1 Div PD No ansia, no party.

AUTORE: herz aus stahl

Recita il detto: squadra che vince non si cambia. Ma poiché all’Arcella i proverbi non vanno di moda, ecco l’ennesimo stravolgimento del roster dopo le due vittorie ottenute dalla nostra Prima Divisione contro Virtus Duomo e Union Vigonza: out capitan Ricchiuti e Bortolazzo, costretti da guai fisici a prendersi una serata di riposo, dentro Bistaffa, Zavattiero e gli Under 17 Barzazi, Giolo e Sacchetto, quest’ultimo al debutto nella categoria. Per altro, contro Limena in palio non c’è molto, dal momento che entrambe le squadre sono tagliate fuori dalla corsa play-offs (essendo squadre B di società partecipanti anche alla categoria immediatamente superiore), se non che una W significherebbe, per i ragazzi di Baraldo & Costantini, il superamento della soglia del 50% di vittorie, un traguardo di per sé sufficiente ad attizzarne gli animi.
Ed infatti, il direttore di gara, Giglio (uno dei tanti ex-Arcellani in campo), non fa quasi a tempo ad alzare la palla a due che i nostri sono già partiti in quarta. A suonare la carica è il capitano di giornata, Giovanni Bassi, che infila un primo quarto monstre da 10 punti, ben coadiuvato da Galligioni, valida spalla con 8 pezzi messi a referto nel medesimo periodo. Fin dalle prime battute imprimiamo al gioco un ritmo che gli ospiti faticano a tenere ed espandiamo in modo progressivo il vantaggio, fino a toccare il 22 a 12 con cui vanno in archivio i primi dieci minuti di gioco. Bettin, altro ex di giornata, è, dunque, costretto a cambiare qualcosa per cercare di rallentare la nostra fuga: alla ripresa del gioco, Limena azzarda il passaggio alla zona a metà campo, con il chiaro intento di confondere le idee ad una squadra orfana del suo elemento di maggior esperienza, capitan Ricchiuti. La cosa, tuttavia, riesce solo in parte perché se da un lato, in effetti, le nostre giovani guardie non riescono a capire granché del busillis, dall’altro, sfruttando le accelerazioni in campo aperto e la buona vena al tiro dalla lontana periferia di Bistaffa, autore di due triple consecutive molto importanti nella microeconomia del secondo quarto, i nostri non solo non rallentano, ma allungano ancor più, fino al massimo vantaggio (+15), toccato proprio sul buzzer di metà gara.
Nella nostra narrazione dovrebbe ora arrivare il momento in cui raccontiamo di come Bassi e compagni siano rientrati in campo, dopo l’intervallo lungo, riproponendo lo stesso leitmotiv vincente dei primi venti minuti, fatto di corsa e contropiede, e abbiano in tal modo mantenuto saldo nelle loro mani il controllo della partita. Ma noi siamo scienza, non fantascienza, diceva il protagonista di un famoso spot di una marca di televisori di quarant’anni fa; in altre parole, se avete supposto che le cose non siano andate esattamente così, beh, la vostra supposta è giusta, sempre per restare in tema di citazioni forbite. Quando il gioco riprende, dunque, Limena ha cambiato passo, mentre noi lo abbiamo quasi del tutto perso. Le due triple consecutive di Pengo e Vigolo suonano come un campanello d’allarme, ma è in attacco che i nostri lanciano i segnali più preoccupanti, mostrando un’incomprensibile staticità, alla quale contribuiscono la rinuncia a fare contropiede e a trasferire la palla in zona offensiva in modo dinamico e la parossistica lentezza nell’eseguire i movimenti senza palla a difesa schierata. In pratica, nel terzo e quarto periodo in campo ci sono solo gli ospiti, che tra tiri liberi e qualche, occasionale, tiro da tre, in particolare quello con cui Pengo impatta la gara a quota 56, riescono a completare la propria rimonta, naturalmente con la decisiva complicità del nostro asfittico attacco, che in venti minuti non va oltre i 5 canestri segnati a cronometro in movimento. Limena si ritrova in mano perfino la palla della possibile vittoria, dopo uno stillicidio di nostri errori in fase conclusiva (0 su 2 dalla linea della carità di Bassi ed errore al tiro ravvicinato di Rusmini, successivo ad un bel rimbalzo offensivo catturato dallo stesso Rusmini dopo il secondo libero fallito dal capitano), ma il tiro di Bradaschia è cortissimo e non evita alla partita di andare dritta dritta al supplementare.
A questo punto i pochi presenti alla Davila, dove è tuttora in vigore il divieto di ingresso per il pubblico, quindi sono ammessi solo atleti, arbitri, dirigenti e ufficiali di campo, non si concedono il lusso di fare previsioni. Il nostro staff tecnico stesso non sa cosa aspettarsi: nell’overtime rivedremo all’opera la squadra imbambolata che si è fatta macinare nel secondo tempo o quella spumeggiante che ha segnato 40 punti nei primi venti minuti? Rispondiamo completando il trittico di citazioni e proponendone un’altra, sempre per intenditori: la seconda che hai detto. Trainati da colui che non ti aspetti, l’esordiente Sacchetto, i nostri ragazzi mettono a referto, infatti, la bellezza di 13 punti in 5 minuti, contro i soli 4 degli ospiti, per giunta arrivati tutti dalla linea del tiro libero. Il contropiede finale, confezionato dal duo dinamico ed imberbe Sacchetto-Giolo, con il primo a condurre ed innescare, con un pregevole passaggio ad una mano schiacciato, il taglio a tutto campo del secondo, è il sigillo che fa partire i titoli di coda di una partita di livello tecnico non eccelso, ma che ha saputo regalare emozioni forti. Bassi & co. centrano, in tal modo, l’obiettivo che si erano posti, cioè il superamento della fatidica soglia del 50% di vittorie, si accaparrano il settimo successo su tredici gare giocate in stagione ed in più lo fanno ricevendo il contributo decisivo degli Under 17. Non c’è dubbio che una serata più dolce sarebbe stata inimmaginabile.
Recuperato il proprio, consueto aplomb, la Prima Divisione Arcellana si preparerà in settimana all’ultimo impegno della prima fase, l’incontro con quel Noventa 2000 con cui i nostri ragazzi aprirono la propria stagione nell’ormai lontano ottobre 2021. Appuntamento alla Davila martedì 15 marzo, alle 21:30: all’andata fu un guizzo degli avversari a decidere la gara, ma stavolta a Ricchiuti e compagni non dispiacerebbe scrivere un finale diverso.
Prua a mare, sempre! Forza Arcella!!

Ufficio Stampa della Pallacanestro Arcella

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