C Gold Il Ciemme Mestre sale sull'ottovolante

AUTORE: Grifoni1958
Sino a ieri sera, a dire “PalaTezze” e “Garcia Moreno Arzignano” ad un tifoso del Basket Mestre e l’associazione che avrebbe fatto sarebbe stata con “bestia nera”, oppure “beffa”. Dalle 19.45 di domenica, invece, dite “PalaTezze” e la prima cosa che verrà in mente al popolo biancorosso sarà Marco Prete e quel suo appoggio a canestro per il definitivo +2 del Ciemme Mestre (71-73) con poco più di 2 secondi sul cronometro. Un’apoteosi, una liberazione, una gioia infinita per squadra, staff tecnico, tifosi (e anche per tifosi-telecronisti): basta “bestia nera Arzignano”, la truppa di coach Volpato è più forte della tradizione e non si cura dei tabù, nonostante la rimonta dei padroni di casa nell’ultimo quarto e l’aggancio sul 71-71 avesse fatto presagire il peggio. Ma il successo del PalaTezze è importante non solo per sfatare una tradizione negativa: per il Ciemme Mestre si tratta dell’ottava meraviglia consecutiva, che consente oltretutto di guadagnare una posizione in classifica ai danni di Jesolo e di portarsi a +4 dal nono posto. Molti i capovolgimenti nel punteggio nel match contro il Garcia Moreno: primo periodo a tinte biancorosse, secondo quarto con Arzignano a sorpassare salendo sul +10 (28-18) salvo poi subire il rientro del Ciemme (39-37 all’intervallo). La prima svolta del match la imprime nel terzo periodo l’impatto sul match di Bedin, bravissimo a sostituire un Bei costretto ad uscire anzitempo per 4 falli nel migliore dei modi e a spingere i Grifoni di Mestre ad impattare al 30’ (55-55) e a sorpassare in avvio di ultimo periodo (55-61 a 6’50” dalla fine). Seconda svolta a firma Giovanni Infanti, perché i canestri non pesano tutti allo stesso modo e quelli messi dentro dal nostro numero 14 sono stati decisivi per ridare fiato alla squadra in un momento difficile, quando Arzignano si era riportata ad un solo possesso: il fallo e vale messo a referto sul 63-65 (poi 63-68 grazie appunto alla sua magia) e l’arresto e tiro sul 68-69 (poi 68-71 a 31” dalla sirena) sono stati pesantissimi nell’economia del match. Terza- e decisiva- svolta, quella determinata dal capitano con la quale abbiamo aperto il pezzo di commento e che ogni tifoso presente al PalaTezze si è riguardato nella propria testa prima di prendere sonno a notte inoltrata. Arzignano, nonostante i canestri di Infanti, era infatti riuscita ad impattare, complice un’infrazione di 5 secondi fischiata a Maran e il successivo 1/2 di Tridente dopo il fallo del nostro numero 10 (71-71 a 16” dalla fine). Nell’ultima azione, i vicentini scelgono di non spendere il fallo e di difendere forte su Boaro, incaricato di giocare il possesso decisivo: la sua entrata stretto da due avversari non va a buon fine, ma sul rimbalzo ecco apparire dal nulla il capitano Prete con tutta la sua grinta, spingendo il pallone dentro la retina tra l’entusiasmo incontenibile della panchina, dei giocatori in campo, del pubblico mestrino sugli spalti. Tutto bellissimo, tutto di un’intensità come solo il basket sa regalare: un po’ come salire su un ottovolante, oppure vedere l’ottava meraviglia del mondo, fate voi. Di certo, dovesse proseguire la striscia positiva anche nel match casalingo del prossimo turno contro Corno di Rosazzo, sarebbe come ascoltare la nona sinfonia. Una musica che necessita del pubblico delle grandissime occasioni: domenica alle 19, tutti a Trivignano a sostenere il Ciemme Mestre!

Uff. Stampa Basket Mestre 1958

Garcia Moreno Arzignano-Basket 1958 Mestre 71-73

121839375555

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1o arbitro: Cavedon Luca di Isola Vicentina (VI)
2o arbitro: D'avanzo Filippo di Albignasego (PD)