C Silver – Derby ancora amaro per la Diamond, sconfitta in casa dal Vieste

Dopo la sconfitta di Cerignola, la Diamond fa il “bis” perdendo il derby con il Vieste (79-88) ed anche l’imbattibilità casalinga. Il secondo stop di fila costa alla compagine del capoluogo la seconda posizione in classifica, ora ad appannaggio dei garganici. E anche stavolta, come nella gara precedente, c’è il rammarico per non essere riusciti a gestire la gara nel modo migliore. Non si può regalare un intero primo tempo e venti punti di scarto ad un’avversaria forte già di suo. Come a Cerignola, la Diamond è scesa “mentalmente” sul parquet solo a partire dall’inizio del secondo tempo. Da lì ha cominciato una incredibile rimonta che, sotto la spinta del caloroso pubblico, ha consentito di agguantare prima e superare poi il Vieste. Ma, nell’ultimo 1’30”, come a Cerignola, si è sciolta come neve al sole. Nonostante i 31 punti di Brantley (top score del match). Ma andiamo con ordine. Gli ospiti, sostenuti da un centinaio di tifosi, sono scesi in campo concentrati e determinati a far bene. Due break del Vieste (0-6 e 0-11), intervallati da quello dei padroni di casa (7-0) hanno in pratica deciso il punteggio del primo parziale (11-22). Nei primi 10’ gli ospiti hanno evidenziato precisione al tiro, agevolati da una difesa a maglie molto larghe e netto predominio sotto i tabelloni. Mentre la spaesata Diamond sciupava azioni su azioni mostrando enormi difficoltà sia nel far girar palla sia nel cercare il canestro. In sostanza negli ultimi 3’30 la Diamond restava inchiodata a quota 11 mentre Vieste, grazie ai suoi cecchini, volava indisturbato, doppiando gli avversari. Anche il secondo parziale diventava ben presto un incubo per la Diamond. Nonostante Brantley cominciasse a scaldare la “mano”, Vieste infilava 3 triple consecutive e altrettante conclusioni dalla media distanza che allontanavano il Foggia fino a -21 (20-41 a -2’05). Sul Pala Russo scendeva il gelo sia perché la compagine garganica non mollava di un centimetro, sia perché non s’intravedeva una possibilità di un pronto riscatto. Negli spogliatoi coach Vigilante avrà sicuramente strigliato i suoi ragazzi, apparsi poco reattivi e lontani parenti di quelli ammirati in altre circostanze. Probabilmente la scossa è servita ma, alla ripresa delle ostilità, la Diamond ha potuto contare sull’apporto di Vigilante. L’ingresso di Luca ha certamente contribuito a rendere più compatta la squadra e a adottare una difesa più stringente ed aggressiva. Nonostante la prestazione fosse migliorata, il divario non diminuiva. Vieste riusciva a rispondere colpo su colpo. E solo nella parte finale del terzo periodo, con un perentorio 14-4 il Foggia riusciva a dimezzare lo svantaggio accumulato nelle precedenti frazioni (55-66). Gli ultimi tre punti, dalla lunetta, li realizzava Brantley a tempo praticamente scaduto. Nell’ultimo decisivo quarto il tiro libero di Williams era l’unico punto messo a segno in 4’. Dall’altra parte la Diamond si scatenava e, con 10 p., si portava immediatamente a ridosso degli avversari (66-67). Il Pala Russo si infiammava e Vieste trovava le energie per riportarsi ancora avanti (68-74 a -3’52”). Poi l’8-0 della Diamond, per un attimo, illudeva il folto pubblico (76-74 – 3’42”). La consueta rimonta stava per materializzarsi, pur in una giornata particolarmente non felice. Fratini e Dell’Aquila mostravano freddezza dalla lunetta (78-76) e Vigilante prima e Dell’Aquila poi, non erano fortunati nella conclusione dalla linea dei 6,75. Sull’altra sponda, invece, Ucci piazzava la “bomba” decisiva che metteva al tappeto la Diamond (79-84) e poi, con i tiri liberi, ci pensavano Dragna e Neal ad incrementare il punteggio a proprio favore (79-88). La delusione in casa Diamond si tagliava a fette e, probabilmente, la sosta di domenica giunge nel momento più opportuno. Dopo due sconfitte di fila e prima di un’altra gara “tosta”: il terzo derby consecutivo, a Manfredonia.