C Femm. – Commento alla partita

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Garda 6 marzo ’16 Siamo chiamate a riscattare (in casa nostra) l’orripilante prova offerta domenica scorsa a Mirano.
Più che discorsi di classifica o ragionamenti tecnici ciò che conta è “battere un colpo” e far capire (prima di tutto a noi stesse) che ci stiamo ancora giocando questo campionato.

La partita inizia e … siamo subito sotto.
Bene; cioè: male.
Per fortuna la nostra reazione è veemente e ci portiamo subito a contatto.
Grazie ad un approccio molto grintoso e ad un’ottima vena realizzativa, riusciamo a superare le rodigine e a portarci avanti.
Nel secondo quarto continuiamo bene pur peccando un po’ in difesa.
Il primo tempo si conclude sul trentotto pari (!!!!). Punteggio sontuoso che riflette la dinamicità e freschezza del gioco espresso dalle due squadre.

Terzo quarto molto combattuto, ma riusciamo a mettere il naso avanti.
Si bagnano un po’ le polveri della nostra top scorer (che comunque fin’ora è stata un’ira di Dio), noi non ne facciamo un dramma e tiriamo dritto con la tenacia e l’ostinazione di una sezione di mulette d’artiglieria someggiata. Brave.

Riusciamo ad arrivare un po’ sopra al finale.
Compensiamo con l’intelligenza e la tenacia quel pizzico di lucidità e precisione che abbiamo perso per strada.
Nonostante il forsennato pressing finale, le rodigine non riescono a chiudere.
Abbiamo vinto. Evviva (sospirone).

Complimenti alle nostre avversarie che hanno lottato con grinta e bravura per quattro quarti concludendo la partita sconfitte solo nel risultato.

Buona, a nostro modestissimo avviso, anche la direzione di gara, caratterizzata da equanimità, coerenza e costanza nel metro di arbitraggio.
Prova di ottima personalità, in particolare, per il più giovane dei due arbitri.

Alla prossima.