Serie D Porto la spunta di buon Grado


Veneti vittoriosi in casa. Ma che fatica!…

I gradesi del presidente-giocatore Angelo Lugnan, ripescati dopo le delusioni dello scorso anno, si presentano oltre il confine regionale con una rosa ristretta e dall’età media alquanto elevata ma, nonostante tutto, si dichiarano decisi a rimpinguare il bottino in classifica.
Dal canto loro, i portogruaresi non sembrano affatto intimiditi dalle persistenti assenze né dalla superiore esperienza degli avversari e partono subito alla grande, avvicendando sul parquet Brusco, Bragato, Pasquon, Falomo.
Una banda di ragazzi veloci e agguerriti ben trainati dal trio delle meraviglie formato da Tuttofare Trebbi, Ghepensomì Lessing e AnimoFioi Bianchini.
I mamuli reagiscono con Longo come perno strategico e rimbalzista, impostando la loro classica zona in difesa, mentre in attacco bruciano la retina con le bombe al fulmicotone del giovane Solkovic Zikovic e dell’anziano ma sempre valido Gabriele Gennaro.
Per il momento, tace la bocca da fuoco di Calzolari, alla fine top scorer dei suoi con 23 punti.
Punteggio di 22 a 17 dopo i primi dieci minuti.

L’ingresso sul parquet dei granata Piasentin e Navarra sembra sveltire gli scambi e, almeno a livello virtuale, chiudere la gara. Ma non è così.
Comincia lo show di Giacomo Calzolari. Tiro, palleggio, passaggi, difesa. I padroni di casa sono travolti dalla trance agonistica del numero 3 gradese.
Incapaci di reagire al festival dei tiri dalla lunga distanza, subiscono divari inquietanti e chiudono in totale soggezione sul 39-49 la seconda frazione di gioco.
Le ineccepibili urla di Andrea Chiesurin ammutoliscono il PalaLovisa.

Intervallo lungo. Pasquon e Bragato rientrano in campo con grinta, scuotendo i compagni. In pochi minuti Portogruaro riagguanta i fuggitivi e si porta sul 48 a 49.
Meno 1.
Tutto da rifare.
La chiave di lettura, nel caso specifico, potrebbe essere l’impatto intimidatorio riscosso dalla marcatura ferina, asfissiante, a tratti intollerabile di Davide Gajotto su Unabomber Calzolari.
Al 7’ Piasentin mette la freccia e sorpassa. 53-52. Seguono fasi di grande agonismo nelle quali un po’ alla volta spunta l’azione tenace e insostituibile di un altro numero 3, solo che stavolta è quello del Porto! Alex Trebbi.
E chi, se non lui? Alla fine anche per lui i punti realizzati saranno 23.
Il terzo quarto si chiude sul 61 a 56.
Tutto sembra di nuovo sotto controllo per i granata, ma i fatti smentiranno tale postulato.

Chiesurin insiste con l’ottimo Gajotto su Calzolari e allora Grado punta tutto su Lugnan. Serie impressionante di errori contrapposti, tutti sembrano sragionare.
Baruzzo, dove sei? Chiesurin reinserisce Lessing nel tentativo di mettere ordine, ma Calzolari è indemoniato, si procede punto a punto. Al 4’ COLPO DI SCENA, quando l’ottimo Zikovic si scaviglia di brutto ed esce dal campo. Per certi versi è la svolta tecnica della gara. In un sol colpo Caterini perde il play, un tiratore scelto e un trascinatore.
Eppure gli isontini non si scompongono, raggiungono gli avversari (63 pari), poi addirittura li scavalcano con il puro folle Calzolari (63-66) e con il bravo Cedri (63-68). La partita sembra sfuggire di mano ai locali. Solo un tiro da tre di Falomo li tiene ancora in vita.
Ma una nuova mazzata attende l’Isola del Sole quando Longo esce per raggiunto limite di falli.
Lessing, gelido, insacca i liberi. Nell’azione successiva scoppia un parapiglia. E spunta con la palla in mano (toh!) Gioele Bianchini che, come si suol dire, salva la baracca.
Gli errori di Leskovec rianimano i Veneti. Buona la difesa di Lessing, che anche in attacco si carica di responsabilità importanti, subisce falli, realizza 4 liberi di fila. Negli istanti conclusivi, a chiudere le ostilità sarà l’ultimo canestro di Falomo dalla linea della carità.
Gli ospiti non hanno più benzina e si fermano.

71 a 69. Sirena.

A Grado non sono bastati né due fuoriclasse come Calzolari e Solkovic Zikovic (l’augurio è di una pronta guarigione) né il prezioso apporto di Cedri e Longo. Però i balneari ce l’hanno messa davvero tutta e sono stati battuti anche dalla sfortuna. Il tempo, che è galantuomo, dimostrerà se meritano una posizione in classifica più nobile. I granata, invece, anche stavolta, così come nell’ultima trasferta a Pasian di Prato, hanno ciccato di brutto il secondo quarto (non a caso, quello senza Bianchini), giocando con eccessiva supponenza.
Può capitare.
Non DEVE ricapitare.
Il difficile compito di Chiesurin sarà sempre quello di mental coach, vista la giovane età della truppa.
Per fortuna, pur tra alti e bassi, i suoi hanno saputo rinsaldare le fila nei momenti più drammatici.
E così Grado resta impantanato a 4 punti in classifica, mentre Portogruaro vola a 12. Tra sette giorni per Lessing & C ci sarà una nuova sfida in casa, stavolta contro i tradizionali rivali pordenonesi del Roraigrande. Derby della Bassa da non perdere! E Forza Porto!

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Pallacanestro Portogruaro-Pallacanestro Grado 71-69

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1o arbitro: Zannier Andrea di Campoformido (UD)