Serie A2 Buona la prima, Monaldi guida Chieti alla vittoria


Buona la prima, Monaldi guida Chieti alla vittoria

Finisce in gloria la prima di stagione della Proger Rieti, con Zeek Armwood che ruba palla a Paci, va a realizzare con una schiacciata terrificante e nell’azione successiva si alza ancora in cielo per stoppare il disperato tentativo di Greene. Bisognerà abituarsi a gare così tirate e a non illudersi mai di averla vinta anche quando sei avanti, come è capitato a Chieti questa sera, di 19 punti. Campionato livellato per cuori forti, questa è la A2.
La Proger parte con uno svantaggio di 6 punti che tampona subito con i canestri di Allegretti, Monaldi e Armwood. Abbot subito penalizzato da 2 falli lascia il posto a Piccoli. Gli arbitri attribuiscono un fallo intenzionale proprio alla guardia americana e Jesi torna a +4. Galli chiama la zona e ha subito buoni riscontri. Sergio da tre e Monaldi da sotto danno il primo vantaggio di serata alla Proger (11-10). Monaldi “nazionale”, sarà di gran lunga a fine serata il migliore in campo, inizia a colpire a ripetizione oltre la linea dei tre punti e di slancio Chieti vola a + 5 (19-14) a -1’ dal suono della prima sirena. Un canestro di Zeek chiude il primo quarto con le Furie avanti per 23-18.
Jesi riparte molto determina sotto la spinta di Greene ma Chieti in difesa morde. Dopo 2’30” di gioco il vantaggio della Proger sale a +7 (27-20). La partita si fa più sporca, in attacco tanti errori da una parte e dall’altra ma in questo c‘è tanto merito delle difese. Abbott rientra e commette subito il suo terzo fallo in attacco. Il vantaggio di Chieti cresce sino a sfiorare la doppia cifra (32-23) ed è proprio Ty a sfondare quota 10 con un’entrata che frutta i due punti e un tiro libero realizzato (35-23). Jesi non molla con Greene e Santiangeli su tutti ma Monaldi continua ad inventare canestri “fantasia” e il vantaggio al riposo lungo resta ancorato al +12 (37-25).
Ancora Monaldi, sempre più Monaldi, e Chieti vola in avvio a +15 (40-25) con un’altra sua tripla. Allegretti e Sergio allungano fino al 43-25. Jesi soffre maledettamente la difesa biancorossai ma con un po’ di fortuna e tanta volontà cerca di restare a galla . L’intensità di Chieti cala e Galli chiama minuto a metà quarto. Il vantaggio cala a +10 (46-36) ma Allegretti da tre ricaccia indietro i marchigiani. Jesi sprofonda quando Abbott realizza il canestro del 55-36 a -3’ dalla fine del terzo quarto. Terzo fallo di Armwood che va a sedersi in panca, Abbott va a schiacciare e viene richiamato anche lui da Galli al riposo. Improvvisamente si aprono le maglie difensive della Proger che va improvvisamente in affanno. Qualcosa si inceppa nel meccanismo di gioco delle Furie e nei secondi finali del quarto due triple rimettono in carreggiata gli ospiti che tornano a galla, riducendo lo svantaggio a -9 (57-48).
Abbott da tre in avvio ricaccia indietro Jesi ma Janelidze con 5 punti consecutivi rilancia i suoi. Chieti è in caduta libera e il vantaggio si assottiglia fino a – 5 (60-55) dopo nemmeno 2’ di gioco. La partita assume toni sempre più accesi. Galli richiama i suoi per parlarci sopra e alla ripresa del gioco un 2+1 di Armwood sembra rimettere le cose a posto ma ormai Jesi ha ripreso a sperare ed è in fiducia. Allegretti ancora da tre per un vitale + 8 (66-58) ma gli arancioblu seguono a ruota. A metà quarto ci si gioca la partita, Greene contro tutti e Furie a lottare alla morte per ricacciare indietro gli avversari. Jesi ancora a – 5 a -2’ dalla fine. Santiangeli lima con un tiro libero lo svantaggio ma Hunter si divora altri due tiri liberi di capitale importanza. Sergio invece dalla lunetta non sbaglia, Greene è sempre implacabile da tre. Ancora Sergio a 50” dal termine riporta il vantaggio Furie a +5 (77-72). Ancora punto a punto e a – 24” tre scandalosi tiri liberi concessi a a Monaldi mandano Greene ai tiri liberi. Monaldi porta palla e Battisti commette fallo su di lui. Diego mette dentro il primo e sbaglia il secondo ma sulla ripartenza di Paci come detto Armwood si supera.
Questa vittoria poggia sulle spalle Monaldi “über alles”, Zeek Armwood, Sergio ed Allegretti. Abbott alle prese con una fastidiosa lombalgia è andato a corrente alternata, pochi i punti dalla panchina. Siamo all’inizio e ci sarà tempo e modo per migliorare. Al momento questa vittoria dà fiducia e morale, non è poco. Pubblico numeroso e partecipe che ha goduto di uno spettacolo denso di emozioni e di gesti tecnici importanti. Partenza giusta, buona la prima!

