Serie B Tiri liberi fatali, Bergamo cede nel finale nella bagarre ragusana


Tiri liberi fatali, Bergamo cede nel finale nella bagarre ragusana

Una gara di emozioni al cardiopalmo, zeppa di controbreak con Genovese sugli scudi dopo un primo tempo a trazione Isotta, decisa dalla differente precisione dei rigoristi sui due fronti. Nove personali sbagliati, di cui ben sei dell’innesto-top di gennaio Dario Masciarelli e una buona metà nel finale serratissimo, nello scontro diretto di Ragusa fanno tutta la differenza del mondo per la Bergamo Basket 2014. Adesso comunque condannata a vincerle tutte, a meno 5 dalla fine della regular season, ma la distanza dal dodicesimo posto e dal terzetto da inseguire, tra cui la Virtus stessa, s‘è dilatato a 8 lunghezze coi contestuali bottini pieni di Crema e Monfalcone. Ora, sotto col venerdì prepasquale ricevendo all’Italcemente la Viola Reggio Calabria penultima .

L’asse Simoncelli-Cagliani-Cane apre le danze per il poker subitaneo a favore, inframezzato dal personale del lungo locale Cassar. Ianelli firma il pari (2’) dalla lunga. Il botta e risposta Isotta-Gaetano tiene la sfida entro i binari del punto a punto, fino al nuovo vantaggio sempre da dove vale dispari del play veronese (9-6, 4’), imitato dalla guardia elvetica a metà del cronometro della prima frazioncina (12-8). Il successivo più 6 di Genovese dall’area viene rintuzzato dai due esterni locali, ma la schiacciata del compagno nello spot di 2 e il medesimo la rimettono avanti sul 18-14 a un tris dal primo cambio d’orologio prima del doppio sussulto del centro di riserva Calvi.
Il piccolo di Ghirelli continua la serie, aiutato a fine quarto dalla new entry sotto Caridi che tramuta in oro l’assist di Masciarelli. Nel periodo della sirena corta Manenti ha la mano freddina, non così Epifani che da manico riduce le distanze dalla lunetta. Ed è così che a 7’ dall’intervallo due lampi di Gaetano ribaltano lo score (24-22) senza che l’ala-post di Bocchino converta il gioco da 3 per il contatto di Cane, mentre il recupero del miglior giallonero sul parquet in doppia cifra precoce, di lì a poco autore del sorpassino dalla carità immediatamente replicato dal nuovo protagonista ibleo che stavolta piazza pure l’aggiuntivo, agevola il 24-24 di Roveda, chiamato a dare respiro al play titolare. Genovese (28-27) piazza un’altra mattonella delle sue (5’06”), ma Sorrentino e Calvi da oltre l’arco firmano il mini-break avversario (+4). Quest’ultimo continua ad ammonticchiare bottini in tutti modi per respingere un altro assalto triplo dell’ala trapanese targata BB14, finché anche Manenti non indovina la berta (34-34) a un tris dalla sirena corta. A un bis, Cagliani si schioda anche nei personali, complice il disattento “Ugo Simon” Ugochukwu.

Purtroppo il primo timeout ragusano sforna il parzialino da poker by Ugo Simon-Sorrentino col libero di Cagliani a riavvicinare gli orobici dopo la sospensione ghirelliana. Sorrentino va di artiglieria pesante allo start del terzo periodo acciuffando la decina personale. Cane ne fa 2+1, il fade-away genovesiano vale il 43-43 (1’43”) anche se Chessari sfrutta con 7 punti i tre possessi seguenti per il massimo vantaggio ragusano sul 50-43 (3’). La BB14 si disunisce giusto un attimo tra passaggi-missile (Simoncelli) e tiri pesanti frontali sul ferro (Isotta). Cagliani fotocopia il pari ruolo nemico dall’angolo sinistro a metà tempo, seguito da Genovese (52-49) 30” secondi più tardi e da Masciarelli che finalmente si schioda per cancellare la virgola. Al rientro dalla sospensione Cane fallisce praticamente il rigor appoggiato alla tabella su iniziativa del pescarese, aggiungendoci lo 0/2 nei liberi. Lo stesso Airone ha il braccino dall’1 sprecando pure il tecnico al protestatario Ianelli. A 2’ dall’ultima decade è vantaggio di cortissimo muso, ma arriva la transizione conclusa al cristallo dal play locale che si fa così perdonare lo scatto. La sagra degli errori, però, è su ambo i fronti. Se Epifani firma il 56-53 subendo fallo, Genovese si aiuta col secondo ferro in allontanamento e Festinese manda Simoncelli ai 2 senza opposizione dell’ennesimo controsorpasso. Ugo Simon da 9 metri chiude il quarto sulla sirena dei 24 secondi (scostata di 3 da quella “vera”). Masciarelli schiaccia in traffico il nuovo pareggio a quota 59, Manenti la mette a rimorchio di Roveda, Genovese da 3 e il floater di Manenti chiudono il parziale da nona sinfonia (66-59, 2’46”). Una sfida da tenda a ossigeno. Chessari sfrutta le indicazioni del suo coach insaccando il colpo da mortaio a 6’20” dal gong, Sorrentino sempre dal divano fa 65-66 a metà del guado, Ianelli borseggia Simoncelli per il corri e penetra, il paniere respinge Masciarelli e Gaetano chiude il 10-0 virtussino (69-66, 6’). Diventa un 11 dalla lunetta e il frastornato Manenti riesce a sbagliare l’impossibile. Il tecnico a Sorrentino precede il bonus siciliano con Simoncelli freddissimo nei personali (70-69, 8’) e nel riportarla sopra con la mano debole a 1’20” dai titoli di coda. Il problema è che ce li mette anche Simon da fuori (73-71, 9’; 76-72, 9’26”), mentre Masciarelli è efficace a metà a dispetto del fallo subito, anche sulla successiva inchiodata a 25 secondi da giocare. Chessari la offre a Gaetano su un piattino e adesso si fa veramente dura.

