3° Trofeo Madonna del Ponte

dal 12 settembre 2025 al 14 settembre 2025 @Porretta Terme e Lizzano in Belvedere + sito internet + facebook

L'emilia-romagna si aggiudica l'edizione 2025 superando la Lombardia, Lazio terzo. Il recap

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L’Emilia-Romagna vince il “3° Trofeo Madonna del Ponte – Memorial Nesti”, manifestazione per selezioni regionali maschili Under 15, che si è svolta, dal 12 al 14 settembre, nei comuni di Alto Reno Terme e Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna. La selezione del 2011, quindi, si ripete dopo il successo, lo scorso gennaio, al “Fabbri”, dimostrando la qualità del gruppo. Doveroso un ringraziamento a BCC Felsinea e Palmieri Group, partner determinanti per l’ottima riuscita del torneo.

PRIMA GIORNATA – Venerdì 12 Settembre

EMILIA ROMAGNAFRIULI VENEZIA GIULIA 100 – 56 (19-14; 46-31; 76-38)
EMILIA-ROMAGNA: Manzo (Assigeco) 7, Lodini (Virtus) 2, Cerminara (One Team) 8, Giudici (Reggiana) 4, Zangrandi (Reggiana) 4, Bianco (One Team) 8, Govoni (Virtus) 21, Haka (Benedetto 1964) 6, Baldaccini (Virtus) 15, Mambriani (Reggiana) 14, Padrini (Bakery) 2, Ogie (Reggiana) 9. All. Mondini.
FRIULI VENEZIA GIULIA: Burni 2, Crini 5, Jogan 10, Mastromarino 9, Degano 4, Ban 2, Feruglio, Ahi, Skaljac 13, Braini 2, Ceppi 4, Agosto 5. All. Crosetta.

Tutto come da copione, ma l’accesso alla semifinale non è stato così semplice come qualcuno avrebbe potuto pensare alla vigilia (al “Fabbri”, i nostri ragazzi avevano vinto con oltre quaranta punti di scarto). Il Friuli Venezia Giulia, che ha perso la sua stella Agnolin che si è trasferito in Piemonte, a Tortona, ha impegnato i biancorossi per circa quindici minuti, trascinato dalla guardia Skaljac. Poi, sono emerse le maggiori qualità tecniche e fisiche dell’Emilia-Romagna, che ha chiuso ogni discorso nella terza frazione.
La cronaca: 8-0 in poco più di cento secondi con già due giochi da 3 punti per i ragazzi in maglia rossa. Poi, la luce si spegneva improvvisamente e gli ospiti si portavano meritatamente a contatto (11-8 al 6’). Per quasi dieci minuti, con le due selezioni che ruotavano tutti gli effettivi, il match proseguiva sostanzialmente in equilibrio (17-11, 25-20); poi, dopo un time out chiamato da coach Mondini, ecco che la squadra di casa ritrovava equilibri, canestri e difesa. Immediato parziale di 7 a 0, allungo fino al 43- 25 e punteggio che all’intervallo era di 46-31. La contesa si chiudeva nei primi sei minuti del terzo periodo: break di 20-0 con un Baldaccini scatenato e semifinale in cassaforte. Da quel momento era un lunghissimo garbage time, con l’Emilia-Romagna che raggiungeva il massimo vantaggio sul 94-49 al 37’ con Govoni che, grazie ai 12 punti nel quarto, chiudeva da top scorer (21).

LOMBARDIAMARCHE 96 – 54 (24-12: 41-26; 73-34)
LOMBARDIA: Sulla 4, Perlo 18, Ciocchetti 5, Coti Zelati 5, Guidi 2, Balzarotti 19, Fantino 3, Badà 13, Smith 6, Coulibaly 7, Carbognin 12, Buzzetti 2. All. Semoventa.
MARCHE: Christopoulos 4, Giaccaglia 5, Cornis 13, Stroppa 9, Mentonelli 4, Mazzarini, Romagnoli 4, D’Astore 4, Moscatelli 2, Iaselli 7, Belligotti 1, Cardinali 1. All. Pentucci.

