Serie D Costa cara in termini di energie, oltre che per i due punti, la trasferta di Tricesimo

AUTORE: humus
Costa cara in termini di energie, oltre che per i due punti, la trasferta di Tricesimo per il roster

Bellinvia e compagni rientrano dalla provincia udinese dopo una gara che non aveva nulla da dire in termini di classifica, con i sacilesi già vittoriosi nel loro girone e i tricesimani tagliati fuori dalla poule promozione, ma dopo una prestazione insufficiente per determinazione.

L’attacco tricesimano organizza da subito l’attacco con azioni in isolamento Aleksic ma i sacilesi rispondono punto a punto. Una tripla di Bellinvia e un centro di Mulato vengono ribattuti dalla schiacciata in contropiede di Clemente, poi sale in cattedra Gozzi con due precisissimi jumper dalla media. Intanto Mulato comanda a rimbalzo e guadagna un gioco da tre ma è ancora Gozzi a mostrare il miglior basket. Le difese non sono certo il piatto forte di serata, ne approfitta Chiesurin per siglare una bomba sul finire del quarto che non vale il vantaggio perché sulla sirena arriva il canestro del pareggio di Cascin (20-20). Un bel movimento spalle a canestro di Chiesurin inaugura il secondo quarto, poi un bel gioco di Fabbro per Tesolin vale un nuovo gioco da tre (non convertito) per i sacilesi, dove è Mack il play designato. Ma anche i padroni di casa timbrano il cartellino con Stojanovic dall’angolo anche se poi perdono Gozzi per infortunio muscolare. La gara prosegue con numerosi capovolgimenti di fronte che però non vengono capitalizzati per i numerosi errori, in un confronto in cui i grigi optano per un metro arbitrale estremamente permissivo. Poi i sacilesi registrano il polso e convertono due transizioni portandosi sul +4 a metà del quarto ma Ellero dai 6,75 ferma il tentativo di fuga. Si gioca a corri e tira, le percentuali realizzative risultano penose, sicchè lo spettacolo risulta di bassa qualità: difese a maglie larghe e attacchi spuntati non offrono motivi di interesse per il pubblico. Brecciaroli butta nella mischia anche Cadonà e il neo-maggiorenne produce subito un canestro in arresto e un assist per Verardo. Poi tutti al riposo sul 34-33.

Al rientro il quintetto ospite è quello delle grandi occasioni ma è Tricesimo a segnare per primo. L’Humus, invece, costruisce poco e sbaglia molto. Nonostante la costruzione una costruzione di manovra lenta e macchinosa Fabbro pesca il jolly del pareggio dai 6,75 allo scadere dei 24 secondi. Entrambi gli scout registrano una sequenza di tentativi falliti di tripla, Bovolenta si divora due appoggi da sotto canestro ma per fortuna la sua difesa prende giri ed eleva il livello di intensità recuperando importanti possessi. Poco dopo anche l’attacco sale di livello e con Tesolin e Bomben i liventini costruiscono un piccolo vantaggio, 43-47, che però viene immediatamente recuperato da un mini-parziale di Tricesimo firmato da Stojanovic, Del Fabro e Martignon. Ma il buzzer-beater stavolta è di Chiesurin, autore della bomba che dopo il centro di Dal Bello porta i sacilesi in vantaggio 52-49 all’ultimo riposo.

Finalmente la gara si è fatta interessante, se non altro per l’intensità del gioco. Il metro arbitrale è ancora molto permissivo e le poche interruzioni per fallo, combinate alla difesa altra schierata da coach Andreotti, imbrigliano l’attacco degli ospiti che non riescono a esprimere il proprio potenziale. La partita non ha un padrone e quando Bellinvia si macchia il fallo antisportivo che determina, in sequenza, due liberi, minuto per l’Humus, possesso a Tricesimo e tre falli dei sacilesi e, infine, ancora due liberi, l’inerzia sembra finalmente a favore della squadra di casa. Che si porta ciononostante solo sul 57-54. Intanto si stappano i fischietti degli arbitri e comincia la girandola di tiri a gioco fermo. A colpi di liberi Tesolin riaggancia Tricesimo ma Ellero offre al suo pubblico un canestro dalla lunghissima che vale il nuovo sorpasso. Brecciaroli allora richiama in campo Fabbro, a lungo tenuto a riposo, ed è proprio il lungo sacilese a produrre le cose migliori per il suo attacco: segna e costringe al tecnico di frustrazione Ellero, poi segna anche nel proprio canestro con tocco involontario su azione di rimbalzo. Un altro tecnico per Clemente pare sistemare le cose per gli humussini, in vantaggio 64-66 a 1’44” ma nelle fasi concitate di fine gara prima Cascino pareggia dalla lunetta, poi i due attacchi sprecano l’ultima rispettiva occasione e la sirena coglie le squadre sul 66-66. Overtime.

Nel supplementare le cose si mettono subito bene per i padroni di casa grazie alla tripla ancora di Cascino che Bovolenta, dopo due liberi di Bomben, ricambia con la stessa moneta. Seguono brutte selezioni di gioco frutto della stanchezza e della tensione per il risultato, in una gara finalmente ricca di pathos. Una nuova parità, 70-70, lascia strada alla sensazione che un supplementare non basterà ma un fischio dubbio su Dal Bello (passi) e il giusto antisportivo ancora di Dal Bello nel tentativo di fermare il tempo condannano gli humussini, perché Bravin e Stojanovic non sbagliano dalla lunetta e trascinano alla vittoria i tricesimani, sul 73-70.

Matura così una vittoria meritatissima per i ragazzi di Andreotti, che hanno saputo reagire all’esclusione forzata del loro giocatore più esperto mettendo in campo una gran voglia di vincere e riuscendo a limitare i tiratori sacilesi con una difesa appiccicosa in tutto il campo. Rivedibile invece l’approccio dei liventini che non hanno saputo riprogrammare l’approccio mentale alla gara nel momento in cui era necessario cambiare marcia e far valere il proprio potenziale. Lo si può certo concedere, considerando che si trattava dell’ultima di campionato e di una gara senza significato, ma questo lusso non sarà certo possibile dal prossimo incontro.

APD Tricesimo-Humus Sacile 73-70

dts