IL PENSIERO DI COACH GHIRELLI DOPO RAGUSA: “OBIETTIVO ORMAI FUORI PORTATA, MA IO FUTURO È GIÀ IN CASA

“Dispiace, ma ormai è andata. Manca solo la matematica per dire che i playoff non sono più un obiettivo raggiungibile. Ma a Ragusa siamo stati una squadra, nonostante l’ennesima settimana piena di problemi”. Gabriele Ghirelli vede allontanarsi il miraggio del dodicesimo posto e non può certo nascondersi dietro a un dito: “Lasciarci dietro due squadre, con Monfalcone in vantaggio negli scontri diretti per la differenza canestri e Crema da affrontare all’ultima, è difficilissimo – l’analisi a mente fredda del coach della Bergamo Basket 2014 -. Intanto bisogna vincerle tutte, iniziando venerdì da Reggio Calabria, poi Mestre, San Vendemiano e Desio, sperando che quelle davanti le perdano tutte. Da calendario è quasi impossibile. 8 punti in 5 giornate sono un margine che mi fa dire: guardiamo al presente per guardare al futuro. E il presente mi conferma una crescita dei giovani del roster”.

La trasferta di Ragusa, se è stata una zavorra quasi definitiva sulla rincorsa al dodicesimo posto per spareggiare la permanenza nella cadetteria d’elite, con la certezza ormai vicina di quella interregionale a 6 gironi, qualcosa ha insegnato. “Devo fare un applauso alla squadra. Se l’è giocata per 40 minuti su un campo difficilissimo. Qui aveva perso Mestre, la seconda in classifica. Nel girone di ritorno ha fatto 12 punti in 10 partite, dopo che all’andata era costantemente sotto di noi – prosegue il tecnico desiano -. Purtroppo il nostro piano gara è stato condizionato da defezioni e questioni imponderabili lungo la preparazione. Pensavo si giocare con 4 piccoli, come l’avversario di turno, ma Rota aveva la caviglia in disordine dopo aver giocato 37 minuti in Under 19 e non ha potuto giocare. Masciarelli, un altro che avrebbe potuto fare il ‘4’ tattico, è stato influenzato tutta la settimana e difatti era il primo giorno che usciva dal letto: il 2 su 8 ai liberi, per uno che normalmente li tira col 90 per cento, ne è la conseguenza. Due esterni con corpo e centimetri, un’assenza e una menomazione”.

Un’annata non certo baciata dalla buona sorta, quella dei gialloneri: “L’allenamento del venerdì è stato interrotto per un problema tecnico al campo, Roveda non è ancora al cento per cento e difatti non può spingere più di tanto”, osserva sconsolato Ghirelli. Che inquadra perfettamente il microcosmo del PalaPadua nella cornice di un 2022/2023 dai troppi segni meno, nonostante i segnali in prospettiva: “I difetti dovuti a un eccesso di gioventù si possono correggere solo sbattendoci il muso, ma di esperienza complessivamente ne abbiamo poca per essere abbastanza sgamati da vincere partite come quella di domenica. Finché è rimasto in campo, l’unico pivot di casa Cassar è stato limitato e poi non è più entrato – spiega Ghirelli -. Noi, comunque, ogni volta che siamo andati sotto siamo riusciti a rientrare senza disunirci. Purtroppo sono i dettagli a fare la differenza. Qualche appoggio sbagliato dei lunghi tra Manenti e Cane o di Roveda in avvicinamento, tiri aperti sbagliati mentre gli altri li mettevano a segno. E ci perdiamo un po’ in difesa: due contropiedi con palla non fermata, palla persa a metà campo con loro in sottonumero perché ci distraiamo, il tiro da 3 subìto allo scadere dei 24 secondi alla fine del terzo quarto. Tutto figlio dell’inesperienza e della mancanza di lucidità”.

Se deve fare i nomi dei singoli da cui (ri)costruire, l’allenatore brianzolo non ha dubbi. “Ho visto un Cagliani solido dietro e senza errori nelle scelte in attacco, dove ha messo in ritmo gli altri. Lo stesso Cane sta crescendo, Manenti sta giocando con responsabilità minuti importanti e deve capire che ha le qualità per fare di più fisicamente e tecnicamente – la chiosa -. Isotta, infine, ha fatto un primo tempo importante per ricadere nel vecchio vizio di lottare contro se stesso nel secondo, quando ha trovato l’alibi negli arbitri. Ma ha potenzialità enormi”.

Ufficio Stampa BB14

Virtus Kleb Ragusa-Basket 2014 Bergamo 78-74

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