U14 Elite Vince il Petrarca il derby padovano con la Virtus

AUTORE: basket press

Terza di campionato: si gioca il recupero della gara prevista sabato scorso, spostata su richiesta di una Virtus falcidiata da assenze e infortuni.

Appuntamento a Montà alla palestra Petter, individuabile su Google Maps anche come “Mission Arena”: palestra di casa della mitica squadra senior degli “Irriducibili”, giocatori over 50 che continuano ad amare la palla a spicchi e a giocare, incuranti dei consigli di mogli, figli, medici e amanti del basket. Stasera, però, a girare sono le gambe dei giovani virgulti delle due padovane, Petrarca e Virtus, nel più classico dei derby cittadini.

Come sempre per chi scrive è un bel momento: ritrovo genitori e ragazzi con cui si sono condivisi delle belle stagioni da compagni di squadra, per cui non basta avere casacche diverse per diventare avversari, ma si è sempre amici, appassionati dello sport dei propri figli e sempre pronti a collaborare per il miglior basket giocato, come si vedrà all’intervallo lungo.

Numerosi i passaggi della strada per andare al bar di fronte, durante i quali anche i genitori devono dare dimostrazione di scatto e agilità, per non essere stirati dalle automobili che sfrecciano a 80 all’ora nel breve rettilineo della via.

Con calma, c’è tempo: essendo un recupero infrasettimanale, la palestra è occupata fino alle 17.30 da una squadra allenata da Turi (Ciao Marco!) e quindi il solito arrivo un’ora prima dell’ora di inizio prevista è ottimo e abbondante.

Si riempiono gli spalti, come in ogni derby che si rispetti: amici, parenti e anche appassionati che vogliono vedere all’opera la leva 2005 del basket padovano.

Purtroppo un problema al tabellone elettronico impedisce di avere visualizzati tempo e risultato progressivo. Con un “gentlemen’s agreement” tra squadre ed arbitri si inizia comunque, rassicurati anche dalla presenza al tavolo della refertista ufficiale Cesaro e del cronometrista Turetta, ben coadiuvati dai due dirigenti accompagnatore (o accompagnatrici?! Non so più quando usare il maschile o il femminile!) Michela Cantone della Virtus ed Erika Rosini per il Petrarca.

Si parte, quindi, con la palla a due alzata dal primo arbitro Ottoveggio che, ben accompagnato dal secondo Giovagnini, dirigerà la gara in modo impeccabile, senza fare una piega per i problemi tecnici e senza scatenare mai le ire del pubblico dell’una o dell’altra fazione: in un un derby è comunque un risultato molto apprezzabile. Anche se hanno avuto la fortuna di un pubblico straordinario!

Starting Five per il Petrarca: Andrea “Billy” Billato, “Ale” Cescutti, “Giò” De Marchi, Ricki “Love Is On” Lovison e Maxi “OBJ” Obljubech. A contendere la prima palla alzata dagli arbitri, i virtussini Lazzaro, Martellani, Padovani, Pulejo e Turetta.

Apre le danze Obljubech con i primi 2 punti su una bella azione di pick & roll con De Marchi, a cui risponde con due centri di fila Martellani (numero “0” sulla maglia ma miglior realizzatore per la sua squadra a fine partita); va a canestro il dinamico Lovison, Billato – chirurgico nei suoi spostamenti sotto canestro – centra il bersaglio due volte, ancora due punti di Obljubech, questa volta in iniziativa individuale, poi De Marchi, preciso con il 2/2 dalla lunetta, fa pagare il fallo subito a Padovani, che non teme la sfida “ad alta quota”, e ci mette anche molta, a volte troppa, energia; entra bene in campo Morandin che segna subito 3 punti, frutto di un centro e di un tiro libero: dopo la disavventura con braccio destro rotto del torneo di Vienna che aveva inevitabilmente condizionato la sua fine stagione, ha iniziato con grande intensità il nuovo campionato.

Il risultato è di 10 a 14 a favore degli ospiti, punteggio basso in genere, con un differenziale di soli 4 punti, frutto anche della intensa difesa della Virtus che sente aria di derby e moltiplica le energie in campo.

Nel secondo quarto si dividono i 15 punti messi a segno per la Virtus Turetta e Martellani, da fuori, e un 2/2 nei liberi di Nicolò Rettore; nel Petrarca comincia a far valere i suoi centimetri sotto le plance De Marchi, anche ben imbeccato da qualche buon passaggio smarcante, che porta a casa un bottino di 12 punti; ben collaborano all’aumento del PIL del secondo quarto Obljubech con altri 4 punti, come 4 punti segna Rigoni (N.d.R.: il video team del Petrarca, dopo aver visionato il video dell’ultima partita con il Villafranca, ha ritenuto di non omologare il record di Luca Rigoni di 5 falli in 5 minuti di gioco totali, perché, dopo accurata analisi alla moviola, i due ultimi falli non sussistono!), a completare l’opera a fine tempo Baccarin segna 2 punti in contropiede dopo un furto con destrezza a metà campo.

Il totale del quarto dice 22 punti realizzati: prende ritmo il gioco del Petrarca aumentando la redditività degli attacchi.

