Serie D Prosegue il periodo nero dell'Humus


Prosegue il periodo nero dell

Opaco inizio dei padroni di casa che concedono il 4-0 e 4 minuti e mezzo ai triestini prima di inaugurare il referto: ritmo vacanziero e scarsa determinazione la causa dell’astinenza. Quando si sbloccano Bovolenta e Dal Bello si sblocca anche Palazzi che piazza due triple in due azioni, poi da registrare l’espulsione diretta di Zecchin per azione antisportiva. Entra Fabbro e aumenta la spinta in attacco dei liventini ma al pareggio 10-10 fa subito eco un buon jumper di Pastor. Tempo in campo per Mack e Verardo ma soprattutto per la tripla del sorpasso di Tesolin ma i tanti errori dalla lunetta dei sacilesi tengono i triestini in partita.
Fabbro è molto motivato e in avvio di secondo quarto si fa sentire sotto le plance ma l’andamento è ancora punto a punto. Il ritmo prende quota quando i giocatori si sfidano in duelli individuali nei quali gli ospiti sono superiori. A fare la differenza in favore dei ragazzi di Brecciaroli è la rotazione di palla che consente di smarcare uomini per tiri facili, come la tripla di Chiesurin che accende il tifo del pubblico amico. Sul 25-20 coach Trani chiede minuto di sospensione perché i suoi sono in sofferenza, interrompendo il buon momento di Bellinvia e compagni che riescono a mantenere un piccolo vantaggio solo finché cedono alle incursioni in palleggio di Mozina, che avvicina il CUS 29-28 a 3’ dal riposo. Bovolenta e Bellinvia fanno lo stesso nei successivi 40” e ripristinano il +5, ma la chiusura è un assolo dei triestini capaci ancora di recuperare lo svantaggio e pareggiare i conti 33-33.
Il trend si conferma dopo la pausa, con i liventini spreconi in tutte le situazioni e incapaci di prevalere sulle palle vaganti. Il libero di Zanini e la tripla di Mozina ripropongono lo stesso prologo del primo quarto con la differenza che il disavanzo si allarga a 8 punti (33-41) con il contributo di Padovan. Il minuto di Brecciaroli e la zona difensiva hanno come unico scopo di limitare la sbandata, ma emerge nei sacilesi un misto di scoramento e paura che pesano sulle gambe tanto che se non fosse per la tripla di Tesolin a metà quarto il roster humussino sarebbe ancora a secco di punti. La scossa di Tesolin si scarica su coach Trani che sospende il gioco per un minuto per predisporre la zona quale contromisura. Il peggior momento sembra passato ma i sacilesi fanno una gran fatica a concretizzare e a due minuti dalla fine del parziale il CUS è ancora avanti. Una nuova sospensione di Trani cerca di togliere quel po’ di ritmo che i ragazzi di Brecciaroli stanno faticosamente dando alle proprie azioni e i suoi giocatori riescono a tenere la testa avanti anche dopo 30’, sul 46-47.
Dopo l’ultima pausa la migliore ripartenza è ancora dei triestini che centrano dalla massima distanza e poi approfittano dell’infortunio alla caviglia di Bovolenta per portarsi sul +4. La perdita del loro centro suscita nei sacilesi un moto di orgoglio ma non il necessario aumento di intensità e l’affondo dai 6,75 di Fabbro è solo un inframezzo tra le continue penetrazioni delle ali alabardate che mantengono un confortante +5 di vantaggio. Bellinvia e ancora Tesolin con due triple ma gli incursori triestini insistono da sotto con il piatto di serata, segnando a ogni tentativo anche con soluzioni suggestive e ciò è da imputarsi alla scarsa attenzione difensiva del quintetto casalingo. Negli ultimi due minuti l’Humus tenta il tutto per tutto portandosi a -3 a 1’30” e poi a -1 a 57” nella bolgia del Palamicheletto ma Padovan rimanda indietro i sacilesi dall’angolo poi e dalla lunetta, poi Mozina finisce il lavoro dalla lunetta approfittando del bonus falli. Finisce 71-65.

Humus Sacile-Cus Trieste 65-71

161533334647

1615171813141924

1o arbitro: Gregoratti Fabrizio di Palazzolo Dello Stella UD
2o arbitro: Parisi Vittoria di Codroipo (UD)