Serie D Beata gioventù


Tanti giovanissimi sul parquet di S. Maria La Longa. Alla fine i Veneti conquistano una gara dalla spasmodica tensione emotiva.

All’ultimo appuntamento pre-natalizio si presentano due squadre fresche, razzenti, piene di voglia di vincere, non prive di qualità e guidate da due tecnici straordinari per la riconosciuta capacità di valorizzare gli atleti più giovani.
In realtà, fin dall’inizio, Andrea Chiesurin sembrerebbe disporre di più soluzioni, mentre Luca Di Leo la butta un po’ sul “corri e tira”, sperando che Porto ci caschi e ogni tanto lasci incustodito il divo Giovanni Malisan, che si presenta alla vigilia del match con una media punti a partita di 22,8.
Vedremo come andrà a finire.
Ebbene, a scanso di equivoci il coach granata risolve il primo quarto con una caccia a Malisan, sul quale alterna nell’ordine Brusco, Pasquon e Zandonà.
Sempre valido il contributo dell’ala Elia Bragatto.
Anche Lessing, Trebbi e Bianchini fanno il proprio dovere e così si arriva in chiusura di quarto con i gialloblù tenuti in vita solo dalla trance agonistica di Leonardo Cecchin (un nome, un programma).
13 a 18.

Nel secondo quarto, Chiesu ricomincia la sequela dei cambi su Malisan e allora Di Leo glielo sfila da sotto il naso, sostituendolo, per poi rimetterlo a sorpresa. I granata soffrono questa mancanza di punti di riferimento e a prendersi la squadra di casa sulle spalle è il bravo tuttofare, nonché capitano, Matteo Piccini. Al 7’ Malisan (e chi, se non lui?) sorpassa: 26-24. Attorno al golden boy cominciano a prendere coraggio Zeno Milanese e Federico Vermi. In questo momento Gonars potrebbe dilagare. E allora Porto corre ai ripari, inserendo a sorpresa il capitano, Nicolò Baruzzo (toh, chi si rivede!), che, per inciso, regge bene l’impatto con le furie avversarie e riesce a ovviare ai problemi d’impostazione in attacco. Rientrano nella bagarre anche Lessing e Trebbi, i quali con una serie di notevoli gesti tecnico-atletici riagguantano il risultato. E, d’altra parte, com’è noto, il secondo quarto è sempre letale per i Veneti, che anche stavolta lo perdono, finendo tuttavia in perfetta parità
31 a 31.

Dopo l’intervallo lungo, Di Leo ripropone Vermi, Malisan, Fontanot, Cecchin e, come quinto uomo, Zeno Milanese. Straordinaria serata della giovane ala friulana, con 22 punti e 2 bombe all’attivo. Dal canto suo, Chiesurin reagisce conferendo pieni poteri a Gioele Bianchini che ne approfitta senza pietà riprendendosi il suo ruolo naturale di califfo delle plance. Si procede a braccetto. Decisiva la scelta di Zandonà su Malisan in questo drammatico Terzo Quarto. Il ragazzo, con grande umiltà, si riabilita al 100% dopo la delusione interna patita contro Rorai e sfodera una prestazione difensiva da manuale che intimidisce il cannoniere friulano. La seconda trovata portogruarese, poi, sta nello sgravare Martin Lessing da compiti di regia, riservati a un impeccabile Alessandro Falomo. E, soprattutto, bravo Matteo Pasquon, prestazione limpida, la sua, di gran classe e sacrificio. Assist, entrate, liberi. Con questi stratagemmi, Porto rompe gli equilibri e chiude a +6
49 a 55.

E bravo Chiesurin! Anche se quella maledetta bomba di Vermi a fil di sirena non lascia presagire nulla di buono per il finale incandescente.

Ultimo quarto con tutti i babies in campo per Porto, Bianco e Candussi inclusi. La piccola follia del coach granata non porta gravi danni, perché San Matteo Pasquon si carica di falli per frenare l’Immarcabile. Ritorna Samuele Zandonà. Funziona la gabbia su Malisan, il quale, tuttavia, per niente turbato, risponde con una serie di missili terra-aria che riportano Gonars a un solo punto di svantaggio. 57-58 al 5’. Sorpasso-Malisan al 6’. È destino che i tifosi venuti dalle lontane rive del Lemene per sostenere i propri beniamini debbano sempre soffrire! Eppure, dopo un’intera gara trascorsa a marcare uomo a tutto campo, la zona inventata da Di Leo è molto elastica, sì, ma non priva di buchi. Ne approfittano con sagacia Zandonà e il Grande Alex Trebbi. Sfilza di tiri liberi insaccati nel finale, per lui, sempre prezioso e di nuovo in doppia cifra (ma chi stila le classifiche si è accorto che a Portogruaro c’è uno che a fari spenti segna valanghe di punti?).
Ribatte Malisan, implacabile come sempre. Si batte come un leone Tondon. Tre chiavi di lettura per il finale. 1. La voglia di vincere di Gioele Bianchini (oggi privo dell’assistenza di Piasentin, scavigliato), davvero sontuoso nel dettare ritmi e linee di gioco. 2. Il discusso fallo in attacco di Malisan con successiva espulsione diretta dell’assitent-coach, Giacomo Piu, e 4-tiri liberi-4 nelle mani fatate di Martin Lessing, che li realizza uno dopo l’altro, chiudendo le polemiche accese dai reiterati errori spesso commessi dalla squadra in tali frangenti. 3. Ancora una volta, Matteo Pasquon, che a un minuto dalla fine è bravo ad amministrare la sfera.
Finisce 67-75.

Il tabellino recita: Malisan sotto media, “solo” 15 punti per lui. E, dato che l’operato degli arbitri è insindacabile, per Porto va bene così. Poteva andare peggio. Gonaresi davvero promettenti, con il nuovo anno recupereranno il terreno perduto. Portogruaresi uniti per un’unica causa, come piace al Coach e al Presidente.
A tutti, ospiti e locali, i migliori auguri di Buone Feste. Arrivederci nel 2020!

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Libertas Gonars-Pallacanestro Portogruaro 67-75

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