Serie B In terra abruzzese arriva una sconfitta che fa male per il Vega Mestre


In terra abruzzese arriva una sconfitta che fa male per il Vega Mestre

Ko in quel di Teramo per 64-76 al termine di un match da montagne russe; soprattutto, però, i Grifoni vengono raggiunti dalla stessa Rennova Teramo a Spicchi a quota 12 in classifica, rendendo ancor più complicato il cammino verso la salvezza e, di conseguenza, aumentando il peso specifico delle prossime quattro uscite che attendono i biancorossi e chiuderanno la stagione regolare.
Comincia male il Vega Mestre al Pala Acquaviva, tana della formazione abruzzese: dopo 4’ di gioco una tripla di Rossi issa Teramo sul +11 (15-4), con i Grifoni che faticano tremendamente in attacco e i padroni di casa che conservano 10 lunghezze di margine alla prima sirena (23-13). La trama cambia radicalmente nel secondo parziale, aperto da un immediato canestro pesante di Pinton a segnare la riscossa biancorossa: Spizzichini e il numero 13 mestrino firmano un break di 0-9 per il -1 ospite poco oltre il 12’ (23-22), mentre l’aggancio è firmato a cronometro fermo dallo stesso Pinton dopo un tecnico fischiato a Di Bonaventura (28-28 a 5’30” dall’intervallo lungo). È invece capitan Salvato a timbrare il primo vantaggio Vega della serata grazie ad un 2/2 ai liberi che vale il 31-32 a 4’30” dal riposo. In questa fase la difesa orchestrata da coach Coen mette in seria difficoltà Teramo, costretta a siglare solo 8 punti nell’intero secondo quarto; una sterilità offensiva che consente a Mestre di allungare, piazzando complessivamente un parziale di 8-29 per il +11 all’intervallo (31-42). L’inerzia appare dunque favorevole ai Grifoni, i quali tuttavia al rientro dagli spogliatoi compiono l’errore di abbassare l’intensità sugli attacchi dei padroni di casa: Rossi non si fa pregare e dal perimetro comincia a bersagliare la retina biancorossa con precisione quasi chirurgica. Cinque triple del giocatore teramano (e 17 punti personali solo nel terzo periodo) annullano il vantaggio di 14 lunghezze costruito dal Vega (35-49 dopo 4’ dal ritorno in campo) e fanno registrare sul tabellone il +3 abruzzese al 30’ (59-56). Serroni imita Rossi dai 6.75 in avvio di ultimo quarto (62-56) e alla verve offensiva di Teramo il Mestre non risponde con la stessa moneta: i ragazzi di coach Coen per quasi 240 secondi non trovano la via del canestro, consentendo così ai locali di toccare il +10 (66-56 a 7’30” dalla conclusione), con Spizzichini a sbloccare il punteggio mestrino solo dalla lunetta al minuto 34’ (66-57). Ci sarebbe tutto il tempo per riaprire nuovamente la gara, ma l’attacco mestrino è ormai inceppato e, pur con medie offensive nuovamente normali, Teramo riesce a tenere a distanza di sicurezza i Grifoni, i quali in una sola occasione toccano il -7 (68-61 a 3’40” dalla sirena) senza però dare l’impressione di poter sparigliare le carte in tavola.
Arriva dunque un passo falso doloroso per il Vega Mestre, considerando soprattutto come un eventuale successo avrebbe permesso ai nostri ragazzi di mettere la testa fuori dalla zona playout nella quale, invece, ci ritroviamo ancora pienamente invischiati. Il calendario, da qui alla fine, propone ora Roseto (domenica 18 al PalaVega), Montegranaro (mercoledì 21 in trasferta), Fabriano (il 25 aprile ancora a Trivignano) per chiudere poi la regular season domenica 2 maggio ad Ancona: tutte sfide con formazioni che precedono- o al massimo appaiano come Montegranaro- i Grifoni in graduatoria, a testimonianza di quanto il percorso non possa certo essere definito semplice. Ciò detto, inutile recriminare, avere rimpianti e guardarsi indietro, se non per imparare dagli errori commessi: ogni altra energia andrà indirizzata verso i prossimi 20 giorni, con un traguardo da inseguire tutti insieme. Un traguardo appunto non semplice ma comunque ancora alla portata, soprattutto che chi dimostrerà di avere un grande cuore (biancorosso) a spingerlo.

Uff. Stampa Basket Mestre 1958

Teramo a Spicchi-Basket 1958 Mestre 76-64

231331425956

23138292814178