Decisamente buona la prima per la Lombardia. La formazione di coach Semoventa ha, infatti, travolto le Marche con un perentorio 96-54, maturato al termine di un match a senso unico. A guidare al successo la formazione lombarda ci hanno pensato una difesa che ha fatto valere tutta la sua maggior fisicità eD un attacco che ha permesso a tutti i ragazzi a referto di segnare almeno un punto, portando ben quattro giocatori in doppia cifra (top scorer Balzarotti con 18 punti). La Lombardia ha alzato i giri del motore già a metà del primo quarto, toccando la doppia cifra di vantaggio sul 20-10 e chiudendo la frazione avanti 24-12. Pur nella difficoltà, le Marche hanno provato a non alzare anzitempo bandiera bianca, aggrappandosi alla verve degli esterni e della difesa (33-24). In chiusura di tempo è, però, arrivata una nuova accelerata della Lombardia, rientrata negli spogliatoi avanti 41-26. La vera e propria spallata decisiva è quindi arrivata nella terza frazione, quando Perlo e compagni hanno messo a segno un 17-0 mortifero che li ha proiettati a +30, spegnendo, di fatto con largo anticipo, tutte le speranze della selezione marchigiana, scivolata poi anche a -45 nel corso dell’ultima frazione.

PUGLIALAZIO 55 – 63 (8-8; 20-28; 36-48)
PUGLIA: Annese, Barisciano 5, Brigida 7, Colella 3, Grassi 6, Leporale 7, Vignone, Cirulli 3, Giuri 4, Di Girolamo 7, Rochira 6, Specchia 7. All. Petraccai.
LAZIO: Galigani 2, Luchenti 26, Lovato, Paradiso 2, Canciello 8, Lamattina, Maiorano 1, Denni 1, Camerota 10, Di Sora, Tontini 5, Tulini 8. All. Montesi.

Sarà il Lazio a sfidare l’Emilia-Romagna nella semifinale che si disputerà domani (sabato) a Porretta Terme. Vittoria meritata per i biancoazzurri che hanno evidenziato il talento in campo aperto della guardia Luchenti, top scorer con 26 punti. Applausi anche per la Puglia che non si è mai arresa, lottando fino all’ultima azione. Le due squadre partivano molto contratte, con tantissimi errori e prima frazione che si chiudeva sull’8-8. Nel secondo quarto, la Puglia faticava ad attaccare la difesa biancazzurra sempre molto flottata dentro l’area. Il Lazio, ogni volta che aveva la possibilità, cercava facili conclusioni in campo aperto, soprattutto con Luchenti e Canciello. Logico, quindi, il 20- 28 del 20’. Il livello tecnico saliva dopo la pausa, con Luchenti che faceva la differenza trascinando i suoi compagni sul 27-42 al 26’. La Puglia, nonostante lo sbandamento, reagiva e rientrava in partita al 34’ (44-53). Lo scarto rimaneva sempre a cavallo della doppia cifra, con la formazione di Petraccai che provava l’ultimo sforzo nelle curve conclusive, ma si doveva accontentare, al massimo, di un -8 (55-63 a pochi secondi dal gong).

VENETOTOSCANA 67 – 63 (15-15; 30-28; 49-47)
VENETO: Lemos De Conceicao 12 Apostoli 2, Mayfield 16, Chinello, Gottardi 5, Magagnotti 7, Gaspardi 9, Cappozzo 4, Garbin, Costantini, Velez 7, Chimetto 6. All. Punter
TOSCANA: Gostinelli 9, Betti 5, Angella 7, Focardi 4, Consigli 4, Pruneti 8, Santucci 11, Prestigi 6, Pirrone 9, Cecconi 2, Balestri, Nesi. All. Lanza.

Il Veneto soffre, ma vince, superando per 67-63 la Toscana al termine di un match combattutissimo e deciso solo nel finale dalle giocate di Demario Aquan Mayfield, miglior realizzatore del match con un bottino personale di 16 punti.
Dopo un primo tempo giocato ad altissima intensità, ma anche costellato di errori e palle perse su entrambi i fronti (30-30 al 20’), la gara è salita di colpi con la Toscana che, spinta dalle triple di Gostinelli, ha coronato un lungo inseguimento mettendo la testa avanti sul 39-41. Un sorpasso estemporaneo perché il Veneto, con un 9-0 di controbreak ,ha ripreso la testa del match e l’ha tenuta fino a poco dopo la metà della quarta frazione, quando la Toscana ha di nuovo sgasato prendendosi addirittura cinque lunghezze di vantaggio, a meno di cinque minuti dalla sirena finale (56-61). Nel momento di massima difficoltà per i veneti, ci hanno pensato Mayfield e Lemos de Conceicao a togliere le castagne dal fuoco e a suggellare i canestri valsi il successo in volata.

