U20 Reg. Commento alla partita


L’alfabeto (di J.E. )
A – Approccio. Quello mentale alle partite che deve essere più “impattante”. Entriamo, nel primo quarto, troppo molli. Urge un cambio di marcia se si vuole ambire al passaggio di turno;
B – Baloncesto. Ossia la pallacanestro in spagnolo. Negli ultimi lustri gli iberici hanno dettato legge. Il Basket spagnolo è poesia in movimento. Se togliamo la poesia (inarrivabile) resta il movimento. E’ quello cui dobbiamo mirare per avere più fluidità in attacco;
C – Concentrazione. Per vincere le partite importanti è necessaria per almeno 35 minuti;
D – Desassossego (Livro). Il libro dell’inquietudine è un capolavoro di Fernando Pessoa. Bisogna imparare a giocare a metà campo si da dare un po’ di tranquillità anche agli allenatori. 40 minuti di inquietudine sono stressanti;
E – Era de maggio. Bellissima canzone napoletana stupendamente interpretata da Battiato. Se a maggio siamo ancora in pista significa che abbiamo fatto un ottimo campionato. E con un allenamento, e poco più, a settimana sarebbe un mezzo miracolo;
F – Filantropia. E’ la predisposizione d’animo nei confronti della squadra avversaria quando entriamo in campo per un buon quarto di gioco;
G – Giuggerelloni. Mai esserlo quando si è sopra nel punteggio. Potrebbe costare caro. Serve sempre concretezza. Pochi fronzoli anche perché non possiamo permettercelo;
H – Hit Parade. Nel dopo partita la musica in spogliatoio va sempre bene. Sia che si vinca, sia che si perda;
I – Indispensabile. Allenarsi con costanza e determinazione che d’imparare non si finisce mai;
J – Jolly (Santa Maria di Sala). La squadra contro cui (andata e ritorno) ci si gioca il passaggio di turno;
K – Kate Middleton. Aveva annunciato la sua presenza alla partita. Assente ingiustificata. La famiglia imperiale tira bidone. Viva la democrazia;
L – Lungo. Bisogna imparare a giocare lungo in certe situazioni. Ovvero, giocare con il cronometro. E’ difficile, ma è basilare per crescere;
M – Muro. Come la difesa che oggi siamo in grado di fare parzialmente, ma che in futuro, se fatta bene, sarà determinante;
N – Nina ti te ricordi. Canzone bella e struggente. Non c’entra nulla con l’articolo. E’ una licenza che si prende lo scrivente. MERAVIGLIOSA (voto 10 a Bertelli);
O – Ossigeno. Quando manca un passaggio in più è indispensabile;
P – Potere. Potere è volere. Potete migliorare, ma prima di tutto dovete volerlo voi stessi. Ognuno di voi. Presa la decisione bisogna allenarsi……….sempre ;
Q – Quo vadis?. Dove si va dipende dalla qualità delle altre squadre, ma anche ……………….vedi
lettera P;
R – Refertisti (e tavolo in generale). Simply the best come sempre. E guai a chi li tocca;
S – Se. Con i se e con i ma non si va (da nessuna parte). Dunque, per non aver rimpianti bisogna dare tutto per tentare di raggiungere il quarto posto;
T – Te gavevo dito. Ma cosa mi avevi detto? Che no veniva Kate Middleton. Avevi ragione, avevi ragione. Pensa che mio nonno era fuggito dal reparto di geriatria del Civile per vedere una principessa in carne e ossa. Poi mi ha detto: meglio così perché io, una principessa, l’ho sposata ed era tua nonna. Questa è la saggezza di chi ha vissuto lustri di vita;
V – Vavasori. Kate Middleton? Lascia stare. Il vero miracolo è questo. E’ aver visto giocare il buon Paolo prima che il campionato finisse. E adesso che c‘è va inserito al meglio;
W e Y – con l’italiano e il veneziano ci azzeccano poco o nulla;
X – Xe. Si, xe andada anca questa;
Z – Zogar. Per giocare assieme bisogna suonare a mo’ di orchestra. Per ora c‘è un gruppo. Si deve lavorare per costruire una squadra.
Forza Virtus!

Virtus Venezia-BUV Vigonza 75-46

141241315938

14122719187168

1o arbitro: Giordani Luca di Venezia (VE)