C Gold “La prima la è dei boce”

AUTORE: catta

Chissà se Sergio Tavčer, storica penna e voce del basket triestino ed istriano, seduto nel parterre in mezzo alla tifoseria di casa, avrebbe usato queste parole per intitolare il suo “pezzo” ed introdurre il suo commento alla partita vista sabato sera ad Opicina. Probabilmente no.

E francamente sarei proprio curioso di conoscere il suo pensiero.
Di certo non si sono visti sul parquet i talenti inarrivabili di Drazen Petrovic, Vlade Divac o Gregor Fucka, piuttosto che il gioco espresso dalla Jugoplastika Spalato o dal Cibona Zagabria, che lui stesso ci ha romanticamente raccontato contribuendo a farci innamorare di questo splendido sport, ma voglio credere che l’inaspettata freddezza e l’arrembante entusiasmo con cui i nostri giovani hanno avuto la meglio sul quadrato ed esperto collettivo di Popovic (non Gregg, quello ha l’ “h” finale ed è ancora a San Antonio, altrimenti non sarei sopravvissuto ad un “doppio” di cotanta portata storica) abbia piacevolmente sorpreso anche lui!

Eh già, perché sono convinto che in pochi all’interno della palestra “Aldo Cova” si potessero aspettare una prestazione del genere da parte di Spessotto e compagni, quasi tutti esordienti in C Gold, magari non in senso assoluto, ma con un ruolo da vero protagonista sì.

Una prestazione, come c’era da aspettarsi, un po’ incerta nei primi venti minuti di partita, in cui i ragazzi non hanno sempre messo in pratica al meglio le indicazioni difensive dettate da coach Fuser e le nozioni offensive assimilate in queste cinque settimane di preparazione, concedendo qualche tiro aperto di troppi agli avversari e “rompendo” i giochi senza trovare buone soluzioni in attacco.

Nei primi due quarti, dunque, si son visti da una parte Ridolfi e Ban, i due fari principali del gioco triestino, a trovare canestri per sè e per gli altri, dall’altra soprattutto una serie di giocate individuali, di Spessotto piuttosto che Moro, di Alpago piuttosto che Alberti, di Cosmo piuttosto che Vendramelli, che tra un allungo e l’altro della squadra di casa (4-14 nel 1º quarto, 25-36 nel 2º) hanno comunque permesso ai nostri di arrivare a metà gara con uno svantaggio appena inferiore alla doppia cifra.

Al rientro dall’intervallo, però, la trama della partita è improvvisamente cambiata: Ridolfi, sanzionato con un antisportivo, ha commesso il 4º fallo personale togliendo fosforo e sicurezza ai suoi, che in due minuti si sono fatti agganciare da una tripla fortunosa di Rivaletto e da un’altra in transizione di Spessotto, due canestri che hanno “sbandato” i triestini ed acceso le polveri esplosive dei giovani coneglianesi.
Bortolini e Vendramelli hanno così buttato dentro le marce alte costruendo un vantaggio (+10) che, se non fosse stato per qualche errore di troppo in appoggio, avrebbe potuto anche raggiungere dimensioni maggiori.

Partita in ghiaccio? Tutt’altro.

Perché Popovic è così ricorso alla difesa a zona, a fronte dispari, ma piuttosto “bulgara” ed abile ad adattarsi alle posizioni occupate dagli attaccanti biancorossi, tanto da offuscarne le idee e la capacità di giungere a buone conclusioni.

Capitan Ban, coadiuvato da De Petris, si è così preso in spalla la squadra, riportandola a stretto contatto (-1), ma tempestiva è sempre arrivata la risposta cinica dei ragazzi, con una tripla di Alpago prima, con un tap-in ed un appoggio facile, su “imbeccata” di Moro, di Spessotto poi, che hanno chiuso la partita e reso superlativo questo esordio in C Gold.

Rispetto alla squadra che l’anno scorso ha conquistato la categoria sono cambiate molte cose, dallo staff tecnico ai giocatori, ma pare che per certi aspetti non sia cambiato nulla: stessa voglia di vincere, stesso orgoglio nell’indossare la canotta Vigor, stessa voglia di lavorare e mettersi a disposizione gli uni per gli altri.

È sicuramente presto per fare proclami, è sicuramente vero che la prima può essere dei “boce”, ma è altrettanto vero che se questa è la strada che abbiamo intenzione di percorrere, cui si aggiungeranno quanto prima anche capitan Marsura e Michelin, le soddisfazioni non potranno mancare.

Non so cosa ne pensi Tavčer, ma, anche senza i grandi talenti (incluso quello della penna che vi sta scrivendo), il modo di vincere le partite si può trovare lo stesso!

Bravi fioi!

Forza Vigor!

Marco Breda

Jadran Trieste-Vigor Conegliano 77-84

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