A2 Femm. La stracittadina è del Cus Cagliari, ma la Virtus spaventa le universitarie


Il CUS cala il tris! Battuta la Virtus nel derby

Ci ha provato comunque. Ha lottato, messo in difficoltà il Cus Cagliari e, forse lo ha anche spaventato. Alla fine la compagine universitaria si è presa la vittoria e i due punti, ma la Virtus oggi più che mai è uscita dal campo (malconcia) ma a testa alta fermata con il punteggio di 60-48. Una Virtus decimata dagli infortuni (Kowalska, Ledesma, Zolfanelli) alla quale dopo la partita di oggi si sono aggiunte Salvemme e Chrysanthidou (entrambe fuori per un taglio al mento). Ma nonostante le assenze la Virtus ha tenuto testa praticamente per tutti i 40’ ad un gruppo, quello allenato da Federico Xaxa, completo in ogni reparto e dalla panchina lunga. Anche stavolta le percentuali al tiro non hanno premiato la squadra allenata da Iris Ferazzoli che ha creato tanto gioco, mettendo in difficoltà la retroguardia universitaria, ma la mira non è stata delle migliori. Anna Lussu e Virginia Salvemme hanno preso per mano il gruppo. Da sole, però, non avrebbero certo potuto stravolgere un pronostico che già dalla vigilia le vedeva sconfitte. Fatale, per la Virtus è stato sicuramente il terzo periodo. Il Cus ha chiuso i varchi in difesa, ha firmato un parziale di 13 a 4 che ha mandato in fuga in maniera prepotente le universitarie. Non è stato certo un break vincente, perché nei minuti e nel quarto successivo, la Virtus ha provato riavvicinarsi, ma senza successo.

Al tiro le due squadre hanno viaggiato allo stesso modo. Cus e Virtus hanno chiuso entrambe al 39% totale (22 su 56 la Virtus e 25 su 64 per il Cus). Ha decisamente tirato meglio la compagine universitaria dalla media distanza: 24 su 52 (46%) mentre la Virtus ha chiuso con il 41% (19 su 46). Sotto le plance la Virtus ha dominato conquistando 43 palloni contro i 35 di Niola e compagne. Quello che pesa sono certamente le 22 palle perse delle virtussine contro le 10 del Cus.

Le due squadre si studiano nei minuti iniziali con il Cus che prova con Caldaro ad allungare il passo (7-2). La reazione delle cagliaritane non tarda ad arrivare. Coach Ferazzoli si affida a Pellegrini e Brunetti per avvicinare le avversarie (7-6) ma è Anna Lussu (una che di derby ne ha giocato tantissimi) a firmare il vantaggio delle padrone di casa (8-7 al 7’). Si va avanti punto a punto con la Virtus che solo nel finale riesce a staccarsi leggermente e chiudere al primo quarto sul 13-10. Vantaggio che viene incrementato in apertura sempre con una scatenata Anna Lussu (18-12 al 13’). Coach Xaxa richiama le sue. Un time out per parlarci sopra e per riordinare le idee. Infatti al rientro in campo il Cus si riavvicina, pareggia (18-18 al 15’ con Petrova), ma non riesce a sganciarsi e, solo nel finale di quarto Striulli e compagne si allontanano leggermente andando al riposo lungo sul 29-26. Al rientro in campo la Virtus rimane, forse, con la testa negli spogliatoi. Il Cus invece ne approfitta per incrementare con Caldaro e con Striulli. La Virtus rimane a guardare mentre le avversarie si staccano pesantemente andando alla terza sirena sul 42-30. Solo negli ultimi 10’ la squadra di coach Ferazzoli riprende a ragionare, a segnare e anche ad avvicinarsi (46-38 al 34’; 48-40 al 35’). Escono per infortunio prima Chrysanthidou e poi l’ottima Salvemme. Per entrambe taglio al mento. Un bagno di sangue che impoverisce la Virtus costretta nel finale ad issare la bandiera della resa.

Ufficio Stampa Virtus Surgical Cagliari

Virtus Cagliari-Cus Cagliari 48-60

131029264230

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