B Femm. Cercola: prova da libro Cuore, ma a vincere è Taranto


Cercola: prova da libro Cuore, ma a vincere è Taranto

Le indomite Sorrisine regalano una prova tutta energia ai pochissimi spettatori presenti al Palaplatani ed quelli, ben più numerosi collegati in streaming.
Così come è stata tutta la stagione, anche stavolta, a condizionare la gara, ci si mette la cattiva sorte Infatti, Rosa Giustino, deve alzare bandiera e rinunciare all’ incontro, per un attacco febbrile, occorsole nell’ immediata vigilia, in seguito all’ inoculazione del vaccino Anti-Covid. Una freccia in meno, nella faretra dello staff tecnico vesuviano.
Si comincia di gran carriera, con la solita difesa allungata di Cercola, che buoni frutti diede, nella seconda parte di gara, dell’ andata. In effetti l’ inerzia dell’ incontro è in equilibrio, anche se il punteggio arride alle pugliesi, grazie a qualche, banale, errore di troppo, delle Azzurre. Cercola bracca in ogni angolo di campo, le canotte blu ospiti e paga la sua aggressività, con 2 falli di Edokpaibe, richiamata in panchina dopo 150” e con la stessa sorte che, tocca a Pepe, dopo circa 6’. Il primo parziale di 11-18, per le viaggianti, non rende merito all’ impegno profuso dalle padrone di casa.
Ritmi alti anche nella seconda frazione, Cercola è costretta al cambio anche di Di Sarno e Pragliola, ma anche Taranto deve gestire i 3 falli di una Belardi messa in crisi, dall’ aggressività del back court cercolese.
Anche l’ esperta Armenti fatica a dare ordine agli attacchi del suo quintetto, perchè D’ Ambrosio è una fastidiosissima mosca Tze Tze, capace di pungere in maniera assai dolorosa e le linee di passaggio sono quasi sempre coperte dall’ ombra delle canotte bianche. Nella serata della compagine d casa, la lieta novella è Raffaella Raia, alla sua high performance stagionale, che tiene il campo in maniera ragguardevole, dando sl suo staff la possibilità di gestire al meglio la contemporanea assenza di Pragliola ed Edokpaigbe, dal parquet di gioco. Proprio nell’ ultimo giro di lancette, del secondo quarto, sul -7, un inopinato errore di Briandi sottomisura, concede la successiva tripla a Di Gregorio, che da un possibile -5, fissa il punteggio sul 23-33. Ancora una volta, l’ impegno, il coraggio ed anche il giusto atteggiamento, vengono defraudati dai soliti errori, gratuiti, commessi dalle stesse protagoniste.
Ma stasera le Sorrisine, sembrano avere una marcia in più del solito. Alla ripresa delle ostilità, le sicurezze profuse dalle positive Bocchetti e D’ Ambrosio, trovano conferme nella prestazione di Raia ed aiuto nel rientro di Di Sarno prima e Pepe poi, unito a quello di Edokpaibe. Semmai ci fosse stata la possibilità di misurarla, i Joule dell’ intensità difensiva cercolese salgono a livelli vertiginosi. I 28 metri del rettangolo di gioco vengono coperti in lungo e largo dalle Azzurre. Taranto perde la bussola. È un monologo partenopeo, ma non è una sceneggiata. È realtà. Cercola ricuce lo strappo e passa in vantaggio!
Solo sul finale di tempo concede il canestro del +1 a Taranto. Il parziale di quarto, di 13 a 4 è da urlo e da applausi.
Lo sforzo viene però pagato ad inizio ultima frazione di gioco. Le cercolesi sono più stanche ed i raddoppi arrivano con minor frequenza.
Incide, nel frangente, più la malizia agonistica di Lacitignola, che il rientro in campo della bomber Pragliola, che impiega qualche minuto prima di ritrovare il passo giusto. Taranto, tiene la barra dritta, aggrappandosi tutta all’ esperienza ed al talento di De Gregorio, che cesella gioco e segna i punti che servono alle pugliesi, per mettere il naso avanti (+3). Punteggio ad elastico, tra i 2 ed i 4 punti di vantaggio per le ospiti, fino agli ultimi 120” secondi. Cercola reclama, negli ultimi 2 giri di lancette, per due fischi arbitrali avversi e Taranto fissa, col conseguente tiro libero, successivo ad un fallo tecnico fischiato alla panchina di casa, il punteggio sul definitivo 45-50.
Partita vibrante, giocata ad alta intensità, che Taranto vince non senza meriti, ma la stessa cosa sarebbe potuta essere stata detta, anche se a vincere fossero state le imberbi e terribili Sorrisine cercolesi.
Taranto finisce il suo campionato al terzo posto in classifica, suggellando con questo successo la solita stagione positiva di Coach Palagiano.
Cercola, invece, finisce ultima in classifica, appaiata, a 4 punti, al Basket Catanzaro Centro, ma retrocede, sul campo, al prossimo campionato di Serie C, in virtù degli scontri diretti favorevoli alle calabresi.
Una stagione, troppo condizionata dagli infortuni nei momenti topici e troppo breve per consentire di rimediare, ma che ha consentito una crescita esponenziale delle qualità del gruppo e delle singole atlete.
Nell’ immediato dopo partita la dirigenza vesuviana ha già fatto sapere che inoltrerà, in vista della prossima, non lontana, stagione agonistica, domanda di ripescaggio, al competente Comitato Regionale Campano, per essere riammessi e quindi ripresentarsi con rinnovsto entusiasno ai nastri di partenza, della prossima Serie B.
Ora i riflettori sono tutti rivolti sui prossimi impegni della Blue Lizard Capri, che essendosi classificata al primo posto, dovrà incrociare i guantoni contro la prima del girone lombardo, nella poule che determinerà l’ unica promozione al prossimo campionato di Serie A.
Al team isolano, giunga “l’ in bocca al lupo” dell’ intero staff cercolese.

Uff. Stampa Azzurra Cercola

Azzurra Cercola-Ad Maiora Taranto 45-50

1o arbitro: Vettone Raffaele di Caivano (NA)
2o arbitro: Arciello Alberto di Napoli (NA)