C Gold – A Montebelluna il Guerriero non completa la rimonta

Si ferma ancora la scalata del Guerriero verso i playoff. I ragazzi di Nicola Imbimbo devono infatti soccombere a Montebelluna, dopo una sfida accesa e molto nervosa soprattutto nel finale, dove sono stati sanzionati Andreoni (antisportivo), Coppo (tecnico) e Sacchet (espulsione). La squadra biancoscudata, alle prese con le rotazioni accorciate dai problemi di falli di Mabilia, le precarie condizioni di Bozhenski (ginocchio), la forma non ottimale di Fiorentino e l’indisponibilità del lungodegente Frasson, ha sempre dovuto inseguire, ma proprio quando sembrava sul punto di recuperare è stata ricacciata indietro dai trevigiani.

LA GARA. L’inizio è all’insegna dell’equilibrio: le triple di Andreoni e Coppo tengono Padova a stretto contatto (19-18). Domingo Sese dalla linea della carità chiude il break (0-8), grazie al quale gli ospiti sorpassano (19-20). Sarà però anche l’ultima volta che il Guerriero stringerà in pugno la testa del match. Nel secondo quarto, Montebelluna allunga infatti fino alla doppia cifra con la bomba di Contessa (34-24). Il distacco resterà sostanzialmente invariato fino a metà del terzo periodo (57-47), fatti salvi alcuni tentativi di rintuzzare da parte dei padovani. L’Ubp dimezzerà il gap soltanto dopo il 25’ (60-55), trovando anche il -1 all’inizio dell’ultima frazione con un giro in lunetta di Coppo (66-65). Nel punto a punto, però, la spunterà il “Monte”, abile a resistere a nervi tesi anche agli ultimi assalti portati da Sabbadin (69-67 e 72-69), allungando sui titoli di coda (84-75).

IL COMMENTO. «Non siamo riusciti a interpretare la gara nel modo corretto – ammette Imbimbo – Abbiamo subito troppo l’uno contro uno degli esterni, che ci ha costretto ad andare in rotazione e concedere troppi tiri aperti da tre punti. A livello offensivo abbiamo disputato una buona gara, anche se nel primo tempo le nostre percentuali da due punti erano troppo basse a causa dei tanti errori. Nel momento della rimonta, quando abbiamo riaperto la contesa, non siamo stati fortunati a trovare la zampata per mettere il naso avanti».