B Femm. Sarà la "bella" a decidere la squadra campione di Sicilia


Sarà la "bella" a decidere la squadra campione di Sicilia

Che sarebbe stata una partita entusiasmante, questo era già stato annunciato. La serie sembra essere infinita tra le due squadre siciliane, che ormai si conoscono a memoria, ma nonostante questo, garantiscono sempre una certa imprevedibilità nelle soluzioni e negli esiti, ed il solito bel gioco. I ritmi sono alti, la tensione palpabile già nel riscaldamento, e la posta in gioco, oltre alla vincitrice regionale, decide quale squadra andare ad affrontare nella prima fase finale nazionale, della corsa alla promozione in serie A2. Secondo le D.O.A., la vincente di domenica tra Rainbow e Cusunime, andrà a scontrarsi con la seconda del girone Campania, in questo caso Scafati, mentre la squadra che dovesse uscire sconfitta, se la vedrebbe con la prima del girone Campania, nei quarti di finale play off, il P.G.S. Don Bosco Napoli.
Palla a due e La Manna trova il primo centro, tra qualche palla persa iniziale di Messina. Le due difese sono ben schierate sin da subito, e la marcatura a uomo di certo rende lo spettacolo più frizzante. Scardino non perde tempo per accendere gli animi con una tripla precisa. Subito colori accesi tra il pubblico numeroso, anche tra le file messinesi, e le panchine. Palle perse ora per Catania in qualche azione, ma Parisi ne recupera un paio importanti in questo frangente. La partita è tiratissima e gli arbitri fischiano tanto da entrambe i lati, fermando spesso il gioco. Sull’ennesimo libero del Cusunime, e una volta subito il primo sorpasso, Coach Bruni chiama time out e dà il primo scossone alle sue ragazze. Caruso entra al posto di Spampinato, e subito dopo Patanè, top scorer del match con 13 punti ed una buona prestazione, è costretta ad uscire dal campo per qualche minuto, per un colpo forte subito al volto, lasciando il posto a Marmo. Ancora falli per Catania, e prima Scardino, poi Ingrassia, ed infine Kramer, allungano sul più 6, mentre il gioco si fà veramente duro e fisico, e manterrà queste caratteristiche fino alla fine. Catania soffre il pressing inflitto dalle messinesi, e fa un pò fatica a reagire con i modi che di solito la contraddistinguono. Adesso i falli arrivano anche per Messina, mentre capitan Ferlito si fà vedere in difesa e nei rimbalzi, oltre che in un paio di recuperi importanti. Ma dall’altro lato non ci si ferma, e Coach Buzzanca chiama time out sul più 8. Marmo non ci stà, e dà un colpo di reni: assist per Spampinato, che mette la tripla e ritrova la determinazione insieme al resto delle sue compagne. Primo quarto 1419. Il secondo parziale vede già protagonista una Lombardo, che sarà pedina fondamentale per la vittoria finale di Messina. Tra un ping pong e l’altro di canestri e di fischi arbitrali, Coach Bruni è costretta a tenere in panchina La Manna e Chiarella, già cariche di falli, e le preserva per i minuti successivi: Turn over, e vari tentativi di riavvicinarsi sul tabellone ed in campo alle avversarie, con più attenzione e cattiveria. Si và però alla sirena della pausa lunga sotto di 9. Terzo quarto, Messina scappa, Patanè accorcia attenta nell’uno contro uno. Ma sono 11 i punti di distacco adesso nel gap sul tabellone, e un pò di bassa tensione in casa rossoazzurra. A questo punto le reazioni individuali contano e capitan Ferlito ha la mano calda, e la voglia di far girare la ruota nella direzione opposta. Sua la bomba e l’assist successivo di Chiarella per Patanè. 3238, ma Certomà è li sul pezzo, subisce fallo su canestro buono e costringe Chiarella alla panchina con 5 falli fatti. La Rainbow adesso è più veloce e reattiva in difesa e in contropiede, e realizza con Spampinato, penetrando in corsa la retroguardia avversaria, ma sono ancora troppi gli errori sulla bilancia. Borgia e compagne, costruiscono proprio sugli errori di Catania, e ad aiutare a risalire sul tabellone sono i liberi più volte. Coach Bruni chiama time out sul 3640. Si rientra in campo e la Rainbow risponde subito alle indicazioni del coach. Il gioco è parecchio agonistico e fisico, le fasi sono concitate, parecchi gli scontri fisici, e Marmo in uno di questi cade prendendo un brutto colpo alla spalla, e lascia il parquet per qualche minuto, sul 4043. Si registrano una tripla di Borgia, e la reazione grintosa della Rainbow prima con Patanè, poi con Parisi e Ferlito, in fine con Spampinato, che sale in doppia cifra, e riscalda gli animi dei tifosi e delle compagne, portando il punteggio a meno 2 e tanta voglia di riaggancio. Ma non basta. Ogni parziale sembra interminabile, gli arbitri e i loro fischietti, si notano quasi più delle squadre in campo. Mentre Messina non concede e non cede, e va all’ultimo parziale sul più 4, 4246. Rush finale, ed il Cusunime viaggia sul nome di Lombardo, e dei suoi 18 punti finali, e sulle giocate di Kramer, Ingrassia, Certomà e Borgia. Scardino esce per 5 falli, mentre dall’altro lato per Catania, rientra La Manna e si fa notare subito quanto sia pesata la sua obbligata assenza dal campo fino a quel momento. Assist suo per Ferlito, che mette la tripla, seguita a quella di Spampinato a meno 4,25 dalla sirena finale. Minuti finali al solito cardiopalma, tra due emozionanti triple successive di Caruso, e quella determinante di Kramer che, a meno 1,37, sigilla il risultato sul 5865. Appuntamento per la terza e decisiva partita domenica 9 Aprile, alle 18.00, al Palanebiolo di Messina.

Rainbow Catania-CUS Uni Messina 58-65

141925344246

1419111517121619

1o arbitro: Attard Marco di Priolo Gargallo (SR)
2o arbitro: Attard Luca di Priolo Gargallo (SR)