SECONDA GIORNATA – Sabato 13 Settembre

Prima Semifinale 1°/4° posto
EMILIA ROMAGNALAZIO 99 – 70 (22-16; 42-38; 66-57)
Emilia-Romagna: Manzo (Assigeco) 14, Lodini (Virtus) 3, Cerminara (One Team) 6, Giudici (Reggiana) 2, Zangrandi (Reggiana) 3, Bianco (One Team) 6, Govoni (Virtus) 24, Haka (Benedetto 1964) 1, Baldaccini (Virtus) 10, Mambriani (Reggiana) 11, Padrini (Bakery) 2, Ogie (Reggiana) 17. All. Mondini.
Lazio: Galigani 2, Luchenti 20, Lovato 1, Paradiso 10, Canciello 6, Lamattina 4, Maiorano 7, Denni 2, Camerota 4, Di Sora 2, Tontini 12, Tulini. All. Fanciullo.

L’Emilia-Romagna conferma il pronostico e conquista la finale dove affronterà, come al “Fabbri”, la Lombardia. Ma non fatevi ingannare dal punteggio finale o dal fatto che i ragazzi di coach Mondini siano praticamente sempre stati avanti nel punteggio. Per tre quarti è stata partita vera, con una squadra che provava ad allungare e l’altra che ribatteva colpo su colpo. Il crollo del Lazio è arrivato soltanto nell’ultimo periodo, con i padroni di casa che hanno accelerato (su tutti, il solito Govoni, ben supportato dal pivot Ogie) con un parziale stordente di 26-3 (da 66-57 a 92-60).
La semifinale era iniziata all’insegna del massimo equilibrio (8-7 al 4’), poi, grazie alla coppia Govoni-Baldaccini, i biancorossi provavano ad allungare (18-10 all’8’), ma Paradiso manteneva i suoi a contatto. Nel secondo periodo l’Emilia-Romagna sembrava mantenere il controllo della partita (28-20, 36-27), ma Luchenti (15 punti all’intervallo) era un enigma per la difesa di casa ed il Lazio tornava a ruota (36-34 al 18’ e 42-38 al 20’). L’elastico proseguiva anche nei secondi venti minuti, con i padroni di casa che raggiungevano la doppia cifra di vantaggio soltanto all’inizio dell’ultimo quarto (68-57 al 32’). L’onda lunga proseguiva nei successivi cinque minuti, con la forbice che si allargava azione dopo azione: 77-57 al 34’ e poi il massimo vantaggio al 37’ (92-60), con gli ospiti incapaci di reagire.

Seconda Semifinale 1°/4° posto
LOMBARDIAVENETO 102 – 78 (25-17; 57-35; 78-57)
LOMBARDIA: Sulla 6, Perlo 14, Ciocchetti 15, Coti Zelati 4, Guidi 8, Balzarotti 11, Fantino 2, Badà 7, Smith 9, Coulibaly 3, Carbognin 8, Buzzetti 15. All. Semoventa
VENETO: Lemos De Conceicao 11, Apostoli 8, Mayfield 8, Chinello 2, Gottardi 12, Magagnotti 13, Gaspardi 6, Cappozzo 1, Garbin 1, Costantini 2, Velez 12, Chimetto 2. All. Punter.

Prova di forza della Lombardia che si prende il pass per la finale, dove sfiderà l’Emilia-Romagna, travolgendo il Veneto 102-78. Una vittoria arrivata al termine di un match a senso unico: i lombardi hanno infatti schiacciato subito sul pedale dell’acceleratore, partendo con un parziale 15-1. È arrivato dopo quasi quattro minuti il primo canestro dal campo del Veneto che ha, poi, provato a rialzare la testa rientrando a -5 e chiudendo il quarto d’apertura con otto lunghezze di ritardo. I lombardi, trascinati da Balzarotti – primo giocatore in doppia cifra della gara – hanno però ben presto rialzato la testa e nel secondo quarto hanno piazzato un parziale mortifero di 32-18, rientrando in spogliatoio sul +22. Ad inizio della terza frazione è quindi arrivata un’ulteriore spallata, un 14-3 di parziale valso il massimo vantaggio del match sul +33 (71-38). Un vero e proprio Everest da scalare per il Veneto che, pur cercando generosamente di non alzare bandiera bianca, non è più riuscito a riaprire i giochi.

