B Femm. Foxes Giussano promosso in serie A2


Solmec Rovigo vs Giussano 49-66

Serie A, finalmente. Serie A! Quando a 4 secondi dalla sirena, avanti di 17 punti, Cecilia Colico ha appoggiato il pallone sul parquet, concedendo l’onore delle armi alle giocatrici di Rovigo, la festa ha potuto cominciare: una festa attesa da sempre, per un club nato all’oratorio e cresciuto senza fretta ma che da due anni inseguiva questo risultato, costruito con determinazione e programmazione. Lo scorso anno il sogno si infranse in finale: questa volta Giussano è arrivata fino in fondo, vincendo – anzi stravincendo – l’ultima partita, quella che conta, quella che dà un senso a una stagione o addirittura a una storia lunga più di quarant’anni. Per questo la folle esultanza delle Foxes in campo, e dei tanti tifosi in tribuna, era giustificata: Giussano è per la prima volta in serie A.
La finale di ritorno in casa di Rovigo, che si era aggiudicata di 4 punti la sfida d’andata a Robbiano, è stata una cavalcata trionfale fin dalla palla a due: dopo 35 secondi il distacco era già azzerato e fin dal primo quarto la partita è stata indirizzata. Sedici punti di vantaggio per le Foxes dopo un quarto, 14 all’intervallo lungo, addirittura 24 a 10 minuti dal termine. Poi è stato soltanto un lunghissimo conto alla rovescia fino all’esplosione di gioia finale. La partita è tutta qui: Viviani, la giocatrice più pericolosa delle avversarie, imbrigliata dalla box and one delle Foxes, con Lazareska mvp della finale con 20 punti realizzati nella sua ultima partita in biancoblù, rotazioni limitate a sette giocatrici. Ma alla fine, la promozione in serie A porta la firma di tutte le giocatrici, anche quelle che domenica sono rimaste in panchina, che in una stagione da 37 partite hanno avuto, a turno, ognuna il proprio momento per essere determinante, dalle invenzioni di Rossini ai tiri da 3 di Germani, dai canestri di Bonadeo e Meroni ai rimbalzi di Sorrentino e Bassani alla difesa asfissiante di Colico, dalle folate offensive di Foschini ai minuti di qualità di Villa, senza dimenticare Biassoni, Marchesi e Pollini. Tutte, in qualche modo, decisive fino all’ultimo atto.
E poi c’è lui, il coach: Aldo Corno, ancora una volta, ha insegnato basket agli avversari ed è stato l’arma in più di Giussano nella corsa alla serie A. E vederlo esultare e gioire come un ragazzino di 72 anni è stato bellissimo, vederlo festeggiare come nemmeno dopo uno dei suoi 12 scudetti o delle sue 6 Euroleghe è stata la dimostrazione di quanto lui tenesse a questo successo: perché vincere allenando Pollini (Catarina, però…) può essere semplice, o comunque richiesto dai pronostici, e può essere decisamente stressante, ma salire in serie A con una squadra di underdog – o, meglio, di underfox… – è molto più gratificante. E a Corno va aggiunto il vice, Dario Aramini, che nelle tre partite in cui ha sostituito l’head coach ha infilato un 100% di vittorie che la dice lunga sullo spirito di squadra.

Da domani si pensa alla serie A, a come essere all’altezza di un campionato da affrontare da matricole. Ma oggi, oggi ci godiamo la promozione, e una data storica per Giussano.

Go Foxes!

Uff. Stampa OFG Basket Team Giussano

Rhodigium Rovigo-Basket Team Giussano 49-66