Serie B – Broetto ad un soffio dall'impresa

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Ad una bella Broetto non riesce l’impresa. Con una grande difesa nel terzo quarto Crema supera i virtussini e ruba loro l’inerzia che nonostante pochi punti di vantaggio, conserva fino alla sirena finale.

La Broetto inizia la partita dove aveva finito la cavalcata vincente con la Fiorentina. La squadra di coach Friso difende, corre, guidata da Stojkov e Canelo costruisce contropiedi strappa applausi e Crema deve faticare oltremodo per restare a contatto, anche perchè il vantaggio in centimetri da pochi frutti contro la determinazione di Crosato e Lazzaro. Dopo i primi 5’ contraddistinti dall’alternanza, l’inerzia va tutta dalla parte dei virtussini che però non riescono mai ad allungare raggiungendo a quota +6 il massimo vantaggio sia nel primo quarto (10-16 a 48” dalla sirena) che nel secondo (19-25 dopo 3’29”). E’ il play Montanari, che anche nella partita d’andata si era fatto notare per intraprendenza e carattere, a segnare il canestro del sorpasso (30-28) per i cremaschi a 3’20” dall’intervallo. Le conclusioni di Canelo, Stojkov e Crosato consentono alla Broetto di tornare negli spogliatoi con un meritato, anche se esiguo vantaggio (32-35).

Al rientro dopo la pausa lunga coach Baldiraghi ripropone la coppia di torri Zanella e Bozzetto, costretto a lungo in panchina dai falli commessi sullo sgusciante Lazzaro, e finalmente i centimetri si fanno valere con Crema che grazie ai canestri dei suoi lunghi torna avanti (36-35) dopo solo 2’30”. Poi il palcoscenico veniva lasciato alla guardia Dal Sorbo, micidiale con il suo arresto e tiro dopo penetrazione a centro area, e alla difesa appiccicosa di tutto il quintetto bianco-rosso che riusciva ad impastare i meccanismi offensivi predisposti dai tecnici virtussini limitandone la resa a solo 5 canestri e 1 libero. Nonostante il magro bottino nel terzo parziale i padovani restavano in scia e a 48” Salvato segnava il canestro del -2 (47-45), poi però ai personali di Dal Sorbo e alla sospensione di Cissè rispondeva solo 1 libero di Busca, e così la squadra di casa iniziava l’ultimo quarto avanti di 5 (51-46).

All’ultima ripartenza Crema non sbanda e alla metà del tempo c’è una bomba di Montanari che allunga il margine fino agli 11 punti (63-52) che sembrano chiudere la contesa.

La Broetto è venuta in Lombardia con l’idea di fare il colpaccio e non si arrende, spinta da un Lazzaro che sotto canestro sembra danzare, spinge l’ultimo colpo di reni e a 1’56” è il solito Marcone a riportarla a contatto (64-62). Nell’azione successiva Zanella sbaglia la conclusione ma recupera il rimbalzo e sempre Lazzaro è costretto al fallo. Il pivot di casa sbaglia entrambi i personali così la Broetto costruisce l’azione che potrebbe chiudere la rincorsa, ma purtroppo la bomba di Schiavon viene sputata dal ferro, e nel rovesciamento di campo Liberati dalla linea dei 6.25 non perdona (67-62 a 36”). E’ il tiro che chiude la partita, infatti nonostante a 28” Tuci segni il 67-64, nell’azione successiva passano 16” prima che Schiavon riesca a fermare il cronometro con un fallo su Del Sorbo che infila il primo dei personali, portando a 4 punti il vantaggio dei suoi e togliendo ai virtussini la possibilità di un ultimo tiro vincente. Alla fine ci pensa comunque Zanella arpionando il rimbalzo sull’errore successivo del compagno, a spegne le speranze di una Broetto a cui anche questa volta è mancato pochissimo per compiere un impresa.

Nonostante l’amaro della sconfitta la bella prestazione dei virtussini lascia guardare con fiducia alle prossime quattro gare che avranno un peso fondamentale sull’esito di questa stagione. Domenica si torna a Rubano per affrontare Varese in un vero e proprio spareggio, poi seguiranno la trasferta a Mortara, quindi ancora a Rubano la partita con la Sangiorgese, che ha annunciato un nuovo tesseramento, e infine la trasferta a Moncalieri che chiuderà la serie degli scontri diretti. Da domani si apre il mercato, molte squadre cercheranno di cambiare fisionomia, avremo modo di seguire con particolare attenzione come si muoveranno le nostre avversarie dirette.