Prima Semifinale 5°/8° posto
FRIULI VENEZIA GIULIAPUGLIA 65 – 72 (19-11; 35-30; 47-43)
FRIULI VENEZIA GIULIA: Burni, Crini 5, Jogan 9, Mastromarino 2, Degano 2, Ban, Feruglio 6, Ahi, Skaljac 16, Braini 12, Ceppi 9, Agosto 4. All. Crosetta.
PUGLIA: Annese 1, Barisciano 1, Brigida 2, Colella 2, Grassi 11, Leporale 9, Vignone, Cirulli 8, Giuri 1, Di Girolamo 32, Rochira 3, Specchia 2. All. Petraccai.

La Puglia, grazie ad una bellissima rimonta, ha sconfitto il Friuli Venezia Giulia e disputerà domani (domenica) la finale 5°-6°. Strepitosa la prestazione della guardia Di Girolamo che ha chiuso la sfida con 32 punti, realizzando tutti i tiri liberi quando la palla scottava.
Nelle prime curve, il Friuli si faceva preferire, ma Di Girolamo riusciva a tenere i suoi in scia. Nel finale del quarto, però, i “gialli” tentavano l’allungo salendo a +8 (19-11 al 10’). Nella seconda frazione, FVG in controllo fino al 22-15, poi, sempre ispirata da Di Girolamo (13 punti all’intervallo), la Puglia piazzava un break di 0-11 e saliva +4 (22-26 al 17’).
Non c’era il tempo di respirare che già c’era un altro parziale, questa volta a favore della formazione di coach Crosetta e squadre che andavano al riposo sul 35-30 (bene il solito Skaljac). Ripresa e Friuli costantemente in vantaggio, anche se non riusciva mai a dare la spallata decisiva (37-30, 41- 37 e 47-43 al 30’). Ultimo periodo e Di Girolamo, ben supportato da
Grassi, ritornava a fare la differenza, trascinando la Puglia alla parità a quota 53. Iniziava una lunghissima volata, ma, sul 60-61, i “blu” erano più lucidi, Di Girolamo era una sentenza dalla lunetta e sul 60-68, a 60” dalla fine, la gara poteva considerarsi chiusa.

Seconda Semifinale 5°/8° posto
MARCHETOSCANA 68 – 66 (18-8; 41-25; 55-45)
MARCHE: Christopoulos, Giaccaglia 2, Cornis 17, Stroppa 13, Mentonelli 4, Mazzarini, Romagnoli 4, D’Astore 9, Moscatelli 7, Iaselli 2, Beligotti 2, Cardinali 8. All. Pentucci.
TOSCANA: Gostinelli 10, Betti 2, Angella 3, Focardi 14, Consigli 4, Pruneti, Santucci 13, Prestigi 4, Pirrone 4, Cecconi 4, Balestri 3, Nesi 5. All. Lanza.

Grazie ad un canestro ad un secondo e sette decimi dalla fine di Michele Cardinali, le Marche piegano 68-66 la Toscana che incassa una beffa clamorosa, dopo essere stata capace di rimontare dal -16 di fine primo tempo. Per i biancorossi, ancora una sconfitta in volata.
Tutto sembrava essersi messo decisamente in discesa per la selezione marchigiana che, sin dal quarto d’apertura, grazie ad una maggior reattività sui palloni vaganti e a un’eccellente conduzione della transizione, ha preso in mano le redini del match chiudendo il quarto con
la doppia cifra di vantaggio. Una forbice del divario che si è addirittura ampliata nel corso della seconda frazione fino alle diciassette lunghezze, diventate 16 al suono della sirena (41-25). Al ritorno sul parquet, però, la Toscana ha cambiato passo partendo dalla difesa e concedendo soltanto 14 punti alle Marche nella terza frazione. Una risalita dal -10 a 10’ dalla
fine che i marchigiani non sono riusciti ad arginare, neppure con la difesa a zona e i canestri di Cornis perché Gostinelli e compagni ci hanno creduto sempre più fino al canestro del pareggio a 13” dalla fine (66-66). Ad un passo dalla beffa, però, Cardinali ha estratto dal cilindro il tap in vincente che ha tolto le castagne dal fuoco.

