DNG Commento alla partita

AUTORE: andrea mihalich

Dopo l’uragano si resta sempre in attesa del sole, ma siccome piove sempre sul bagnato, ecco che, non bastassero le assenze già preventivate, all’ultimo momento anche Busatto riscontrava un dolore che lo costringeva ad andare in panchina per puro onor di firma. Pertanto ci siamo trovati con un roster composto per 3/5 da under 18… 4 dei quali al primo anno. Gli avversari, al contrario, sono scesi in campo con il loro carico di muscoli e centimetri. I biancorossoblu lasciano negli spogliatoi le paure che avevano contraddistinto il derby, e hanno messo in campo, fin da subito, una caparbietà ed una fiducia nei propri mezzi che, in questi ragazzi, sono notevoli.
Dopo le battute iniziali, che vedeva la supremazia ospite, i mestrini, grazie alle iniziative di Stocco e di Tagliapietra, riuscivano a portarsi in vantaggio e chiudere il primo parziale sul 18-14 grazie a due liberi di Akioyamen.
Nel secondo quarto, si parte con una bomba di Akioyamen, ma tra gli “all blacks” sale in cattedra l’egiziano Gaadoudi, il quale non è un tipo facile da contenere sotto canestro, e dimostra di avere una buona mano anche dalla linea dei tre punti. Sono tutti suoi, ad esclusione di un paio di canestri di Chiti, i punti che portano i friulani al primo consistente vantaggio 32-25 a 2’ dalla fine del quarto. Ma è ancora Capitan Tagliapietra che guida la rimonta e una bomba di Rampado impatta sul 32-32 prima che un canestro di Railins e un paio di liberi dei padroni di casa fissassero il risultato di parità a metà gara.
Nel terzo quarto i mestrini prendono decisamente il controllo della partita con Gaudio ed un Rampado in versione bombarolo; un canestro di Tagliapietra fa segnare sul tabellone il massimo vantaggio sul +15 sul 54-39. Udine non ci sta, il parziale di 29-7 è di quelli che lasciano il segno ma l’orgoglio ospite brucia sotto la cenere e ancora Gaadoudi porta gli ospiti a chiudere la frazione sotto di solo 9 punti.
La paura di perdere prende il predominio nell’ultimo quarto, ma la stanchezza che rende le gambe molli e annebbia le idee non è esclusiva dei mestrini, ma come direbbe un predicatore del Massachusetts: “se si vuole andare in Paradiso, prima o poi la Madonna la devi incontrare.” Il cronometro scorre lento, i minuti sembravano non finire mai, con Udine che si avvicina pericolosamente grazie ad un canestro di Chiti a soli 3 punti a 3’ e mezzo dalla fine. Una iniziativa di Stocco sotto il canestro avversario e una bomba di Gaudio ridanno un margine di tranquillità alla squadra di casa.
E’ stata una partita vinta da Squadra vera, dove tutti, chi in campo chi in panchina o i tribuna a sostenere i compagni, hanno dato il proprio apporto. Si è vinto con il cuore una partita su cui non pochi alla vigilia avevano dei dubbi. La sensazione è che questi ragazzi abbiano dimostrato di saper cosa fare con una palla in mano e soprattutto di saper metterle quando serve. Avanti Academy.

Leoncino Mestre Academy-APU Udine 64-57