C Femm. – Commento alla partita

44

56

Montecchio Maggiore, domenica 29 ottobre Ci scontriamo, per la prima volta in serie C, contro la squadra locale.
Tanto per mettere in chiaro la differenza di prospettive e di contesti, quella categoria cui noi ci teniamo aggrappati colle unghie e coi denti, loro la disputano con la seconda squadra … poco da dire, siamo al cospetto di una società di livello.

Si inizia.
Il primo quarto procede sul piano dell’equilibrio pressoché perfetto.
Le nostre cucciole giocano con impegno e profusione di energie, ma non dimostrano grande intelligenza cestistica: non riusciamo a evitare quelle azioni che gli arbitri sanzionano sistematicamente e non difendiamo con avvedutezza alcuni movimenti delle avversarie.
Spronate con energia e trasporto dallo staff tecnico, le nostre tigrotte reagiscono.
Nel secondo quarto siamo noi: corsa, energia, difesa ossessiva a tutto campo.
Facciamo il break.
Andiamo in pausa lunga avanti di molto.

Dieci minuti e rientriamo in campo.
Se gestita con intelligenza, la partita dovrebbe permettere di far accumulare minuti ed esperienza alle under.
Diciamo che se l’obbiettivo era un secondo tempo sereno, lo falliamo di brutto.
Le castellane dimostrano grinta, convinzione e disciplina tattica assestandosi su una difesa molto tignosa e ben coordinata. Per fortuna non sono assistite da buone percentuali offensive.
Noi ci perdiamo in un bicchier d’acqua.
Pur rimanendo sempre ben sopra nel punteggio, diamo l’impressione che la partita sia riaperta.
Tutto diventa difficile, diventiamo nervose, ci facciamo fischiare un tecnico (sacrosanto) nel momento più sbagliato.
Le nostre avversarie paiono vicine all’obbiettivo … purtroppo (per fortuna per noi) la fredda aritmetica le condanna: nonostante provino a sfruttare l’entusiasmo e la spinta del pubblico, restano da recuperare troppi punti in troppo poco tempo.

La sirena suona sancendo la nostra vittoria.
Eccellente prova delle ragazze del Montecchio: non hanno mollato mai e hanno saputo risollevarsi anche nel momento in cui tutto era buio: brave.
Non un arbitraggio memorabile: non molto equanimi nel primo tempo, probabilmente gli arbitri si fanno assorbire ed assopire dall’idea della “partita già decisa” scivolando in cali di concentrazione che non devono esistere nella gestione di uno sport di contatto.
Come già detto, sacrosanto il tecnico fischiato contro di noi … pensiamo che i nostri coach si esprimeranno “a porte chiuse” su questo aspetto della prestazione.
Noi non abbiamo fatto stravedere, ma mettiamo in saccoccia due punti d’oro su un campo difficile: diamoci il cinque e brindiamo (non sarà Champagne, ma noi apprezziamo molto il Recioto di Gambellara).
Peccato comunque, perché con un minimo di concentrazione e un po’ grinta in più potevamo costruire l’occasione per raffinare l’amalgama con le ragazze che si sono aggregate quest’anno.
Amen.

Alla prossima, in casa col CUS (un altro derby!!!!).