U13 VE Giro di boa e percorso netto


Sabato 25 novembre, tra le mura amiche del Gianquinto, è finito in soffitta il girone d’andata.
Ma ogni fine è un nuovo inizio e viceversa. Questa è la magia, come del resto ben esemplificato da un detto cinese che recita:“Ciò che per il bruco è la fine del mondo in realtà è una bellissima farfalla”.
Anche intraprendere il viaggio verso l’ultima Thule, mitica terra di ghiaccio e luce eterni, non è che un inizio e una fine che insieme si confondono. Come si dice spesso il vero viaggio non è quello che mostra nuovi paesaggi ma quello che ti fa vedere le cose con nuovi occhi.
Leggo così quanto i ragazzi hanno saputo dare fino ad ora da quando si sono messi in cammino in quel di agosto. Ogni partita, ogni settimana di allenamento vanno visti come la fine e insieme l’inizio di un nuovo percorso.
Contro il Favaro non abbiamo giocato la migliore delle nostre partite. Qualche amnesia difensiva di troppo. Lo stesso dicasi per le palle perse e rispetto al solito si è abusato del palleggio.
Ma come nell’ultima trasferta si è saputo uscire dalle sabbie mobili dei momenti difficili con buono slancio.
Sempre con i piedi per terra, forse non belli da vedere come altre volte, ma sempre intensi, coesi, sempre squadra, pronti a buttarsi su ogni pallone………perché non è mai finita.
Così, al suono della sirena dell’intervallo, la strada era tracciata senza alcun dubbio in modo chiaro e inequivocabile.
Le note positive sono, poi, il recupero graduale di chi era infortunato (la strada è ancora lunga soprattutto perché bisogna recuperare la forma fisica), i piccoli, costanti miglioramenti di diversi ragazzi, quelli esponenziale di altri (quanto è importante il fattore mentale) e l’impegno che alcuni stanno mettendo in campo per cambiare modo di giocare (percorso lungo, non semplice ma necessario).
Null’altro da aggiungere se non un intenso: Forza Virtus

Settore Basket Maschile Virtus Venezia

Virtus Venezia-Pall. Favaro 90-48

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