B Femm. Niente impresa per la Iannas Virtus. Vince, ma la finale è di Trieste


Ajo

Contro la Futurosa Trieste le cagliaritane vincono (63-62) ma non ribaltano il -38 dell’andata (79-41)

Niente impresa per la Iannas Virtus Cagliari che nella gara di ritorno delle semifinali promozione per la serie A2, vince contro la FuturosaTrieste (63-62), ma non riesce a ribaltare il -38 subito nella sfida d’andata e in finale, contro la Edelwess Albino (ha vinto la semifinale contro Puianello Basket Team), ci andrà la compagine friulana.

La qualificazione la Virtus l’ha sicuramente persa nella gara d’andata, quando non è riuscita a contrastare a dovere il gioco veloce e l’aggressività della formazione allenata da coach Scala. Il -38 finale è un parziale davvero pesante impossibile o quasi da ribaltare. Oggi ci sarebbe voluta la gara perfetta da parte della Virtus per riuscire a firmare il miracolo. Ma la gara perfetta è stata difficile realizzarla. Vuoi per il gran caldo all’interno del Pala Restivo, vuoi per la tensione palpabile tra le fila delle cagliaritane e vuoi per la forza delle avversarie che, a parte difendere il buon bottino ottenuto nella gara d’andata, volevano vincere anche la sfida di ritorno. E ci hanno provato fino alla fine, senza riuscirvi.

Ci sono stati gli errori, le palle perse e le percentuali ancora una volta al di sotto delle aspettative, ma anche i falli: quelli che hanno in qualche modo limitato il gioco di Anna Lussu (tre falli nel primo periodo) e Carla Lucchini, entrambe uscite anzitempo dalla sfida. Bene Carolina Scibelli (28 punti) tanta caparbietà sotto le plance e ottimo tiro dalla media e lunga distanza, ma anche Giulia Corda, il suo ingresso in campo, condito da qualche errore veniale, in qualche modo ha caricato la squadra che specie nella ripresa ha ritrovato fiducia e canestro. In doppia cifra anche Federica Brunetti così come Niedzwiezka. Per lei 10 punti e, purtroppo, anche tanti errori al tiro e in fase di costruzione.

Trieste è la bestia nera della Virtus, lo ha dimostrato in gara uno e si è avuta conferma anche nella sfida di ritorno. Corrono le friulane, ma soprattutto combattono su ogni pallone. La Virtus soffre tantissimo la difesa aggressiva delle ospiti tanto che nella prima parte della gara è costretta al tiro da fuori con percentuali davvero basse, Ci prova la Virtus con Scibelli, con Brunetti, Lucchini e Lussu, ma niente. Non che dall’altra parte stiano meglio, a parte il canestro iniziale di Sammartini, il resto è tiro al bersaglio ma senza colpire il centro. Tenta e ritenta e alla fine a 4’:29 dalla sirena arriva, finalmente il primo canestro della Iannas a firma di Carolina Scibelli. A seguire segnano anche Lucchini, Lussu e Niedzwiedzka. Sembra che, di botto la situazione sia cambiata, ma ci pensa Trieste a ribaltare e chiudere il primo periodo sul 12-10. Si riparte e Brunetti firma il pareggio. Sicuramente l’illusione dura poco, perché la Virtus soffre, ma soprattutto non riesce a trovare le giusta marcature per fermare le avversarie che scivolano via come le anguille Corrono, difendono e segnano (22-16 al 15’). La Virtus ci prova e tra sbagli, tiri affrettati ed errori le cagliaritane si avvicinano. Passano in vantaggio con Salvemme, ma nel finale si devono arrendere alla compagine ospite che chiude sul 30-29. All’intervallo coach Staico ci parla sopra cercando di catechizzare al meglio le ragazze e caricarle in vista dei due quarti finali. Al rientro in campo dopo una fase tutta a favore della formazione ospite (37-33 per Trieste al 24’), al 24’ la Virtus si scuote. Scibelli e Corda prendono per mano la squadra e in un “amen” arriva rimonta e vantaggio (38-37). Brunetti poi firma anche l’allungo (41-37). Trieste sembra in difficoltà. Forse la stanchezza o forse il caldo Steri e compagne sbagliano tantissimo. Le virtussine capiscono che è arrivato il momento di osare e colpiscono con Lucchini, Niedzwiedzka e Scibelli che sulla sirena mette la sua impronta sul +10 (50-40).

Non tutto è perduto ci si può ancora provare, del resto in 10’ nel basket tutto può accadere. E invece si riparte e la Virtus subisce un parziale di 7-0 che riapre prepotentemente i giochi (50-47). Cagliaritane che, in questa fase, ricascano del baratro degli errori e delle palle perse. Arriva il quinto fallo di Lussu, anche se il vantaggio è sempre per le padrone di casa. Trieste però non demorde e si avvicina, tanto da trovare il vantaggio con Miccoli a 1’42 secondi dal termine (62-61) Nel finale però ci pensa la giovane Pasolini a rimettere le cose a posto e a regalare la vittoria alla sua squadra. Vittoria inutile per un gruppo che in tutta la stagione ha vinto 27 gare e ne ha perso una sola, ma ad andare alle finali è la Futurosa Trieste. Valle a capire le regole….

Fabrizio Staico – Coach Virtus Cagliari:

“Oggi, rispetto alla prima gara, è stata davvero un’altra partita. Loro hanno avuto davvero tanti problemi nel contrastare il nostro gioco. Difficoltà, è giusto ammetterlo, che in casa loro non ci sono state. C’è da dire che oggi, nonostante loro venissero da un +38, non ci hanno regalato niente, anzi hanno fatto di tutto per vincere la gara. Ci abbiamo provato comunque, ma alla fine ci siamo dovute arrendere. Sicuramente sono fiero di queste ragazze, per il grosso lavoro svolto tutto l’anno. Sapevamo che era dura provare a risalire dopo un solo anno nel Purgatorio della serie B, del resto anche Trieste è quattro anni che cerca di salire in serie A2 e non è detto che ci riesca. Ripartiamo sicuramente da quello che abbiamo lasciato ovvero da una semifinale, magari investendo maggiormente sul nostro settore giovanile compresi gli allenatori, solo così, come del resto fanno numerose altre squadre si potrà creare quello zoccolo duro locale, indispensabile per ottenere risultati importanti”.

Ufficio Stampa Iannas Cagliari

Virtus Cagliari-Futurosa Trieste 63-62

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