Serie D Un primo quarto offensivo da urlo apre la strada all'Humus

AUTORE: humus
Un primo quarto offensivo da urlo apre la strada all

Il primo parziale è quello che conta: nei primi tre giri di lancette l’Humus piazza la zampata e poi si limita a controllare per il resto della gara. Questo, in sintesi estrema, il resoconto di un incontro che doveva servire ai sacilesi per cancellare il passo falso di Casarsa e a poco o niente agli udinesi, invischiati nelle parti basse della classifica e tagliati fuori dalla poule promozione.
Il quintetto base sacilese sa di novità: Cancian, Chiesurin, Tesolin, Mulato e Verardo. A uscire meglio dai blocchi è proprio l’Humus che con Mulato applica bene la teoria della transizione e impartisce un parziale di 7-0 nei primi 100 secondi. Dopo il minuto di sospensione chiesto da coach Seclì non cambia nulla, anzi Chiesurin e Tesolin trascinano i sacilesi sul 16-1 prima di metà del quarto. Gli udinesi dei primi cinque minuti sono non pervenuti: tiri sbilenchi e nessuna penetrazione. Bon segnerà 9 dei 14 punti totali per i suoi ma ormai i padroni di casa hanno preso il largo e quando finiscono i primi dieci minuti nel referto compare anche Citton, il primo dei due U16 portati in campo da Brecciaroli.
La difesa della CBU torna a uomo nel secondo quarto dopo qualche minuto di zona nel primo parziale mentre il rientro i campo dei liventini non è dei migliori, complici i molti cambi. La partita è sotto controllo ma Vitale sigla quattro punti consecutivi a dimostrazione che il quintetto di Seclì comincia a carburare. Entra l’Humussino Fabbro e, coincidenza, arrivano due ottimi contropiede che riportano il testimone nelle mani dei suoi. La nuova disposizione degli udinesi a zona e la contemporanea riduzione di intensità dei sacilesi riporta gli ospiti a -10, 35-25, a 3’35” dalla fine. Poi ancora Mulato, autore di qualche errore di troppo con la difesa schierata, trova la realizzazione che, insieme a quelle di Bovolenta, portano al riposo lungo sul vantaggio per 44-30.
La partita non offre grande spettacolo anche perché il divario, evidente più in campo che nel punteggio, toglie ogni ombra di suspense. I sacilesi rientrano e mettono in campo una maggiore determinazione, ne è la dimostrazione la stoppata di Chiesurin su Vitale, ma poi svanisce l’abbrivio e la CBU tocca nuovamente il -10 dopo 7’di gioco. L’arrocco in difesa è abbastanza evidente ma è la strategia giusta e permette a Tesolin di mettere in evidenza prima le doti di difensore, subendo uno sfondamento, poi quelle di attaccante e di passatore fino a segnare l’importante tripla a fil di sirena che vale il 63-47.
Capitan Del Bianco e i suoi non ci stanno a fare da comprimari e costringono a due falli in 30” gli avversari, poi Vicentini trova la tripla e a breve distanza Londero lanciato in contropiede induce Bomben al fallo antisportivo. Ma il mini-parziale udinese si ferma sul 5-0 perché Mulato trasforma un viaggio in lunetta, poi la difesa sacilese ritorna a farsi viva con lo schema a zona che somiglia più a un modo per risvegliare l’istinto killer che una reale necessità. Poi dinuovo riflettori su Tesolin che fa sua l’area d’attacco e firma 5 punti di fila. La CBU sembra avere tirato i remi in barca mentre i sacilesi ritrovano la rotazione di palla dei momenti migliori e metà del quarto finale è già trascorso. Tesolin viene richiamato in panchina ed esce fra gli applausi del pubblico per dare spazio ancora a Citton che subito cattura un rimbalzo. Resta il tempo di vedere in campo anche Gava, l’altro U16 sacilese, di assistere a due bombe consecutive di Del Bianco che alleggeriscono il passivo, poi arrivano i titoli di coda sul 78-65.

Humus Sacile-Cestistica Basket Udine 78-65

271444306347

2714171619171518

1o arbitro: Fedrigo Giannaldo di Aviano (PN)
2o arbitro: Allegretto Ivan di San Quirino (PN)