C Silver Libertas, a un millimetro dall'impresa. Beffa al termine di una straordinaria prestazione


Libertas, a un millimetro dall

Una difesa capace di sporcare tutti i palloni e tutte le azioni d’attacco degli avversari, una squadra compatta che sopperisce all’assenza di Manfrè e alla precarie condizioni di Trevisano, un capitano che si fa un baffo dell’età e tiene sotto scacco la difesa avversaria, il più giovane Guaiana che firma uno scorcio di gara devastante, una gara che a 40 secondi dal termine sembrava vinta, una maledetta e immensa sfortuna.
Così la Libertas esce di scena dai play-off ma costringe Ragusa a soffrire, a vedere il baratro più volte, ad inchinarsi davanti alla prestazione degli alcamesi. Non è facile raccontare l’epilogo di una gara incredibile e amaramente indimenticabile.
Ragusa sbaglia tantissimo, anche cose davvero elementari, grazie al costante fiato sul collo dei ragazzi di coach Ferrara. Fra gli iblei riescono a segnare soltanto Sorrentino e Licitra e quasi sempre da oltre l’arco dei tre punti. Punteggio bassissimo e ultimo minuto killer per Alcamo.
Manca circa un minuto e mezzo al termine e la Libertas perde due palloni in attacco con Calò e Guaiana. Il quintetto di casa, però, non ne approfitta e rimane avanti di una sola lunghezza: 45 – 44. Andrè gioca un movimento da urlo, spalle a canestro, e porta la sua squadra sul +1. Ragusa va in attacco e Carnazza commette fallo. Ripartono gli alcamesi e Amato inventa una penetrazione vincente di grandissima forza atletica. Canestro e tiro libero aggiuntivo, cronometro fermo sul 48 – 45 per gli ospiti. Il giovane play sbaglia il libero e Ragusa, per un soffio, riesce a mantenere il pallone in campo. La difesa alcamese esce per evitare la tripla e il pallone arriva in area a Idrissou che, tutto solo, preferisce scaricare per Sorrentino. L’esperto cecchino ibleo ha Guaiana addosso, fa un palleggio laterale e, con le braccia del difensore davanti sgancia la mortifera bomba. Parità.
Coach Ferrara chiama time-out e ottiene così anche la rimessa in attacco con ben 24 secondi per tentare l’ultimo tiro. Marco Calò, giocatore di grande esperienza e di immensa tecnica, si carica sulle spalle la responsabilità di trovare il varco giusto, sputa l’anima nonostante distrutto dalla fatica, prova la conclusione da lontano ma troppo marcato. 48 – 48 e si va al supplementare.
La Libertas tiene un altro paio di minuti ma poi cede alle bombe e ai rimbalzi in attacco di Licitra che regala la semifinale al Basket Club Ragusa. C’è tanta amarezza in casa Alcamo ma c’è poco da recriminare anche perché, nel frangente più brutto, quando nel secondo periodo la squadra non è più riuscita a segnare per circa 7 minuti, non si è mai arretrato in difesa, di un sol centimetro e si è riusciti a tenere in ambasce gli iblei. A fine gara, sulla pagina facebook della società sono arrivati tantissimi messaggi di stima per squadra, tecnico e dirigenza. Qualcuno ha anche scritto “Avete conquistato un’intera città”. La risposta sta tutta nelle lacrime e nel magone, a fine gara, di Darìo Enrique Andrè, 43 anni e cuore inesauribile.

Piero Messana – Uff. Stampa Libertas Alcamo

Basket Club Ragusa-Libertas Alcamo 61-50

1317232133294848

13171041081519132

dts