Serie B Forlì, tutta un'altra partita, ancora un'altra vittoria: 2-0, triplo match-point


Forlì, tutta un

Davanti ad un Palafiera sempre più gremito e in estasi totale, l’Unieuro strappa nell’ultimo quarto, vince anche Gara2 e si porta sul 2-0 nella serie di finale contro Cento. Se il +20 di Gara1 aveva perfettamente “fotografato” una partita oggettivamente a senso unico, è del tutto fuorviante il +15 finale che cristallizza il successo Unieuro in Gara2. Vittoria, come detto, che porta Garelli e i suoi ragazzi sul 2-0 (tutte sull’1-1, invece, le altre tre finali), regalando ora loro ben 3 match point, l’ultimo dei quali al eventualmente al Palafiera. Cento gioca 30′ non solo alla pari, ma una sfumatura (in alcuni frangenti anche due) al di sopra di Forlì, impantanandola il una partitaccia che potrebbe essere un buon trailer di quella che è una sfida playoff: punteggio rasoterra, difese all’arma bianca, fisicità come in poche altre circostanze quest’anno.

In 30′, i primi, che sono un ininterrotto rigurgito di azioni frammentate, palle perse, tiri difficili in prossimità della sirena dei 24″, l’Unieuro tocca con mano che se Gara1 fu lo champagne di una partita chiusa a quota 94, questa partita in cui alla sirena del 3° periodo si stagna a 41 è vero acido muriatico. E tocca con mano che l’avversario di Gara2 è qualcosa di molto diverso da quello di 48 ore prima, con Giordani che chiedeva ai suoi di cambiar pelle e i suoi che lo fanno eccome, mettendo continuamente in croce Forlì con un collettivo che nei primi 3 quarti porta al canestro, al rimbalzo, alla “cosa giusta” i ragazzi ospiti con ripartizione quasi socialista.

Forlì, che in realtà ai blocchi scatta meno peggio di altre volte con un Bonacini razzente ed ispirato (8-4, 4′), scopre presto ai primi frulli dalle panchine che la serata delle seconde linee centesi sugli esterni – leggi D’Alessandro e Brighi – è ispirata, che il 48% da 3 con cui Ferri entra nella sfida osserva un turno di riposo (anche la % di squadra non è granchè: 18%) e che la ricezione del canale-Rotondo subisce interferenze, ossia il lungo di Siracusa viene triplicato ogni volta che si trova servito. La Benedetto XIV, che mette tanta zona, intuisce che potrebbe anche essere serata 15-21 (7′), ma trova un’Unieuro che nonostante le immani differenze e qualche momento di lieve sbandamento, perlomeno nel punteggio, non si disunisce mai, continuando a difendere duro e a tessere la sua non brillantissima tela ma così facendo tenendosi di fatto sempre in scia.

Ripresa che per 10′ va sulla falsariga del primo tempo (32-40 sulla tripla del discontinuo Contento al 26′). Forlì, opposta ad un Benfatto alle prese col consueto trattamento affettuoso del Palafiera e con un’altra prova intermittente, s’aggrappa ai tiri liberi (“Sono stato con il bouns esaurito per 17′ su 20 nel secondo tempo, non mi era mai successo in carriera”, lamenterà a fine gara Giordani), con Vico e Pederzini che cominciano a far vedere qualche lampo isolato, meteo-metafora del temporale che proprio loro scateneranno nell’ultimo periodo. Mentre mezzo Palafiera rumoreggia invocando a Garelli di usare maggiormente la panchina (con Bonacini, pure protagonista dell’avvio, Rombaldoni e Marsili inutilizzati nella ripresa), il coach – contravvenendo alle rotazioni integrali delle ultime uscite – decide di fare di testa sua e di confermare la fiducia agli attori in campo. Alla fine ha ragione lui: Pignatti mette un paio di cesti (uno da 3 punti) che sono ossigeno puro per i polmoni incatramati della Pallacanestro 2.015, e di lì in avanti l’Unieuro entrerà veramente in partita.

Cento, che a 2′ dall’ultimo intervallino è ancora +7 grazie all’unico cesto dal campo di Demartini (35-42), si blocca improvvisamente, smette totalmente di segnare (dal campo si scende ad un 34% finale mentre è addirittura imbarazzante il 7/16 dai liberi, col 5/10 di Benfatto). Break ispirato fors’anche dall’effetto-amuleto di un Andrea Niccolai che solo in quel momento trova il modo di uscire da un’A14 ribollente per entrare nel Tempio, sta di fatto che l’Unieuro si gode il miglior Pederzini in carriera o giù di lì, serata di cuore e qualità per l’ala scuola Virtus, che si chiude con un 15+14 (quattordici rimbalzi!) che lavano un finale di regular season in chiaroscuro e gli valgono l’etichetta di giocatore “anche da playoff”. La Pallacanestro 2.015 firma 10′ d’autore, arrivando al massimo vantaggio 67-49 (break 32-7) a 3′ sulla tripla di un Vico sempre dominante ben oltre le cifre. Il Palafiera, al record stagionale d’affluenza, con un 3° anello in cui si rende finalmente necessario prendere posto, può continuare a sognare. La sua Unieuro è entrata in forma nel momento giusto (4 vittorie consecutive tra la serie con Valsesia e questa). Ora a Montecatini manca un solo, ultimo passettino.

Pallacanestro Forlì 2.015-Benedetto XIV Cento 71-56

151329304145

1513141712153011