Serie D – Commento alla partita

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“Improvvisare, adattarsi, raggiungere lo scopo” diceva Gunny Highway ed è questo il motto ideale di una Abf modello Araba fenice che espugna con pieno merito e mai in affanno il campo dell’imbattuta International Imola di Fabio Spagnoli. Toglietele chiunque, fatele male; infortuni, morose, “Chi l’ha visto”, mestrui e affini ma, sempre e comunque, si adatterà, improvviserà e, fino alla fine, cercherà sempre di raggiungere lo scopo. I blues si appoggiano completamente al top player di turno che, questa sera è Lorenzo “lollo” Servadei (30 punti 12/19 al tiro 16 rimbalzi e 41 di valutazione). Non c’è nulla da fare, è naturale che incontrando Fabio Spagnoli il rispetto sia totale, quasi reverente, per una delle leggende del basket Artusiano ma, per una sera, l’allievo ha superato il maestro dimostrando sul campo il proprio valore. L’Abf sopperisce in maniera perfetta alla mancanza di “tutti” i centri (Vandelli, Penja Meija, Arfelli) con grande difesa abnegazione e con un cuore che fa provincia. La gara non è quasi mai stata in discussione con l’Abf sempre a condurre sin dai primi secondi e con Imola mai a dare l’impressione di trovare il bandolo. Gargioni si dimostra nel primo quarto cavallo di razza con 8 punti ma i tre tenori “ Servadei – Balistreri – Manucci” le cantano e le suonano per gli ospiti 14/22 al primo stop. Nel secondo quarto Forlimpopoli prova il primo allungo con Balistreri che fissa il primo massimo vantaggio sul 30/40. Il the si serve, però con Imola ancora in scia 34/40. Bindi mischia le carte al rientro in campo mettendosi a zona e inceppa gli ingranaggi di Bondi con un parziale di 10/2 a cavallo dei due parziali e rimette in discussione il risultato 40/42. Ma è un fuoco di paglia. A turno tutti gli uomini Abf trovano la via del canestro senza lasciare punti di riferimento agli smarriti padroni di casa. 34/40 all’ultimo stop. L’ultimo quarto non ha storia. Trascinati da Calboli e con “Muscio Scevola” Rossi Forlimpopoli tocca il massimo vantaggio 58/73.
Risso saluta con la bomba dell’arrivederci. La partita è in ghiaccio.