C Silver Così si fa dura…ma non impossibile

AUTORE: catta
Così si fa dura…ma non impossibile

La strada per la finale passa per San Bonifacio. Lo sapevamo, e lo sappiamo benissimo, che non sarebbe stata una pianeggiante stradina di campagna ma piuttosto una tortuosa mulattiera della vicina Lessinia. Lo svantaggio del campo, oltretutto, non è in questo caso un handicap da poco. Ma la vittoria a domicilio ci era già scappata una volta, per cui sapevamo anche che ripetersi non sarebbe stato impossibile. Ma fondamentale, ecco.

Usciti dall’autostrada ed entrati sul parquet, quindi, eravamo tutti consapevoli sia dell’obiettivo che della sua complessità. Preparati e catechizzati adeguatamente da coach Fuser. Senza Bosco, scavigliatosi la sera prima, ma con la voglia di dare tutto anche per lui. Tant‘è che l’inizio è stato fulminante. Bim-bum ed eravamo già 4-0. I presupposti sono quelli delle serate migliori. Ma i padroni di casa, squadra tutt’altro che soft e con i nervi molto più saldi di quelli caorlotti, non si è fatta né impressionare né travolgere dalla nostra iniziale aggressività. Anzi, senza batter ciglio coach Zappalà ha cominciato a piazzare la sua bella zona ed a mettere in ritmo i suoi lunghi. Damiani, Soave e Accordi sono dei totem contro cui paghiamo sotto entrambi i ferri. In difesa perché paghiamo peso e centimetri, in attacco perché ci oscurano la visuale nel pitturato.

E’ con i piccoli, però, che Sambo ci ha sorpassati cercando di allungare. Con le triple, prima di Tommasetto e poi di Croce. Noi abbiamo provato a rispondere con la stessa moneta con Casagrande e D’Este dagli angoli lasciati scoperti dalla zona, e con Solfa e Zanchetta impavidi di fronte agli armadi veronesi. Ma senza riuscire tuttavia ad invertire l’inerzia. I padroni di casa sono tremendamente cinici e ad ogni errore corrisponde una punizione che moralmente pesa il doppio dei punti che vale sul tabellone.

All’intervallo siamo andati in spogliatoio sotto di 12, grazie ad un “buzzer beater” dai 6,75 di Michelin, e siamo tornati in campo riaprendo con un’altra tripla di Bariviera. Ma nemmeno questo è bastato a frenare l’onda sambonifacese. Nel terzo quarto, quando poi il solito Croce dalla lunga ci ha spediti fino a -18. Tantomeno nel quarto quarto, quando con un parziale di 6-0 siamo rientrati sotto la doppia cifra di svantaggio con 5’ da giocare. A quel punto è stato Soave a stopparci, coadiuvato dal solito Croce, mettendo il sigillo sul referto rosa.

Diverse possono essere le nostre recriminazioni, ma non sul risultato perché quello non mente. Dobbiamo pensare alla frenesia avuta in troppe occasioni nel prendere un tiro fuori ritmo e fuori giri. Perché la zona non si stanca se non viene fatta lavorare. Dobbiamo fare ancor più attenzione in difesa ed evitare di regalare tiri liberi per falli futili. Dobbiamo correre e far correre, ma con la testa. Tutti, perché in questo momento non possiamo permetterci di rinunciare all’apporto di nessuno.

Domenica ci giochiamo gara-2 e la possibilità di riportare la serie a San Bonifacio. Altro giro altra corsa, ancora una volta!

Si può fare!

Forza fioi!

Forza Vigor!

Marco Breda

Pallacanestro San Bonifacio-Vigor Conegliano 75-63

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