U18 Ecc. – Commento alla partita

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Effetto panettone.
Entriamo in campo ma non siamo in partita. Non certo nel primo quarto. In campo il quintetto di avvio Leo, Ulli, Enri, Ale ed Alessio. Partenza sottotono per noi ma non per i “goliardi “ della Reyer che con semplicità dopo poco più di due minuti ci sbattono al tappeto con un 11 a 2! Il Duo Visconti dall’esterno e Simioni da sotto canestro dettano legge.
Time out di Daniele. Continuiamo la partita con un pizzico più di energia e qualcosa rimediamo giocando con un migliore giro palla e scarichi più efficaci ma nelle penetrazioni veniamo quasi sempre bloccati. Arriviamo a 7’ recuperando qualcosa nel parziale portandoci ad una differenza complessiva di 17 a 6 . Nell’ultima parte del periodo un equilibrio di azioni ci porta un 7 a 6 facendoci chiudere il quarto a 26 / 13 . Praticamente doppiati e qui grossomodo si chiude la partita.
Ricominciamo il secondo quarto con malinconia, la spinta del coach non riesce a far decollare la squadra. Manca qualcosa per ingranare e dimostrare che comunque siamo una buona squadra e che le cose le riusciamo a fare.
A metà del secondo quarto purtroppo veniamo ancora doppiati con il parziale di 32/16 . In campo sotto canestro non ci esprimiamo, Enrico e Alessio non concludono le proprie opportunità sbagliando movimenti e tiri, limitati e portati fuori posizione costantemente , non realizzano per tutta la durata della gara. Complice di questo misero risultato sono anche gli avversari che doppiano costantemente spesso “arpionano” i nostri due e coprendo con abilità le “ manate “ inferte al malcapitato di turno che tenta di agguantare il canestro.
Dopo l’intervallo negli spogliatoi, lunghissimo per altro , ritorniamo in campo ma la trama del primo quarto si ripropone con tutta energia, un parziale di 14/6 ed un fine periodo di 56/30 non lascia spazio a commenti.
Vista come è andata, l’ultimo quarto le due squadre allentano il nervosismo ed anche l’agonismo giocando un basket più rilassato, Simioni Criconia e Yerkovic si gestiscono la partita, e noi con penetrazioni meglio preparate realizziamo qualcosa con i giocatori più veloci, Tommy Ulli Fede e Leo accontentandoci di superare di 1 gli avversari nel quarto finale .
Aneddoto della partita : il palazzetto.
Bello è il Tagliercio. Ormai annualmente le nostre compagini ne calcano il parquet in diverse occasioni e da anni. Per quello che mi riguarda inoltre sono già diverse volte che ho l’occasione di entrarci. Ma la struttura non è nata come palazzetto sportivo, in origine è stato concepito e realizzato come sala polivalente. In effetti la prima sensazione che si ha quando si entra è quella dell’assenza di suoni, anzi degli echi tipico di una insonorizzazione dell’ambiente ben studiata. Però è come entrare in un posto dove sembra sia d’obbligo il silenzio, sembra di entrare in una camera dove si suona un vecchio concerto barocco, come in una camera da letto dove il rumore da ovattato concilia un pisolino.
Gli indigeni ci saranno abituati a questa sensazione, ma forse ai nostri un eco più vivo non avrebbe fatto male!