Il punteggio complessivo dice 24 a 36 a metà partita, “dice” nel vero senso della parola perché è la “voce ufficiale” del tavolo, ovvero la Erika Rosini, a comunicare i punteggi, vista la indisponibilità del tabellone elettronico, anche se qualcuno tra il pubblico contando con le dita non si era perso neanche un punto.

Sfruttando il break prolungato si forma una squadra mista di “tecnici” che affronta di petto il problema del mancato funzionamento del segnapunti. La diagnosi è chiara: bisogna riparare il trasformatore con i fili sfilacciati ed in “corto”!
Si uniscono le mani e all’urlo di “ Si-Può-Faaare!” di Brooksiana memoria ci si lancia nell’operazione (scusate….attenti!….qui si può prendere la scossa …… no, è staccato….. adesso sì!…..si può prendere la scossa o è staccato!?…. no….è staccato…… tanto è a bassa tensione……almeno credo….), non si sa quindi se per l’operazione di chirurgia plastica fatta con un paio di forbici da Obljubech senior, o per l’abile “gira i fili e sigilla con cerotto” di Turetta senior, o per i suggerimenti di Martellani senior, compresi solo in parte dalla folla che circonda gli operatori, più vicini a preci o formule magiche utilizzate anticamente, e non solo, dagli operatori portuali del golfo di Trieste, e quindi ben comprese dal solo Obljubech senior, fatto sta che ad un certo punto un poderoso suono di sirena riecheggia nella “Mission Arena”, nel silenzio creatosi una voce suggella: Habemus Tabellam!!

Parte quindi in modo tecnicamente ineccepibile la seconda parte dell’incontro.

La Virtus si affida al tiro di Martellani e Turetta, mentre vanno a canestro in modo più organizzato e con diversi finalizzatori i petrarchini: subito 2 punti del sempre attivo Ometto, poi 2 di Obljubech e ancora 2 di Ometto, sfreccia a canestro Giacchetto che segna anche un punto dalla lunetta, si alternano a realizzare da sotto su azione o su rimbalzo De Marchi, 7 punti, e Morandin, 6 punti, ancora due centri di Obljubech completano l’opera. Sono 26 i punti totali realizzati dal Petrarca nel terzo quarto, in continua “escalation” quarto dopo quarto.

Punteggio prima dell’ultima frazione di gioco Virtus 41, Petrarca 62.

Due ritmi diversi in campo nell’ultimo quarto: la Virtus entra in campo, affiancando alle solite “bocche da fuoco”, ancora a combattere con le ultime energie, altri giocatori meno utilizzati, in cerca di qualche punto in più, che però non arriva.

Sente di avere la partita in mano la “task force” messa in campo da coach Pauletto e dal vice Cognolato, e invece di adagiarsi moltiplica le energie: è il momento di Billato, che trova ritmo e mette a segno 3 canestri di fila, e ancora un centro dopo poco, in mezzo a un difesa che non sembra in grado di fermarlo, due centri di fila, poi uno a seguire di Buonaugurio che dopo tanto lavoro in difesa si concede tre canestri in contropiede; ne mette altri 2 Morandin, rientra in campo anche De Marchi ad arrotondare il suo bottino di top scorer con altri 5 punti, ancori punti negli ultimi minuti dell’incontro: 2 di Giacchetto, 4+1 libero di Lovison, e a chiudere la partita l’ultimo canestro è di Rigoni a portare il totale a 92 punti, con ben 30 punti segnati nell’ultimo travolgente quarto, che vede la Virtus aggiungere al suo totale soli 10 punti.

Risultato finale: Virtus 51, Petrarca 92.

Saluti, abbracci e complimenti reciproci fra le tifoserie; la Virtus, dopo un inizio campionato “in salita” avendo giocato le prime due con Trento e Verona, confida in prossimi successi; certamente il Petrarca deve “salire” sabato per raggiungere Trento, speriamo salga anche la qualità del gioco!

Lo scout: Ancora una volta sopra i 90 punti, ma niente quota 100!

Complessivamente la squadra piazza, anche se di poco, più del 50% dei tiri da 2 punti, tenta anche qualche raro tiro da 3, che però non entra con un bel “cioff!” nella retina.

Top Scorer Giovanni De Marchi, con 26 punti realizzati (10/21), per lui anche una doppia/doppia di pregio considerando i rimbalzi a quota 20!

Tripla/doppia per Massimiliano Obljubech con 13 punti realizzati (6/10), 10 rimbalzi e 10 palloni recuperati, inoltre miglior assist man con 6 assistenze servite ai compagni!

100% al tiro per Nathan Buonaugurio che nel quarto tempo ne mette 3/3!

Non straordinaria la prestazione ai tiri liberi: la squadra tira meglio in azione che a gioco fermo dalla lunetta!

TABELLINI:
De Marchi G. 26, Obljubech M. 13, Billato A. 12, Morandin G. 11, Lovison R. 7, Buonaugurio N. 6, Rigoni L. 6, Giacchetto L. 5, Ometto L. 4, Baccarin D. 2, Cescutti A. 0, Felli E. 0.

Virtus Padova-Petrarca Padova 51-92

101424364162

1014142217261030