C Silver La Coerenza

AUTORE: skywalker1964

“La coerenza è comportarsi come si è, non come si è deciso di essere” (Sandro Pertini).
Nessuna marcia indietro, ma un passo in avanti, a riprendere un sentiero interrotto e non spezzato.
Salita in corsa sul carro del vincitore? No dai, non me lo merito, anche silente non ho mai fatto mancare il mio appoggio.
E quindi eccoci qua, caro lettore, a commentare un titolo seppur platonico di Campioni d’inverno inedito in casa Dinamo frutto di un girone d’andata quasi immacolato se escludiamo la scivolata di Cordenons.
Dal punto di vista dello scrivente non è una cosa facile, perché le storie vivono di alti e bassi, vittorie e sconfitte, speranze tradite e sorprese inaspettate.
Si rischia di cadere nell’autocelebrazione in stile Grande Líder nordcoreano, tutti in piedi ad applaudire con un sorriso che sa poco di vero.
Ma che dire di un gruppo che ha sparso carriolate di asfalto in giro per il Friuli, ormai assurto al rango di Corazzata dalla stessa stampa “nemica”, forte di una superiorità fisica, tecnica e tattica che non ha lasciato scampo (quasi..) a nessuno? Solo grandi, continuate così, e dal punto di vista sportivo si potrebbe chiuderla qui.
Se non fosse che al di là di una rete e una palla a spicchi esistono altre cose, forse più importanti; non che in casa Dinamo sia mai scarseggiata una certa qual tendenza a goliardia e festeggiamento, ma quest’anno in particolare si è creato un gruppo, non solo della prima squadra, veramente unico, come chiunque abbia frequentato il Carlo Dinamo Kiosko Park in versione estiva ed invernale potrà confermare. E queste cose poi si sentono anche in campo, perché tutte le volte che siamo andati in difficoltà ne siamo venuti fuori con la forza testicolare che solo una Squadra con la S maiuscola può buttare sul parquet.
A scanso di diabete fulminante, dopo tutto questo zucchero un po’ di sale; ci eravamo lasciati con un commento sui pericoli dell’imborghesirsi troppo, di smarrire quello spirito da Bad Boys marchio di fabbrica dei Neri. La nota resta attuale, forse anche amplificata da questa lunghissima serie di vittorie a cui è fin troppo facile fare l’abitudine. Se volevo un Quiet Please me ne andavo a Wimbledon no? Fuori la voce ‘azzxxxx!!
Ah, la partita, dimenticavo; tutto come da copione, match rognosissimo con Coach M. che difende la propria area all’ arma bianca e mazza ferrata. Li dentro non si passa, complice una direzione di gara diciamo “all’inglese” (11 liberi tirati contro una squadra che fa dell’aggressivita’ il proprio marchio di fabbrica sembrano un po’ pochini..). Quindi la trazione Macarollicentrica sto giro non funziona, si torna alla vecchia; Booooooommbaaaaa, un movimento sexy! Nick The Nightflyer pesta come un fabbro, gli fa eco Collistar spostato giocoforza in terreni solo apparentemente non suoi, 2 Brigitte Braidotte, una Schienata e Cervi ritorna a secco in riva all’Ausa.
Ci sentiamo al Basket Day, comincia un altro giro di giostra.
Ne resterà uno solo.

Dinamo Gorizia-ABC Cervignano 57-45

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