LE PAGELLE DEL PROF
Inauguriamo una nuova rubrica che porteremo avanti per tutto l’anno. Non è nostra intenzione dare i voti perché per spirito di bandiera sempre e comunque attribuiremmo 10 a tutti i nostri giocatori. Vogliamo solo offrire qualche “lieve” spunto di discussione, tutto qui:
Monaldi: Diego “nazionale”, senza nulla togliere agli altri, ci è sembrato decisamente il migliore in campo. Il Pres lo ha definito “il miglior acquisto del mercato estivo”, il coach lo ha coperto di elogi, augurandosi però una maggior continuità, all’interno dello spazio gara. Il pubblico teatino gli ha tributato meritati applausi da leader. Sgombrati dal parquet i dualismi tecnici e tattici della passata stagione, Monaldi appare più forte e più sicuro dei suoi mezzi. Sa di essere alla svolta della sua carriera e scommette sul suo talento. Alla prima, standing ovation.
Armwood: oggetto misterioso per tutta la preseason è atteso al vaglio di una verifica agonistica, Zeek è promosso a pieni voti. Alterna ancora momenti “sregolati” ad altri divinamente “geniali” ma la sua “elasticità” infiamma più volte il PalaTricalle. Prende rimbalzi, dieci complessivi, mostra un buon tiro frontale e sotto le plance non si fa intimidire da nessuno. Ha inoltre buoni margini di progresso. Gioca da protagonista assoluto i secondi finali e scuote le fondamenta del Palazzetto con una schiacciata da competizione e una stoppata stratosferica. Hulk!
Abbott: grende esempio di generosità e professionalità. Dovrebbe stare a casa davanti alla tele a curarsi una fastidiosa quanto persistente lombosciatalgia ma Ty ha senso del sacrificio e grande dedizione alla causa e scende in campo con la personalità del giocatore vero. Non è al massimo ma dà un contributo tangibile alla squadra, mettendo in carniere nei momenti topici punti d’oro. Molti e noi con loro lo definiscono la miglior guardia del Girone Est. Leader.
Allegretti: è di fatto il nostro terzo americano. Esperienza, classe e duttilità a supporto del roster. Tanta roba. A questo si aggiunga una professionalità da perfezionista e in allenamento un’attenzione lunga e selettiva nella cura dei dettagli. Difetti ? Uno solo, è milanista ma ammetto, da interista, di essere molto parziale in questa categoria di giudizio.
Sergio: nuovo capitano e altro esempio di serietà assoluta sia in campo che nel lavoro quotidiano. Con alle spalle una vera preparazione e un ruolo tagliato su misura è destinato a crescere e di molto rispetto alla scorsa stagione. Gioca da coprotagonista, al servizio della squadra, e mette a segno 13 utilissimi “puntelli”. Fuori dal campo con la nuova montatura degli occhiali sembra un professore, lo è di sicuro sul parquet. Abilitato all’insegnamento di Scienze Cestistiche.
Piazza: il “sergente” ha l’affidabilità di chi guida un plotone in territorio nemico. Se si alza il tasso agonistico e c’è da rimettere a posto le cose, lo mandi in missione e sai di poter contare appieno su di lui. Cazzimme, gambe veloci per difendere e piena attitudine a giocare pulito e geometrico. Marine!
Piccoli: ha punti nelle mani anche se non va, stranamente, a referto. Galli gli concede parecchi minuti e lui ripaga mostrando comunque fibra di combattente e innata dote di rubapalloni. Destinato anche lui a crescere, con l’esperienza giusta di gioco a questi livelli porterà dalla panca un buon contributo. Promettente!
Vedovato: ha il fisico razza Piave di Meneghin, ottima tecnica e grande capacità di apprendimento del gioco. Non gli manca nulla e Treviso ce lo ha dato a parziale risarcimento di Ancellotti, puntando molto sulla sua crescita. Deve crescere e scrollarsi di dosso la timidezza da bravo ragazzo. Appena assumerà maggior cattiveria agonistica ne vedremo delle belle. Campioncino potenziale.
Sipala: n.g.
Marchetti: n.g.
Galli: manovra i suoi con il joystick e con la solita sagacia tattica. Sempre tempestivo nei momenti caldi della gara, prepara una maglia difensiva che invischia le bocche di fuoco di Jesi per due quarti. Nella ripresa sopperisce al calo di concentrazione predicando calma e facendo i cambi giusti nei momenti giusti. È l’allenatore ideale per questa squadra e ne rappresenta la matrice e il valore aggiunto. Difetti ? Anche lui, a mio parzialissimo giudizio, uno e grave: è uno juventino di stretta osservanza.

Pall. Chieti-Aurora Jesi 82-77

231837255748

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