Day di Lucca contro Torino:
Di positivo ci sono i due punti e l’ultimo quarto, in cui abbiamo prodotto un 28-8, ma soprattutto un 41-0 di valutazione. Credo che la partita l’abbiamo cambiata nel secondo tempo, soprattutto dal punto di vista offensivo, nel senso che nel primo tempo eravamo troppo statici nel movimento di palla; nel secondo tempo abbiamo cominciato a passarci di più la palla, a cambiare i lati e a fare canestro. E se nel terzo quarto magari non abbiamo fatto canestro, pur costruendo buoni tiri, nell’ultimo abbiamo anche fatto canestro.
Ovviamente tutto questo ci è riuscito perché abbiamo alzato l’intensità difensiva, correggendo qualche errore difensivo di squadra del primo tempo, e questo ci ha agevolato per correre e per fare recuperi. Un altro dato fondamentale è che, mentre nel primo tempo abbiamo perso nove palloni, nel terzo e nel quarto quarto ne abbiamo persi cinque e quindi siamo riusciti a produrre un basket divertente: quello che deve essere il nostro marchio di fabbrica.
Partiamo allora da questo quarto periodo: l’obiettivo è di riuscire a portarlo in tutti e quattro i quarti, sapendo comunque che le partite si vincono alla fine. Era importante partire bene: lo abbiamo fatto, contro un avversario ostico che, come sapevamo, ha fatto una buona partita, ci ha messo in difficoltà. Ed è un segnale importante che nella difficoltà siamo rimasti sereni e uniti, riuscendo poi ad esprimere le nostre qualità.

Reyer Venezia-Pallacanestro Torino 63-51

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