A2 Femm. La Magika gioca una gara strepitosa, ma non basta. Broni in A1


La Magika gioca una gara strepitosa, ma non basta. Broni in A1

La Magika comanda la partita per 39’ e 53”, poi una tripla di tabella manda la gara all’overtime, dove Broni ha la meglio.

Alla fine, è finita così. Broni ha festeggiato la promozione in A1, vincendo in rimonta anche gara 2 al PalaFerrari, mentre la Magika… la Magika ha avuto solo applausi, da parte di tutti.
Applausi per una stagione finita in crescendo, con le maghette e Castel San Pietro Terme ad inseguire un sogno, perché, come ha scritto una tifosa, “se la Magika è uno spettacolo da sogno, noi stasera abbiamo sognato.”

Tutte le tifose e i tifosi della Magika hanno sognato alla tripla con fallo subito di Santucci, il cui scatto con lei per terra esultante rappresenta in un certo senso la gara e la stagione della Magika; hanno sognato per le invenzioni di Ana Suárez, a tratti assolutamente incontenibile e trascinante; così come hanno sognato ad ogni rimbalzo catturato dalle maghette, ogni pallone rubato ed ogni corsa in contropiede o ancora alla tripla di Pieropan…
Serviva una partita fuori dalla norma per cercare di battere Broni, aveva detto Coach Seletti nei giorni precedenti. La Magika quella gara l’ha giocata, restando davanti nel punteggio per 39 minuti e 53 secondi. Quasi 40’, mancava un nonnulla, prima di subire una tripla di tabella che ha mandato le squadre al supplementare. Broni, squadra fortissima e non a caso imbattuta in tutto il campionato, ha fatto prevalere la maggiore esperienza, unita ad un maggiore cinismo. Nel supplementare la partita ha cambiato direzione e il finale ha sancito la promozione della squadra lombarda in A1.
I complimenti a Broni sono doverosi, per la promozione in A1 e per l’intera stagione che hanno disputato. Ma, dire che la Magika avrebbe meritato gara 3 non è affatto esagerato, anzi; aver ricevuto complimenti anche da tifosi bronesi testimonia ciò, e andare alla “bella” dopo una partita del genere, meravigliosa, sarebbe stato giusto. Tutta la Magika è riuscita a credere in un sogno, gettando il cuore oltre all’ostacolo e mostrando qualità rare. L’applauso finale del pubblico che, nonostante la sconfitta già decretata mentre scorrevano gli ultimi secondi, continuava ad incitare le maghette è stato commovente ed emozionante, come la prova che le maghette hanno giocato.

LA PARTITA
La Magika parte con un 8-0, stordente. Broni viene più che doppiata nel corso del primo periodo della Magika, che va anche sul 20-9, prima di chiudere avanti 24-13. La coppia Santucci-Suárez è dominante. Broni inizia a prendere qualche contromisura, allungando la difesa, mettendo Pavia faccia a faccia su Ana, incollata a lei e riuscendo ad accorciare. La Magika inizia ad aver problemi di falli nel terzo quarto, con Brunetti a quota 4 quando alla fine mancano ancora quasi 17’. Le maghette allungano e Broni riaccorcia. Un andamento simile a quello del quarto periodo, quando Broni va subito a -3. Riusciamo ancora a tenere il vantaggio, che oscilla tra i 6 e i 2 punti (minimo scarto). Suárez ridà 4 punti di vantaggio alle sue, che poi si riducono a 3 con un libero di Zampieri. La Magika è vicinissima al pass per gara 3, ma il sogno viene interrotto da un tiro da tre segnato con l’aiuto del tabellone da Alice Richter a 7 secondi dalla fine: 64 pari. Overtime.
Il primo vantaggio bronese dall’inizio della gara arriva col supplementare, mentre la Magika poco dopo perde Franceschelli per il 5° fallo. A poco più di 2’ dal termine la sfida è ancora punto a punto con la tripla di Suárez che segna il -1 Magika. E’ l’ultima risposta però: Broni non sbaglia mai dalla lunetta e allunga fino al 69-78 conclusivo. Gli ultimi 26” non si giocano nemmeno, in campo ci sono solo applausi, per tutte.

Magika Castel San Pietro-PF93 Broni 69-78

241337315348

2413131816171630

dts