Serie D Commento alla partita


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Avvio di gara all’insegna dei tiratori, con Bellinvia che ricambia la tripla di apertura di Kos con la stessa moneta. Uno strano fallo intenzionale di Maran concede a Bovolenta un giro gratis in lunetta e il possesso agli ospiti, che colgono l’occasione per portarsi avanti. Ospiti che sfruttano a proprio favore la difesa alta sui palleggiatori per scaricare ottimi palloni ai lunghi, mentre la CBU prova a reagire con i tiri dalla media, trovando sempre il secondo ferro. In chiusura di prima frazione ottimo momento di Bon che prima trasforma un gioco da tre punti e poi trova un canestro in arresto, confezionando il mini-break che tiene in scia i padroni di casa.
Alla ripresa Fabbro fa il buono e cattivo tempo: prima sbaglia un rigore da sotto e commette fallo di frustrazione, poi buca la retina dalla massima distanza. Intanto la CBU lascia Maran a giocare in isolamento. Brecciaroli comincia il turnover di giocatori e Verardo si fa trovare pronto con alcune pregevoli soluzioni sia di attacco che di difesa. Lo stesso Verardo però soffre il mismatch con Maran che approfitta del vantaggio dei centimetri per segnare tre canestri consecutivi. In attacco i sacilesi producono le cose migliori, ispirati da un provvidenziale Chiesurin, e traducono in punti le numerose ripartenze allargando il divario nel punteggio, che è di 31-43 all’intervallo.
Fasi di confusione caratterizzano la ripresa, con gli udinesi a far la voce grossa nel corpo a corpo. Nel gioco costruito sono invece i sacilesi a mostrare le cose migliori anche se la partita, nel complesso, risulta brutta. I numerosi errori di Mulato tengono in gara i padroni di casa e ci vuole una tripla di Chiesurin per ripristinare la calma. Per un attimo la partita sembra diventata una gara di tiro da tre punti: dopo il centro di Chiesurin trovano ottima sorte Londero da oltre sette metri e Bovolenta dopo una splendida rotazione di palla del suo quintetto. Una felice penetrazione di Fabbro costringe coach Seclì a chiamare i suoi al minuto di sospensione per organizzare il pressing sulla rimessa, ma la manovra fallisce e da il la al miglior momento dei ragazzi di Brecciaroli, fra i quali trova minuti anche Mack.
Il divario è di quasi venti punti quando inizia l’ultimo quarto. Il pressing offensivo udinese crea più di qualche grattacapo all’Humus e costringe il coach ospite a fermare il gioco per una pausa supplementare. Come nella gara con Casarsa, il grande vantaggio deconcentra i giocatori che operano scelte di gioco e di tiro inqualificabili, permettendo a Kos e compagni di organizzare la rimonta. Prima una tripla di Bon e poi uno scatenato Londero infilano una successione di canestri sfidando i marcatori avversari nell’1vs1. La progressione è inarrestabile e porta prima ridurre il ritardo a meno di dieci punti, poi a rientrare pienamente in partita. Quando mancano poco più di 3’ la CBU accarezza il sogno e si porta a -4, 64-68. Poi finalmente la reazione dei sacilesi, fino a quel momento imbrigliati da una difesa particolarmente efficace, prima con un jumper di Bellinvia e poi con un appoggio di Dal Bello e nel frattempo ritrovando la giusta intensità difensiva. Quello che basta per portare a casa il risultato finale di 66-72.

Cestistica Basket Udine-Humus Sacile 66-72

172131434462

1721142213192210

1o arbitro: Del Fabro Franco di Tricesimo (UD)