Serie D – San Martino vs Tazio Magni 64-57

64

57

Old Socks San Martino 64 (16-38-50-64)
Sintostamp Tazio Magni 57 (09-26-43-57)
Old Socks San Martino: Bertola, Boselli 9, Bolduri 8, Boccalini 10, Belloni 10, Cattadori, Benelli ne, Migliorini ne, Rana 8, Gandelli ne, Galli 17, Rivellini 2. All.: Zanellati.
Sintostamp Tazio Magni: Ponzi, Samra ne, Flisi 9, Verzellesi 6, Gagliardi ne, Petrolini, L.Pellegrini, Bodini 18, C.Pellegrini 11, Mela, Barilli 13. All.: Baraldi.
Arbitri: Carotti e Invernizzi.
Note: usciti per falli nessuno – spettatori 200 c.ca.
SAN MARTINO – La stagione della Tazio Magni si chiude a San Martino! La squadra è di fatto arrivata stanca, mai spavalda e brillante come ad inizio stagione, con invece viva la paura di non farcela, che di fatto rappresenta già una condanna ancor prima di cominciare. E come già in gara uno, sono stati l’approccio e l’intensità iniziali a fare tutta la differenza del mondo, stavolta senza nessun possibile appiglio verso una direzione di gara che stasera è stata quasi perfetta. Il 7-0 col quale gli Old Socks hanno aperto le danze ha infatti minato il morale dei rossoblù in maniera drastica, ed a nulla sono bastati l’orgoglio e qualche isolata iniziativa personale, perché poi alla fine è sempre mancato quel guizzo al momento giusto che avrebbe potuto ribaltare la gara, e forse la serie… Un primo quarto brutto, segnato da entrambe le parti più dalla paura di sbagliare che dalla voglia di fare, dove i padroni di casa hanno però trovato con Bolduri e Belloni i primi punti pesanti che li hanno sbloccati, con Barilli che si è invece dimostrato l’unico davvero in grado di scuotere i gussolesi con grinta e punti. Da qui in avanti è stato un continuo tira e molla: da una parte i lodigiani, sempre aggressivissimi in difesa, bravi nel recuperare palloni trasformandoli in facilissimi punti in contropiede; dall’altra Gussola, incapace sia di sviluppare il proprio gioco, che di trovare qualche guizzo di classe dai propri solisti. Le percentuali bassissime dei primi due quarti hanno sempre impedito ai rossoblù di tentare un riavvicinamento concreto, ed è solo quando Baraldi ha deciso, a cavallo della pausa lunga, di virare verso la zona, che qualche speranza ha iniziato a riaccendersi. San Martino si è trovata spaesata, incapace di trovare le giuste soluzioni, iniziando a perdere palloni banali, mentre dalla parte opposta il risveglio di Bodini e C.Pellegrini ha portato la Sintostamp sino al -4 firmato da Flisi al 31’ (50-46). Boselli e Galli hanno però prontamente reagito, riaprendo il margine sino al +11, ma è qui che Gussola ha forse giocato gli unici due minuti di vera pallacanestro della serie, infilando un 7-0 che ha costretto Zanellati ha rifugiarsi nel time out. Con 6’03” sul tabellone ed un -4 che aveva di fatto riaperto la gara, ecco però arrivare il blackout definitivo, con i rossoblù che hanno sprecato occasioni su occasioni per compiere il definitivo aggancio, e forse sorpasso, che avrebbe probabilmente spezzato la resistenza avversaria. Oltre quattro minuti nei quali anche gli Old Socks si sono bloccati totalmente, ma dove era però Gussola che avrebbe dovuto dar fondo a quelle ultime energie residue, che invece proprio non c’erano più. E pensare che a porre fine al buio è stata proprio la Sintostamp, che con l’appoggio di C.Pellegrini ha trovato addirittura il -2 al 39’ (57-55), minimo svantaggio della serata che purtroppo è servito anche da sveglia per San Martino, con Galli che ha infilato 4 punti consecutivi che hanno quindi cancellato ogni residua possibile speranza gussolese. Una stagione che finisce con troppo anticipo, per svariati motivi che andranno ovviamente analizzati nei prossimi giorni, ma non qui, perché a questi ragazzi, nonostante tutto, va il nostro applauso sincero per aver dato vita ad una stagione ancora vincente, seppur col retrogusto amaro di una sconfitta finale che anche quest’anno ci impedirà sì di festeggiare, ma non di continuare a sognare. Grazie Ragazzi e sempre Forza Gussola! E mi raccomando, ci vediamo tutti il 10 giugno per spegnere insieme le cinquanta candeline rossoblù!