TERZA GIORNATA – Domenica 14 Settembre

Finale 1°/2° posto
EMILIA ROMAGNALOMBARDIA 99 – 92 (30-20; 60-40; 74-64)
EMILIA-ROMAGNA: Manzo (Assigeco) 11, Lodini (Virtus), Cerminara (One Team) 16, Giudici (Reggiana) 4, Zangrandi (Reggiana), Bianco (One Team) 2, Govoni (Virtus) 25, Haka (Benedetto 1964) 3, Baldaccini (Virtus) 18, Mambriani (Reggiana) 20, Padrini (Bakery), Ogie (Reggiana). All. Mondini.
LOMBARDIA: Sulla 4, Perlo 31, Ciocchetti 2, Coti Zelati, Guidi, Balzarotti 19, Fantino 2, Badà 18, Smith 7, Coulibaly, Carbognin 2, Buzzetti 7. All. Semoventa.

L’Emilia-Romagna si aggiudica la finale al termine di una partita bellissima, grazie anche alla reazione che ha avuto la Lombardia nei secondi venti minuti. Se i due migliori marcatori per i padroni di casa sono stati Govoni e Mambriani, fondamentali nel successo sono stati Cerminara e soprattutto Baldaccini. Per i biancoverdi, invece, prestazione da incorniciare per Perlo (top scorer con 31 punti), ben supportato da Balzarotti e Budà.
Pirotecnici i primi dieci minuti, con la Lombardia che iniziava meglio, ma con i biancorossi che mettevano la freccia grazie prima a Mambriani (9 punti), poi a Govoni (7) e infine a Baldaccini (due triple). Dal 13-13 si passava al 30-20 della prima sirena. Secondo quarto e punteggio che
rimaneva attorno alla doppia cifra, poi Balzaretti trascinava i suoi compagni al -5 (39-34 al 16’), ma l’Emilia-Romagna non si scomponeva e rispondeva con un parziale di 12 a 2 (51-36), andando all’intervallo sul 60-40, con la metà dei punti fatturati da Govoni e Mambriani (16+14). Tutta un’altra musica nella seconda parte della finale: la Lombardia rientrava con “gli occhi della tigre” e pian piano erodeva lo svantaggio, chiudendo la frazione sul -10 (74-64), con Perlo che segnava 15 dei 24 punti dei biancoverdi. Gli ospiti proseguivano nel loro sforzo ed arrivavano a contatto (77-75 al 35’). Nel momento di massima difficoltà, Govoni,
Mambriani, ma soprattutto Baldaccini (3/3 dalla lunetta e tripla del +9), davano il la per l’allungo decisivo (93-82 a -2’28”). I biancoverdi, ovviamente, non si arrendevano (95-89 al 39’), ma era ancora Baldaccini a punire dalla lunga distanza: 98-89 e game over.

Finale 3°-4° posto
LAZIOVENETO 73 – 67 (23-14; 38-31; 54-45)
LAZIO: Galigani 10, Luchenti 12, Lovato, Paradiso 24, Canciello 5, Lamattina 6, Maiorano, Denni 7, Camerota 3, Di Sora 2, Tontini 2, Tulini 2. All. Fanciullo.
Veneto: Lemos De Conceicao 5, Apostoli 4, Chinello, Gottardi 2, Magagnotti 12, Mayfield 18, Gaspardi 4, Cappozzo 6, Garbin, Costantini, Velez 16, Chimetto. All. Punter.

Il Lazio sale sul gradino più basso del podio superando, con merito, il Veneto. I biancoazzurri sono stati in testa dalla palla a due alla sirena, con un’unica parità a quota 42. Palma del migliore in campo alla guardia Paradiso, ben supportato da Galigani. Per gli sconfitti, menzioni per il terzetto Mayfield-Magagnotti-Velez.
Ottima la partenza per il Lazio che, dopo poco più di cento secondi, si portava sul 7-0. Parziale reazione del Veneto (9-5 al 4’), poi nuovo allungo per i ragazzi di coach Fanciullo che salivano sul 21-8 (bene il duo Paradiso Maiorano), andando al primo riposo sul 23-14. Seconda frazione e la formazione guidata da Punter, trascinata dalla coppia Mayfeld-Velez, si riportava a contatto (29-28 al 14’). Il sorpasso, però, non arrivava ed i “bianchi” si riallontanavano realizzando sette punti consecutivi (36-28 al 18’). Ripresa e la coppia Mayfield-Velez firmava la prima parità a quota 42. Dopo qualche minuto in equilibrio (47-45 al 28’), le triple di Paradiso e Luchenti permettevano al Lazio di chiudere il periodo sul +9 (54-45). Il Veneto tornava a due possessi di distanza (60-54, 54-58), ma Paradiso infilava la “bomba spaccagambe” (68-58 al 36’) e game over.

