C Femm. Commento alla partita

AUTORE: El Brex

Padova domenica 31 gennaio Trasferta pressoché proibitiva nella tana delle prime della classe.
Inutile nasconderci … il pronostico ci vede al 99% perdenti … ma se aspettiamo solo squadre più deboli di noi per giocarcela, rischiamo di invecchiare aspettando.

Inizia la partita.
Primo quarto di livello ottimo. Teniamo bene il campo sia fisicamente che tecnicamente.
Abbiamo anche buone percentuali in attacco.
In difesa soffriamo un pochino troppo però. Chiudiamo la prima frazione staccate di due con un punteggio (per noi) stratosferico: 18-16.
Se non le arginiamo, però ci fanno nere (noi non faremo mai 15 punti a quarto).

Si apre la seconda frazione. Le patavine schiacciano forte sull’acceleratore. Difendono con pressione fortissima e disciplina encomiabile; ripartendo poi con attacchi di grande bravura e precisione.
Noi andiamo in difficoltà.
A questo livello non si possono fare tre palleggi prima di passar palla alla compagna libera, non si possono avere incertezze prima del tiro, il tempo e la precisione nei movimenti diventano critici.
Noi non siamo (ancora) in grado di giocare con continuità in quella maniera. Perdiamo troppi palloni e, di conseguenza, concediamo troppe transizioni e quindi punti facili. La sirena suona la pausa lunga su un punteggio per noi punitivo.
Che dire … ci sono superiori. Ma se conosciamo le nostre tigrotte ed il nostro staff tecnico proveremo a restituire pan per focaccia nel terzo quarto.

Si ricominicia. Le nostre previsioni erano corrette: ci proviamo.
Mettiamo tutta la pressione di cui siamo capaci e le nostre avversarie (un po’) la accusano.
Ma non accorciamo. Troppi errori al tiro e troppi maltrattamenti di palla ci condannano inesorabilmente a non rientrare mai dalla doppia cifra di svantaggio. Nulla di nuovo sotto il sole, ma dobbiamo migliorare sotto quest’aspetto (se no saranno dolori).
Le Cadelfine “si accorgono” che la partita non è finita e tornano a schiacciare l’acceleratore fino in fondo.
Queste ragazze fanno paura quando giocano con applicazione e grinta: riuscire a tenere quell’intensità senza perdere in coesione e qualità è degno di una gran squadra (non hanno sciupato una palla che sia una).
Ci conquistiamo l’onore delle armi con un ultimo quarto giocato a viso aperto.

Il risultato recita “zero punti” conditi da un bel ventello di distacco, purtroppo; ma chi scrive non ha visto solo negatività nella nostra partita di oggi. C’è da lavorare e lavoreremo. Dobbiamo scacciare i cattivi pensieri: non è ancora tempo di fare tabelline e tabellucce con classifica e canestri delle avversarie dirette.
Bisogna giocare a pallacanestro … tutto lì.

Complimenti alle patavine che ci hanno onorato con un’ottima prestazione e con un atteggiamento del tutto privo della spocchia che la prima della classe talvolta riserva alle avversarie in difficoltà.
Punteggio finale a parte (chiaro che ci piacerebbe vincere sempre, ma non si può) chi scrive ha assistito a momenti di gioco veramente gradevoli. Brave.

A nostro avviso, è stato assolutamente positivo l’arbitraggio.
I direttori di gara hanno diretto senza sbavature degne di nota una partita molto veloce e dinamica; peraltro hanno anche mantenuto il livello di contatto entro limiti “cestistici”.
Equanimi nel giudizio e costanti nel metro, i ragazzi hanno inoltre dimostrato grande buon senso quando, a partita decisa e in situazioni caotiche, hanno fischiato un paio di “falli di confusione” evitando possibili (e stupidi) infortuni.
Chi scrive non ha idea se quella fattispecie di infrazione esista nel regolamento FIBA, ma, a prescindere dalla “lettera” della norma, noi ci troviamo d’accordo con la sua applicazione sul campo.

Alla prossima.

Cadelfa Padova-Garda Basket 63-41

141634224631

14162061291710