Serie D – Battuta di arresto della Pallacanestro Mestrino contro una solita Araceli

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Battuta di arresto della Pallacanestro Mestrino, sconfitta sul proprio parquet da una Araceli Vicenza solida ed efficace che mostra di avere tutte le caratteristiche per un ruolo da protagonista nel campionato. I padovani partono, come al solito, in modo bruciante, facendo della rapidità la propria arma efficace, ma i vicentini ribattono colpo su colpo in un quarto molto avvincente, nel quale gli assetti difensivi mostrano di avere la meglio sugli spunti offensivi. Si chiude in sostanziale equilibrio, con solo 2 lunghezze per i padroni di casa. Al secondo quarto, i cecchini dall’arco dell’Araceli scaldano le mani e con tre triple riescono a staccare il Mestrino, andando al riposo con il ribaltamento del risultato, portandosi a + 10. Il rientro dagli spogliatoi vedeva i primi minuti caratterizzati da poche realizzazioni, con un tasso di errori in fase offensiva da entrambi le squadre che, nella seconda parte ricominciano a realizzare, con l’Araceli manteneva un gap favorevole nel botta-e-risposta, incrementando il vantaggio a + 15 punti. L’ultima frazione risultava equilibrata, con i vicentini riuscivano a controllare i tentativi di accorciamento dei ragazzi di coach Cogo, mantenendo la distanza di sicurezza e chiudendo alla sirena con un vantaggio di + 14. Ottima la prova nell’Araceli del capitano Russo, in stato di grazia, miglior marcatore ma essenziale nell’assetto psicologico della propria squadra. Efficace la prova del giovane Panozzo, di Lauro e Toniato. Tra i patavini il mattatore risultava Rago, un vero gladiatore, per terra ed in aria su ogni pallone e mai rassegnato, l’esplosivo De Mesa. Soddisfacenti le prove degli under, quali Merlini e Cappellari. Ma per avere la meglio sull’ottima squadra di coach Bianco, sono risultati sotto tono e poco determinanti i senior la cui difficoltà si specchia nel basso punteggio finale e nella bassa realizzazione dalla distanza da tre punti. Da notare che quando un evento sportivo, onorato dagli atleti, viene disertato nell’interesse e nel fascino della competizione, dal protagonismo del duo arbitrale, aldilà del meritato risultato finale, si prende atto della pessima prestazione dei ragazzi in grigio. La discrezionalità bizzarra dell’interpretazione delle regole, a senso invertito, l’indulgenza verso le provocazioni di qualche giocatore, unitamente alla concessione a qualche simulatore di lavorare indisturbato, innervosiva inutilmente la partita, peraltro corretta. Peccato, perché se un giocatore ha le occasioni ed il contesto per poter correggersi e crescere, l’atteggiamento mostrato dal duo arbitrale questa sera, non lascia molte speranze sull’auspicabile crescita tecnica di entrambi.