Finale 5°-6° posto
PUGLIAMARCHE 62 – 71 (20-19; 35-37; 46-51)
PUGLIA: Annese 2, Barisciano 8, Brigida, Colella, Grassi 15, Leporale 9, Vignone 4, Cirulli 9, Giuri, Di Girolamo 12, Rochira 3, Specchia. All. Petraccai.
MARCHE: Christopoulos, Giaccaglia, Cornis 19, Stroppa 17, Mentonelli 2, Mazzarini 2, Romagnoli 2, D’Astore 12, Moscatelli 4, Iaselli 4, Beligotti 2, Cardinali 7. All. Pentucci.

Le Marche conquistano meritatamente il quinto posto al termine di una contesa quasi sempre condotta, ma in bilico fino alle ultimissime battute. In evidenza il solito Cernis, ben supportato dalla fisica ala Stroppa.
Avvio shock, forse anche legato all’orario della palla a due (10.00) e Marche che volava sullo 0-9. Pian piano la Puglia si svegliava e negli ultimi centoventi secondi della frazione piazzava un parziale di 11 a 0 che valeva il sorpasso sulla sirena (20-19, tripla di un tarantolato Grassi). Secondo periodo e nuovamente i “blu” scattavano meglio dai blocchi (23-26 al 12’ con 9 punti per Stroppa), ma l’attacco della formazione guidata da Pentucci si bloccava e la partita proseguiva sul piano del massimo equilibrio fino all’intervallo (35-37). Minimi vantaggi anche nella ripresa, con l’inerzia che sembrava nuovamente passare nelle mani dei “bianchi”
(44-39 al 26’). Il play Cernis (9 punti nel quarto), però, non era d’accordo, break di 0-10 e squadre che chiudevano il tempo sul 46-51. Ultimi dieci minuti e le Marche provavano ad allungare (51-59 al 35’), ma la Puglia reagiva con cinque punti consecutivi. La differenza, nelle battute conclusive, la faceva il lungo Cardinali con due rimbalzi offensivi,
trasformati in quattro punti, che riportavano le Marche a tre possessi pieni di vantaggio (58-67 al 38’).

Finale 7°-8° posto
FRIULI VENEZIA GIULIATOSCANA 67 – 77 (19-18; 35-41; 46-57)
FRIULI VENEZIA GIULIA: Burni, Crini, Jogan 14, Mastromarino 9, Degano, Ban 4, Feruglio, Ahi, Skaljac 7, Braini 25, Ceppi 6, Agosto 1. All. Crosetta.
TOSCANA: Gostinelli 24, Betti, Angella 4, Focardi 14, Consigli, Pruneti 6, Santucci 13, Prestigi 2, Pirrone 10, Cecconi 4, Balestri, Nesi. All. Lanza.

La Toscana piega il Friuli-Venezia Giulia al termine di un match molto emozionante e si aggiudica la settima piazza finale. La prima vera accelerata del match è arrivata nella metà conclusiva del terzo quarto, quando – grazie alla spinta della transizione e ai canestri di Santucci Gostinelli e Focardi – la selezione toscana ha allungato persino sul +17 (40-57). Pur nella difficoltà, però, il Friuli-Venezia Giulia è riuscito a limitare i danni chiudendo la frazione a -11. Preludio al ruggito d’orgoglio arrivato ad inizio ultimo quarto, quando Braini e compagni hanno piazzato un 12-0 che ha azzerato il gap ed è valso addirittura il sorpasso. Lo sforzo profuso per rientrare, alla lunga, è stato però pagato a caro prezzo dai ragazzi di coach Crosetta: quando infatti la Toscana ha ritrovato misure e giusti ritmi in contropiede, sospinta da un indemoniato Gostinelli, è riuscita ad allungare definitivamente le mani sul settimo posto.

Simone Motola – Ufficio Stampa FIP Emilia-Romagna