Serie D – Spigolature biancoverdi

In settimana ad alcuni tifosi biancoverdi sempre attenti a non entusiasmarsi troppo, era capitato di chiedersi, fra un sorso di birra e un altro, come la loro squadra del cuore avrebbe reagito ai primi momenti di difficoltà: “Con Pro Pace siamo stati perfetti per 40 minuti, sempre sul pezzo e sempre concentrati. Come si comporteranno i nostri ragazzi quando ci capiterà di dover rimontare?”.

Alla fine del primo quarto in casa del Jolly Basket il vostro scriba non sapeva se maledire gli iettatori o ammirarne la preveggenza. Il tabellone era impietoso, con il suo 23-9, e il campo, se possibile, lo era persino di più. Imprecisi, sotto ritmo e nervosi (con enormi problemi di falli), i gigliati erano stati semplicemente travolti. Bene, mi son detto: ora siam qui, vediamo come decidiamo di continuare a pedalare.

La seconda frazione di gioco, seppur interlocutoria, aveva dimostrato come in realtà la tenzone potesse essere più equilibrata di come era apparsa inizialmente. Ma nulla, siamo sinceri, ci faceva presagire quello che stava per succedere.

Nel terzo quarto abbiamo visto l’Alvisiana più bella che si possa guardare per intensità, concentrazione e precisione. Trascinati da un Battistin d’annata, i nostri ricucivano il -13 dell’intervallo fino a un -2 che prometteva un finale al cardiopalma.

Purtroppo la stanchezza, mentale più che fisica, è improvvisamente arrivata con il conto in mano. Salatissimo per giunta. Una serie di palle perse sanguinose venivano trasformate in oro zecchino dai chirurgici padroni di casa che in pochi minuti scavavano un solco incolmabile, meritandosi ampiamente la vittoria.

Ora che ci siamo tolti il dubbio e che sappiamo come i ragazzi di coach Brion possano reagire dopo aver bevuto dall’idrante, pensiamo che comunque sia meglio non provare più imprese del genere e approcciare le gare fin da subito con la decisione necessaria. Per i miracoli ci si attrezzerà a breve.

Alvisiana Basket Venezia