Serie A Clinic difensivo Olimpia: 3-1


Vince ancora a Sassari, l’Olimpia. Comanda dalla palla a due alla sirena, mai sotto nemmeno per un attimo. Quando l’attacco non gira o le percentuali non la sorreggono, a dispetto dei problemi di falli di Daniel Hackett, vince perché la difesa è spettacolare, tiene Drake Diener a 10 punti arroccata attorno ad un David Moss stellare e ben aiutato dalla squadra. Keith Langford e il Capitano Alessandro Gentile completano con le loro entrate il lavoro di Samardo Samuels dentro l’area nel primo tempo. 63-56, il finale. 3-1 nella serie. Sabato gara 5 al Mediolanum Forum.
Il primo tempo – L’Olimpia parte bene, Alessandro Gentile segna e dà via un assist per Samuels. Quando segna da tre spinge l’EA7 avanti 13-6, ma è il massimo vantaggio perché poi Sassari risponde, trova energia in Brian Sacchetti – tripla e penetrazione appena entrato in campo – e gradualmente si riavvicina chiudendo il primo quarto sotto di uno, 21-20 Olimpia con Samuels che batte la marcatura uno contro uno di Eze e Gordon segnando 10 punti nel primo periodo. Nel secondo quarto, Sassari parte a zona, l’Olimpia arranca nei primissimi possessi poi trova una tripla di Langford, un’altra di Kangur e allunga sul più sette. Travis Diener su un secondo possesso garantito da Eze accorcia ma Langford si esibisce in un jump acrobatico dall’angolo e una seconda tripla che apre dieci punti per l’Olimpia, 34-24. Qui la partita diventa spigolosa, con tante chiamate e poca lucidità. Dopo Hackett, anche a Gentile viene fischiato il secondo fallo. Langford esegue una stratosferica schiacciata penetrando lungolinea, Travis Diener segna dalla lunetta e alla fine del primo tempo è 36-28 Olimpia.
Il secondo tempo – L’Olimpia recupera i 10 punti di vantaggio in avvio di ripresa ma lascia anche tre tiri liberi e perde un paio di palloni o di rimbalzi. Benjamin Eze segna tre volte da sotto e riporta Sassari a meno tre sul 36-39, con 5’42″ da giocare nel terzo e il time-out di Coach Luca Banchi. A meno tre Sassari torna tre volte, poi anche a uno su reverse lay-up di Drake Diener. David Moss risponde con una tripla dall’angolo. Poi c’è un bel passaggio in campo di CJ Wallace ce segna due volte e aiuta l’Olimpia ad arrivare alla fine del terzo quarto con sei punti di vantaggio sul 48-42. Drake Diener allo scadere dei 24″ senza guardare il canestro, con Moss attaccato, trova una tripla incredibile che riporta Sassari a meno tre. Langford in post-up su Marques Green firma il 54-49 ma proprio Green risponde da tre. Gentile prende l’attacco sulle spalle, prima procurandosi un fallo di Sacchetti (2/2 dalla linea) e poi con un’entrata nel traffico allo scadere dei 24″. In mezzo Samuels, da ultimo uomo, stoppa Eze. La difesa tiene mentre l’attacco spreca qualche match-point. Langford e Gentile però dalla lunetta sono glaciali. L’EA7 entra nell’ultimo minuto avanti di otto. La difesa è una fortezza. Sassari segna solo da sotto con Caleb Green e l’Olimpia chiude 63-56 tenendo Sassari sotto i 15 punti segnati in tutti gli ultimi tre quarti.
Banchi: Mentalità giusta, Samuels super in difesa! – Così Coach Luca Banchi alla fine di gara 4 a Sassari: “Per noi è stata sicuramente una vittoria preziosissima, che ci permette di chiudere questo ciclo sassarese con due successi fondamentali. Siamo arrivati qui con l’atteggiamento giusto, abbiamo saputo percepire il senso d’urgenza necessario per giocare con umiltà, determinazione. Le percentuali sono specchio fedele di una partita che non è stata la migliore della serie per qualità e spettacolarità. Siamo riusciti però a rimanere dentro la partita grazie ad una difesa attenta, precisa, purtroppo non coadiuvata da un attacci altrettanto efficace ma questi sono i playoff, questo succede giocando contro una è assoldelle qualità di Sassari e soprattutto andando in campo ogni 48 ore. Adesso dobbiamo mantenere lo stesso atteggiamento, produrre lo stesso sforzo partendo appunto dall’atteggiamento utilizzato per interpretare correttamente queste due partite, perché la serie non è assolutamente chiusa”. Su Samardo Samuels: “L’identità della squadra è questa: lui ha avuto questo tipo di coinvolgimento fin da subito. L’inizio di stagione è stato complicato a causa dell’infortunio alla mano. Teniamo conto che è un ragazzo giovane, con un vissuto di 15 partite in Europa e un passato professionistico ai margini di una franchigia NBA con poca esperienza di campo. Credo che abbiamo sempre cercato di coinvolgerlo come stiamo facendo adesso. Certamente, è cresciuto il minutaggio ma non è necessariamente dovuto a lui quanto alla squadra in generale. Non penso che in gara 2 non sia stato cercato. Bisogna dare credito a Sassari che aveva preparato bene una serie molto dura anche sotto il profilo tattico e hanno trovato le contromisure dopo la sua prova in gara 2. Non è facile per lui, si trova a giocare contro una squadra veloce, ci sono i raddoppi. Lui sta rispondendo con maturità ma mi piace soprattutto l’atteggiamento difensivo non tanto quello offensivo. Questo mi fa sperare che sia sulla lunghezza d’onda giusta”.

Dinamo Sassari-Olimpia Milano 56-63

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